Dimissioni durante la maternità e Naspi
Dimissioni durante la maternità e Naspi

Articolo aggiornato il 3 Ottobre 2019 da Nicola Di Masi

Dimissioni in maternità e Naspi

Dimissioni durante la maternità e Naspi – Cosa accade se mi dimetto durante la maternità? Ho diritto alla disoccupazione Naspi? Molte donne durante la maternità e fino al compimento del primo anno di età del proprio bambino/a, a causa di mancate politiche di conciliazione di vita e lavoro da parte dello Stato Italiano, sono costrette a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi alla cura dei figli.

Dimissioni per maternità e Naspi: come posso dimettermi durante la gravidanza?

Prima di dimetterti per maternità, ti consigliamo di valutare attentamente la tua scelta, dato che le dimissioni sono un atto unilaterale recettizio e la lavoratrice non può cambiare idea successivamente. Inoltre è opportuno comunicarlo, preventivamente, al datore di lavoro o al responsabile delle risorse umane dell’azienda.

Dopo aver usufruito dell’intero periodo dell’astensione obbligatoria (due mesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo la nascita del bimbo, oppure un mese prima dalla data presunta del parto e quattro mesi dopo dalla nascita nel caso di flessibilità), o anche prima, la lavoratrice può usufruire del congedo parentale per un periodo di 180 giorni, con il pagamento del 30 percento della retribuzione lorda. In alternativa la lavoratrice nel caso rinunci al congedo parentale, può usufruire dei voucher baby sitting o contributo per asilo nido in base a determinati requisiti previsti dall’Inps.

Dimissioni entro l’anno del bambino: licenziarsi in maternità

La lavoratrice ha diritto alla disoccupazione Naspi, solo in caso di dimissioni durante il periodo di maternità, da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino. Tale dimissioni devo essere convalidate dalla Direzione Provinciale del Lavoro di competenza. Ossia per dare le dimissioni ti devi rivolgere all’Ispettorato del lavoro e portare con te sia gli originali e sia le copie:

  • del documento d’identità (carta d’identità, patente o passaporto); se la richiedente è straniera è indispensabili la copia del permesso di soggiorno;
  • della busta paga dell’ultimo datore di lavoro;
  • della tessera sanitaria o codice fiscale;
  • del contratto di lavoro, dove è indicato il CCNL di riferimento e l’orario di lavoro;
  • dovrai indicare il settore produttivo dell’azienda;
  • dovrai indicare l’ampiezza aziendale, ossia il numero dei dipendenti al momento delle dimissioni.

Convalida dimissioni lavoratrice madre: quali motivazioni?

Inoltre la lavoratrice dovrà dichiarare alla Direzione Territoriale del lavoro, di dimettersi per libera scelta o per risoluzione consensuale per i seguenti motivi:

  • Incompatibilità tra occupazione lavorativa e assistenza al neonato;
  • passaggio ad altra azienda;
  • mancata concessione del part time/orario flessibile/modifica turni di lavoro;
  • desiderio di cura della prole in maniera esclusiva;
  • cambio residenza/distanza tra luogo di residenza e sede di lavoro/ricongiungimento al coniuge;
  • chiusura/cessazione/trasferimento azienda;
  • variazione delle mansioni lavorative.

Alleghiamo all’articolo la modulistica della Direzione Territoriale di Bari: Modello convalida dimissioni e risoluzione consensuale!

Dopo la convalida delle dimissioni, il funzionario dell’ufficio, consegnerà due copie, una da consegnare al datore di lavoro ed una per te. Il Consulente del lavoro dell’azienda procederà alla comunicazione di dimissioni del rapporto di lavoro.

A seguito della comunicazione di risoluzione del rapporto, potrai rivolgerti al Tuo Centro per l’Impiego di riferimento per ritirare lo stato occupazione e procedere, in base ai requisti per ricevere la Naspi (per info clicca qui) alla compilazione della domanda di disoccupazione Naspi.

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12 Commenti

  1. Salve , volevo chiedere un informazione attualmente sono assunta con contratto indeterminato e sto ancora lavorando. Eventualmente dovessi licenziarmi ho diritto alla maternità e la Naspi ?? Nel senso prenderei prima i 5 mesi di maternità e poi la disoccupazione ?

  2. Buonasera,
    io sono in maternità ma il mio titolare è deceduto agli eredi non interessa rilevare l’azienda e la mia collega si è licenziata quindi non c’è più nessuno che lavora e di conseguenza nessun incasso. Siccome la maternità è anticipata dal titolare in questo caso posso chiedere che mi venga erogata direttamente dall’INPS? Oppure conviene licenziarmi? Se mi licenzio perdo la maternità e la NASPI?
    Grazie

  3. Salve. Vorrei un informazione. Questo mese mi finisce la maternità obbligatoria. Lavoro da 4 anni in un ristorante part time.. Se mi licenzio entro il compimento di un anno della bambina, mi tocca la disoccupazione?

  4. Salte vorrei chiedere informazioni.Sono stata all ispettorato del lavoro a Roma per fare le dimissioni.Mi hanno dato la dichiarazione di dimissione volontarie e di avere un bambino meno di 3 anni.Con questa dimissione posso avere la naspi?Grazie

    • Se ha l’autorizzazione delle dimissioni volontarie all’Ispettorato del lavoro, può presentare la domanda Naspi.

  5. Salve sono in maternità facoltativa che finisce tra un mese e vorrei licienziarmi perché nn ho nessuno che mi tieni il bimbo, e ho delle ferie maturati da fare vorrei sapere una volta finita la maternità e faccio le ferie direttamente dopo se avrò ancora diritto al preavviso e alla disoccupazione? Grazie in anticipo

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