Articolo aggiornato il 18 Dicembre 2019 da Stefano Mastrangelo
Come calcolare i contributi Inps dei lavoratori domestici 2018
Calcolo contributi Inps lavoratori domestici 2018: come si calcolano i contributi di una colf o di una badante? Diversi datori di lavoro ci chiedono, quanto pagherebbero di contributi per l’assunzione della colf o anche della baby sitter.
Nel caso di assunzione di un lavoratore domestico, bisogna farsi due calcoli prima di insorgere in pagamenti o obbligazioni nei confronti della lavoratrice o del lavoratore. Il contratto di lavoro domestico è un normale rapporto di lavoro ed è disciplinato da un vero proprio contratto collettivo:
- il contratto collettivo dei lavoratori domestici per prestatori di lavoro non conviventi;
- l’accordo collettivo di tutti i lavoratori domestici conviventi con il datore di lavoro.
A questa tipologia di lavoratori, spettano come tutti gli altri, le ferie, i permessi, la tredicesima, le festività ed il trattamento di fine rapporto.
Pagamento contributi colf e lavoratori domestici
Anche per i lavoratori domestici, si pagano i contributi ai fini della pensione o nel caso di perdita involontaria del posto di lavoro. (licenziamento con percezione dell’indennità Naspi). Dopo aver proceduto all’assunzione del lavoratore domestico, presso un consulente o con il codice pin Inps dispositivo, l’Inps invia a casa del datore di lavoro, dei bollettini Mav, per il pagamento dei contributi della domestica. Questi contributi hanno una scadenza trimestrale e si pagano:
- entro il 10 gennaio, entro il 10 aprile, entro il 10 luglio ed entro e non oltre il 10 ottobre. Se il rapporto di lavoro termina prima della scadenza o si risolve per dimissione del lavoratore o per licenziamento del datore di lavoro, gli ultimi contributi si pagano entro 10 giorni dal cessazione del rapporto di lavoro.
Se il datore di lavoro non riceve i bollettini Mav, può richiederli tramite il servizio online dell’Inps portale dei pagamenti. Per maggiori informazioni ti consigliamo di leggere il nostro articolo: Pagamento contributi colf e badanti INPS: quando pagare e come.
Calcolo contributi colf
Come abbiamo più volte detto, prima di assumere una colf, il datore di lavoro si dovrebbe fare due conti sui costi dei contributi. Per fare una simulazione di calcolo contributi Inps lavoratori domestici 2018, l’Inps ha messo a disposizione, nei servizi del rapporto di lavoro domestico, un simulatore che ti permette di calcolare il costo contributivo sia dei lavoratori domestici a tempo determinato e sia dei lavoratori domestici a tempo indeterminato. Per accedere alla simulazione di calcolo dei contributi è necessario cliccare il seguente link. Seleziona il tipo di rapporto di lavoro, a tempo determinato o indeterminato. Indica il periodo di lavoro ed il trimestre da quando partirà il contratto di lavoro domestico. Al termine, clicca su avanti.
Seleziona il numero di settimane lavorate nel trimestre. Se opti per tutte, clicca all’interno del quadratino: sono state retribuite tutte le settimane disponibili nel trimestre. Premi su avanti.
Indica nei quesiti le ore totali retribuite nel trimestre. Per un corretto calcolo ti consigliamo di cliccare calcola in basso a destra.
Scrivi nel quadratino il numero di ore lavorate totali per settimana, ad esempio 25 e clicca su calcola.
Se hai indicato un numero di ore settimanali parti a 25, le ore lavorate nel trimestre selezionato saranno 325. Per andare avanti clicca su conferma.
Rispondi alla domanda se il lavoratore è coniuge o parente o affine entro il terzo grado e convivente con il datore di lavoro. Inserisci la paga oraria prevista o la paga mensile accordata, rispettando i minimali previsti dal contratto di lavoro domestico conviventi e non conviventi. Clicca su conferma e subito dopo conferma.
Simulazione calcolo contributi lavoro domestico
Ecco la simulazione di calcolo dei contributi dei lavoratori domestici. In base ad una retribuzione mensile di 800 euro per un numero di ore trimestrali di 325 ore settimanali, l’importo dei contributi da versare da parte del datore di lavoro sul bollettino Mav è di euro 331,50 di cui 84,50 sono a carico del lavoratore e vanno trattenuti sulla busta paga mensile.
Deduzione contributi Colf e badanti 2018
I contributi dei lavoratori domestici possono essere scaricati sulla dichiarazione dei redditi del datore di lavoro sino ad un massimo di 1.549,37 euro. La deducibilità dei contributi colf o badante (ossia prima del calcolo dell’imposta irpef) può avvenire solo per la parte pagata dal datore di lavoro. Infatti non è possibile scaricare sulla dichiarazione 730 del datore di lavoro, anche l’importo dei contributi del lavoratore, pagati dal datore di lavoro per intero con il bollettino Mav, ma sottratti dalla busta paga del lavoratore domestico. L’art. 10, comma 2, del TUIR esplica che possono essere deducibili, i contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli
addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare ( colf, baby-sitter, badanti) per la parte rimasta a carico del datore di lavoro.
Per dedurre in maniera corretta i contributi dei lavoratori domestici, ti consigliamo di stampare le attestazioni e consegnarle al caf o al consulente che sta predisponendo l’invio del 730 o del modello dei redditi persone fisiche. Per scaricare le attestazioni clicca il seguente link ed entra nel cassetto per il lavoro domestico. Clicca sul menu a sinistra: servizi per il lavoro domestico.
Clicca su estratto contributivo datore
Selezione il rapporto di lavoro e clicca consulta Estratto conto
Clicca sulle attestazioni dell’anno di riferimento per la tua dichiarazione dei redditi. Per il 730 2018 è necessario scaricare le attestazioni pagate nel 2017.
Selezioni l’anno interessato o il trimestre e clicca su continua.
Estratto contributivo Inps datore di lavoro domestico
Così avrai scaricato l’attestazione del trimestre selezionato. In questo caso su 331,50 euro pagati dal datore di lavoro con il bollettino Mav, lo stesso riporterà sulla dichiarazione 247 euro, che è la parte riservata al datore di lavoro.
Tali contributi devono essere indicati nel modello 730 2018 al rigo E23. Non si posso scaricare i pagamenti alla Cassa Colf ed i contributi forfettari sostenuti per la regolarizzazione dei lavoratori dipendenti stranieri.
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