Quali i documenti per la Sanatoria 2020?
Documenti per convocazione sanatoria 2020

Articolo aggiornato il 7 Dicembre 2020 da Stefano Mastrangelo

Verifica domanda Sanatoria 2020

Quali sono i documenti, da portare alla Prefettura, in sede di convocazione della sanatoria del 2020? In questo articolo vediamo tutti i documenti necessari per approvare la domanda di regolarizzazione 2020.

Documenti del datore di lavoro sanatoria 2020

Molti datori di lavoro, stanno ricevendo la convocazione dalla Prefettura, per completare la procedura di emersione del rapporto di lavoro dell’ex articolo 103, comma 1 del decreto legge 34 del 2020.

Dopo la convocazione inviata al datore di lavoro, tramite email o pec, agli indirizzi indicati sulla domanda, il datore di lavoro ha 8 giorni di tempo, dal ricevimento della comunicazione, per presentare la documentazione necessaria. I documenti, per evitare la convocazione in presenza, posso essere inviati anche tramite pec o raccomandata all’indirizzo indicato sulla convocazione.

I documenti necessari del datore di lavoro sono:

  • fotocopia del documento di identità e del codice fiscale del datore di lavoro indicato sull’istanza, in corso di validità;
  • fotocopia della dichiarazione dei redditi 730 o Unico (ultimo in possesso) con la ricevuta telematica di presentazione; in caso di assunzione, per addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, in caso di reddito congiunto con il familiare convivente, il richiedente dovrà presentare copia della dichiarazione dei redditi anche del familiare;
  • nel caso di assunzione di addetti all’attività di assistenza alla propria persona affetta da patologia o handicap o per componenti della propria famiglia, il richiedente deve presentare fotocopia della documentazione sanitaria attestante la limitazione dell’autosufficienza del soggetto, per il quale viene richiesta l’assistenza al momento in cui è sorto il rapporto di lavoro. Può essere presentato: il verbale dell’invalidità civile o il certificato del medico curante che attesta la non autosufficienza;
  • fotocopia del pagamento del contributo forfettario di 500 euro,
  • fotocopia della ricevuta di pagamento del contributo forfettario a titolo retributivo, contributivo e fiscale, per coloro che hanno fatto domanda di emersione, indicando una data effettiva nella sezione 2 della domanda. Il contributo forfettario è necessario pagarlo prima della convocazione, dalla data di emersione sino alla data di invio della domanda;
  • denuncia di assunzione INPS, per chi non ha indicato la data di emersione ed ha presentato una proposta di assunzione per il lavoratore domestico.
  • Modello Obis M Inps.

Come attestare l’alloggio del lavoratore?

Per attestare l’alloggio del lavoratore convivente e non convivente, bisogna inviare o presentare:

  1. la Copia del titolo con il quale lo straniero detiene l’alloggio (es. comodato d’uso, contratto d’affitto anche non registrato). In caso di convivenza bisogna presentare la copia di cessione fabbricato per ospitalità, protocollata all’ufficio di polizia o di pubblica sicurezza, anche con ritardo. Di regola la cessione di fabbricato doveva essere presentata entro 48 ore dalla data di invio della domanda. Però, dato che la legge prevede la sospensione degli illeciti amministrativi sino alla conclusione del procedimento (ottenimento del permesso di soggiorno del lavoratore), non dovrebbero essere pagate sanzioni.
  2. copia del certificato attestante che l’alloggio rientra nei parametri minimi previsti dalla legge regionale per gli alloggi di edilizia residenziale, con espressa idoneità alloggiativa o certificato di idoneità igienico-sanitari. Qualora tale certificato non sia già stato rilasciato dalle Autorità competenti, dovrà essere presentata la ricevuta attestante la richiesta del certificato stesso (questo certificato deve essere richiesto presso il Comune competente per residenza o presso la ASL di appartenenza)

Documenti del datore di lavoro sanatoria 2020

I documenti che devono presentare i lavoratori sono:

  • la fotocopia del passaporto o del documento valido per l’espatrio (meglio fare le copie di tutte le pagine)
  • le attestazioni (Ricevuta di trasferimento denaro, contratti telefonici, visite mediche, altri documenti) della presenza sul territorio nazionale, in data antecedente all’8 marzo 2020, rilasciata da un organismo pubblico, qualora non sussista la dichiarazione di presenza ovvero non sia stato sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici.

Dopo la verifica di tutta la documentazione la Prefettura (sportello Unico per l’immigrazione) convocherà il datore di lavoro e il/la lavoratore/trice per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e la richiesta del permesso di soggiorno e dovranno essere esibiti gli originali dei documenti trasmessi.

A seguito dell’approvazione della domanda di emersione, la Prefettura rilascerà un Kit (con un elenco di documenti da inserire) per l’invio della domanda all’ufficio postale da parte del lavoratore.

All’interno del kit bisogna inserire:

  • il Modulo compilato della domanda (in originale) con marca da bollo di 16 euro (da applicarsi sulla domanda),
  • le fotocopie di tutte le pagine del passaporto,
  • le fotocopie del contratto di soggiorno,
  • ricevuta di versamento di 80,46, compilato all’ufficio postale, con i dati dello straniero.

Alla posta lo straniero consegnerà questi documenti, pagando anche 30 euro per l’invio del KIT. L’impiegato rilascerà una raccomandata, che rappresenta il titolo provvisorio del permesso di soggiorno.

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