Inps Bonus Reddito di cittadinanza per chi assume
Inps Bonus Reddito di cittadinanza

Articolo aggiornato il 3 Novembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Al via gli incentivi per l’assunzione di beneficiari del Reddito di cittadinanza

Inps Bonus Reddito di cittadinanza – Con il messaggio n. 4099 del 8/11/2019, l’Inps da il via libera agli incentivi, anche arretrati, per l’assunzione dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, ai sensi dell’articolo 8 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4.

Bonus previdenza per chi assume beneficiari di Rdc

L’ articolo 8 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26 e la Circolare Inps n. 104 del 19 Luglio 2019, hanno disciplinato gli incentivi economici per i datori di lavoro, che assumo a tempo indeterminato ed a tempo pieno, i fruitori del reddito di cittadinanza. (Compresi gli apprendisti)

Entro il 15 Novembre 2019 sul sito Inps alla sezione “Portale delle Agevolazioni“, sarà pubblicato il modulo di domanda online denominato: “SRDC – Sgravio Reddito di Cittadinanza – art. 8 del d.l. n. 4/2019″.

Il datore di lavoro interessato dovrà:

  1. comunicare la disponibilità dei posti vacanti, alla piattaforma digitale dedicata al Rdc, presso l’Agenzia per le politiche attive del lavoro MyANPAL,
  2. verificare se il lavoratore sia percettore del Rdc,
  3. compilare la domanda telematica,
  4. indicare la durata del beneficio economico in base alle informazioni in possesso,
  5. indicare l’importo in base all’ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore,
  6. verificare le condizioni previste dal Regolamento (UE) n. 1407/2013, il Registro nazionale degli aiuti di Stato, per controllare il riconoscimento degli aiuti de minimis.

Importo bonus reddito di cittadinanza per chi assume

Al termine della procedura telematica, l’importo dell’incentivo riconosciuto dall’Inps, sarà  l’importo massimo dell’agevolazione per il datore di lavoro.

Infatti l’importo dello sgravio contributivo dipende dalla minore somma tra:

  1. beneficio mensile del Reddito di cittadinanza spettante al nucleo familiare,
  2. il tetto massimo mensile di 780 euro, già percepito,
  3. i contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro e del lavoratore, calcolati con riferimento al rapporto di lavoro a tempo pieno.

Il datore di lavoro potrebbe stipulare un pre-patto formativo con il centro per l’impiego, per la riqualificazione e la formazione del lavoratore assunto (in questo caso l’esonero contributo è ripartito al 50% con l’Ente formativo accreditato convenzionato con il CPI).

Per i datori di lavoro agricoli si precisa che nel calcolo dell’ammontare del benefico spettante, si terrà conto della quota di contribuzione dovuta dal datore di lavoro e dal lavoratore, al netto degli esoneri per zone montane e svantaggiate e della quota (0,30 punti percentuali).

Agevolazioni contributive per chi assume un fruitore del Rdc 

Nel caso di trasformazione del contratto di lavoro in part-time, avvenuta per le causali di cui all’articolo 8 del D.lgs. n. 81/2015, il datore di lavoro ricalcolerà l’incentivo spettante in base ai contributi effettivamente dovuti, fruendo di un importo più ridotto.

L’impresa e l’Ente di Formazione per usufruire dell’incentivo economico, devono rispettare alcune condizioni (articolo 1, commi 1175-1176, della legge 27 dicembre 2006, n. 296):

  • adempimenti degli obblighi contributivi Inps, premi Inail ed accantonamenti presso le Casse edili;
  • osservanza di tutte le norme per la sicurezza nei luoghi di lavoro,
  • il rispetto nei confronti dei lavoratori degli altri obblighi di legge, degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti, stipulati dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Nel caso di licenziamento (escluso giusta causa o giustificato motivo) del fruitore del Rdc nei 36 mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro deve restituire l’incentivo economico percepito.

Per maggiori approfondimenti, consigliamo di leggere il nostro articolo: Reddito di cittadinanza agevolazioni per chi assume.

Riferimenti normativi: Circolare n. 104 del 19/07/2019 e Messaggio Inps n. 4099 del 8/11/2019

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