Domanda Assegno unico decaduta per figlio maggiorenne
Come integrare la domanda Assegno unico per figlio maggiorenne? Quando un figlio diventa maggiorenne bisogna modificare la domanda dell’assegno unico e universale già inviata?
L’Assegno unico e universale ha sostituito i classici pagamenti per gli assegni familiari e no solo. Dal 1° Marzo 2022 spettano i nuovi assegni familiari sino a 21 anni di età, solo se il figlio maggiorenne si trova in determinate condizioni previsti dalla legge.
Chi può percepire l’Assegno Unico per i figli maggiorenni?
L’Assegno Unico è una prestazione a sostegno del reddito erogata dall’Inps sul:
- conto corrente, libretto o bonifico domiciliato per i lavoratori autonomi, dipendenti pubblici e privati e per i disoccupati,
- sul reddito di cittadinanza per i titolari della misura Rdc.
Il nuovo assegno familiare spetta anche per i flgi maggiorenni solo se rispettano (ai sensi della Circolare Inps numero 23 del 9 Febbraio 2022) i seguenti requisiti. Ossia devono essere iscritti e frequentare dalla data di invio della domanda e per tutta la sua durata ad uno dei seguenti corsi formativi:
- alla scuola (sia pubblica che privata) di durata quinquennale (licei, istituti tecnici, istituti professionali), finalizzata al conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
- a un percorso di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico (di cui al Capo III del D.lgs 17 ottobre 2005, n. 226);
- a percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF (cfr. il D.P.C.M. 25 gennaio 2008);
- a Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF (cfr. il D.P.C.M. 25 gennaio 2008);
- a un corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento (decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270).
Oppure deve:
- svolgare un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui (art. 2, comma 1, lett. b), n. 2);
- deve essere registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego (art. 2, comma 1, lett. b), n. 3) e quindi sia in possesso della DID,
- svolgare il servizio civile universale (art. 2, comma 1, lett. b), n. 4).
Per i figli disabili non ci sono limiti di età. Quindi cosa fare se un figlio diventa maggiorenne dopo aver inviato la domanda dell’Assegno Unico?
Variazione assegno unico figlio maggiorenne: cosa bisogna fare?
Se un figlio diventa maggiorenne dopo aver inviato la domanda dell’Assegno unico e universale, la stessa, deve essere aggiornata.
Quindi il genitore con un figlio divenuto maggiorenne deve chiedere al patronato o recarsi sul servizio online dell’Inps: Assegno unico e universale con lo Spid, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi ed aggiornare la domanda.
Per modificare la domanda autonomamente, dopo essere entrati nel servizio online, bisogna cliccare su: Consulta e gestisci le domande già presentate.

In seguito bisogna premere sul quadratino arancione: modifica domanda e selezionare una delle opzioni, come indicate nel precedente paragrafo. Ad esempio se il figlio è disoccupato ed iscritto al centro per l’impiego, bisogna optare per:
- iscritto o registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego.
Dopo la selezione, bisogna salvare tutti i dati. La domanda, sarà in stato accolta in riesame, sino a quando l’Inps verificherà tutti i dati.
Per i beneficiari, invece dell’assegno Unico sul Reddito di cittadinanza, bisognerà aggiornare i dati direttamente dal servizio online: Redditto di cittadinanza o pensione di cittadinanza attraverso la procedura: Modello Rdc Com AU.
Se dopo i vari solleciti dell’Inps, non si provvede ad aggiornare l’istanza dell’Assegno Unico, l’Istituto previdenziale, potrebbe fare decadere la stessa domanda.
Riferimento normativo: Circolare Inps numero 23 del 9 Febbraio 2022, Circolare numero 53 del 28 Aprile 2022
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Articolo aggiornato il 7 Giugno 2025 da Stefano Mastrangelo
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