Quando decade il reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza quando decade per cambio residenza

Articolo aggiornato il 13 Aprile 2022 da Stefano Mastrangelo

Quando decade il Reddito di cittadinanza per cambio residenza

Se cambio residenza o un familiare esce dal nucleo familiare, la domanda Inps Reddito di cittadinanza decade? In questo caso devo rifare tutta l’istanza online o basta l’aggiornamento del modello Isee?
Su questo argomento il Ministero del Lavoro sul portale del reddito di cittadinanza non è stato molto chiaro. Vediamo insieme quando decade il reddito e la pensione di cittadinanza.

Quando si perde il Reddito di cittadinanza?

Il Reddito di cittadinanza può decadere, ossia l’Inps può sospendere i pagamenti e far congelare la domanda per i seguenti motivi: (come indicato sul sito del Reddito di cittadinanza del Ministero del lavoro)

  • non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro – DID, anche dopo la convocazione da parte dei centri per l’impiego,
  • non sottoscrive e non assolve gli obblighi previsti dal Patto per il lavoro ed il Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, salvo caso in cui l’assenza sia giustificata;
  • non partecipa ai progetti di utilità collettiva, nel caso in cui il Comune di residenza li abbia avviati;
  • non accetta almeno una di tre offerte di lavoro oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro;
  • non comunica l’eventuale variazione della condizione lavorativa con il modello Rdc com ridotto o esteso, oppure effettua comunicazioni false, riscuotendo un beneficio economico RdC maggiore del dovuto;
  • non presenta la DSU aggiornata nel caso di variazione del nucleo familiare;
  • viene trovato intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

Reddito di cittadinanza e cambio residenza: quando decade?

Il penultimo punto è molto importante, in quanto prevede la decadenza del beneficio economico Rdc ed anche Pdc, se non viene aggiornato il modello Isee nel caso di variazione di nucleo familiare. Ma cosa significa? La circolare dell’Inps n. 43 del 20 Marzo 2019, ha previsto che, i coniugi separati o divorziati che hanno la stessa residenza in un’abitazione, si considerano dello stesso nucleo familiare (anche se nel modello Isee risulta diversamente).

Per non essere considerati dello stesso nucleo ai fini del Rdc, i coniugi separati o divorziati, devono vivere in due indirizzi di residenza diversi.

Inoltre nel caso di variazione di un componete del nucleo familiare, diverso da motivo di nascita o decesso, è necessario presentare una nuova domanda di Rdc/Pdc, affinché il nucleo modificato, possa continuare a beneficiare della prestazione. Quindi se ad esempio un componente familiare cambia residenza o qualcuno entra nel nucleo (che non si tratti di nascita o decesso di un componente familiare), la domanda Rdc decade e bisogna presentare:

  • un nuovo Isee aggiornato,
  • una nuova domanda di Reddito e pensione di cittadinanza immediatamente, per non perdere i mesi successivi del beneficio economico.

Sanzioni del Reddito di Cittadinanza

Le principali sanzioni previste dal Dl 4/2019 Reddito di cittadinanza sono applicate per chi dichiara il falso e/o omette la comunicazione delle variazioni socio/economiche e della composizione del nucleo. Per le dichiarazioni o documenti falsi che attestano cose non vere oppure che omettono informazioni dovute dalla legge, il richiedente è punito con la reclusione da due a sei anni.

La reclusione invece, da uno a tre anni è prevista, nei casi in cui si omette la comunicazione all’Ente erogatore, delle variazioni che portano alla revoca o alla riduzione del beneficio.
In tutti questi casi, è prevista la decadenza della misura RdC/Pdc oltre alla restituzione di quanto indebitamente percepito.

Se l’interruzione del Reddito di cittadinanza avviene per motivi diversi dall’applicazione di sanzioni, il RdC può essere richiesto nuovamente per una durata che non superiori il periodo residuo non goduto.

Nel caso in cui lo Stop sia motivato dal maggior reddito derivato da una variata condizione lavorativa, l’eventuale successiva richiesta del Reddito di Cittadinanza equivale ad una prima richiesta.

Riferimenti normativi: Circolare dell’Inps n. 43 del 20 Marzo 2019, Circolare n. 10 del 5 Luglio 2019.

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55 Commenti

  1. Buongiorno Nicola mia figlia è andata a vivere da sola da tre mesi ha fatto richiesta per il reddito già tre volte ma gli è stato sempre rifiutato perchè risulta ancora ISEE di quando abitava con noi il caf ha detto di aver fatto la rettifica ma intanto il reddito non gli viene accettato però inps ha la residenza nuova di mia figlia ma deve passare un tempo prima di fare una richiesta?

    • Prima di tutto non deve essere a carico fiscalmente dei genitori nella dichiarazione del 2020. Poi in questi casi, l’Isee deve essere solo intestato a sua figlia, come unico componente familiare.

  2. Salve, sono percettore di Rdc. Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nello stesso paese ma in un’altra via a 500 metri di distanza. Nella nuova casa mi hanno registrato regolare contratto d’affitto.

    Devo aggiornare l’ISEE inserendo i dati relativi al contratto di locazione (che prima non avevo) e aggiornare la residenza cambiando solo la via. Nel mio caso è sufficiente aggiornare l’ISEE oppure devo rifare una nuova domanda ? Grazie.

    • Attenzione, aggiorni il modello ISee 2021 e controlli se deve rifare la domanda. Dipende se si è trasferita con tutta la famiglia. Chieda meglio al suo caf.

      • In genere redigo ISEE e compilo domande in maniera autonoma, avevo solo questo dubbio e chiedevo a voi esperti nel settore per evitare di rimanere senza mensilità per troppo tempo. Ovviamente mi riferivo a tutto il nucleo familiare, mi sono trasferito con tutta la famiglia, in una casa a 500 metri da dov’eravamo prima. In più, devo aggiungere i dati relativi al contratto di locazione. Grazie per la risposta.

  3. Salve Nicola, chiedo un’informazione, attualmente risiedo nell’abitazione di mio padre , pertanto sono sotto il suo nucleo familiare.
    Non percepisce nessuno RDC.
    Essendomi sposato e avendo una bimba, io e mia moglie dobbiamo cambiare abitazione e trasferire la residenza. Posso chiedere il RDC non avendo reddito?
    Chiedo perchè non ho capito il requisito della residenza, qualcuno mi dice che se cambi residenza non puoi chiedere il RDC per 6 mesi; è vero o si applica solo a coniugi che si separano?
    Grazie

  4. Salve, mia madre è percettore di PdC, vive sola (unica nel nucleo famigliare) in un’abitazione in affitto. A breve cambierà abitazione, chiaramente le sarà fatto un nuovo contratto di locazione e prenderà la nuova residenza. L’Isee l’ho sempre fatto tramite il sito Inps, posso in questo caso aggiornare da me la DSU o devo farlo tramite Caf? La domanda rischia di decadere ?

    • Può aggiornarlo anche lei, però attenti alla decadenza del Reddito di cittadinanza. Se cambia sempre e solo lei e non ci sono nuovi componenti familiari non dovrebbe decadere, però controlli.

  5. Salve vorrei un’informazione; percepisco il rdc e risiedo in un’ abitazione in affitto (come risultante dal mio isee); se dovessi cambiare casa ed andare a vivere in un’altra casa in affitto, perdo il rdc? Devo rifare l’isee? Insomma cosa succede?
    Grazie in anticipo per la risposta

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