Cosa fare dopo aver ritirato la carta reddito di cittadinanza
Cosa fare dopo aver ritirato la carta reddito di cittadinanza

Articolo aggiornato il 14 Ottobre 2021 da Stefano Mastrangelo

Cosa fare dopo aver ritirato la carta reddito di cittadinanza?

Quali sono gli obblighi previsti dalla legge dopo aver ritirato la carta reddito o pensione di cittadinanza? La misura reddito di cittadinanza prevede, oltre al beneficio economico corrisposto mensilmente, il reinserimento lavorativo di tutti i componenti del nucleo familiare.

Infatti la famiglia beneficiaria del reddito di cittadinanza, deve sottoscrivere il patto lavorativo o il patto di inclusione sociale, per i richiedenti in condizione di povertà o disagio. Vediamo insieme quali sono gli obblighi da rispettare, per ricevere tutti i mesi le ricariche Inps.

Chi deve trovare lavoro con Reddito di Cittadinanza?

Per ricevere correttamente tutti i mesi le ricariche del reddito di cittadinanza, bisogna rispettare alcuni impegni:

  1. disponibilità al lavoro (DID),
  2. sottoscrizione del patto di lavoro presso i centri per l’impiego o le agenzie per il lavoro ed il patto di inclusione sociale, da firmare presso i servizi sociali del Comune di residenza.

Il tutto finalizzato all’inserimento lavorativo, la riqualificazione professionale ed all’inclusione sociale.

Devono rispettare tutte le condizioni del reddito di cittadinanza, non solo il richiedente, ma tutti i componenti familiari del beneficiario che:

  • non siano occupati
  • siano occupati, con un reddito reddito inferiore a 8000 euro da lavoro dipendente e 4800 euro da lavoro autonomo
  • non frequentano un regolare percorso di studi,
  • che hanno un’età non superiore a 65 anni,
  • non siano disabili.

Tutti questi componenti, devono sottoscrivere la DID (dichiarazione disponibilità al lavoro) ed aderire ad un percorso personalizzato.

Sono esclusi da questo primo adempimento:

  • i minorenni del nucleo familiare del richiedente,
  • i componenti familiari con più di 65 anni,
  • i titolari di trattamento pensionistico o che percepiscono la pensione di cittadinanza,
  • i disabili, (salvo ne facciamo richiesta personalmente)
  • coloro che sono occupati con un reddito superiore a  8000 euro da lavoro dipendente e 4800 con reddito da lavoro autonomo,
  • i componenti che frequentano un regolare percorso di studio.

Dopo la convocazione e la valutazione dei centri per l’impiego, possono essere esonerati dalla dichiarazione di disponibilità al lavoro:

  • i componenti che assistono persone con disabilità grave o non autosufficienti;
  • i componenti del nucleo che hanno carichi di cura per bambini minori di tre anni,
  • coloro che frequentano corsi di formazione,
  • gli occupati con reddito da lavoro dipendente inferiore a 8000 euro e di lavoro autonomo inferiore a 4800 euro. (Art. 4 comma 15 ter del decreto legge 4/2019)

E’ possibile presentare la DID presso i centri per l’impiego (anche quando si verrà convocati), con la piattaforma online di ANPAL e presso i patronati convenzionati. Sono esonerati i soggetti che hanno dichiarato la DID tramite la disoccupazione Naspi.

Reddito di cittadinanza e convocazione centro per l’impiego

Entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio reddito di cittadinanza da parte dell’Inps, i Centri per l’impiego convocano i beneficiari del Rdc, per sottoscrivere il patto per il lavoro. Vengono convocati esclusivamente, solo se nel nucleo familiare, si trovano uno o più componenti, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:

  1. i disoccupati da non più di due anni,
  2. i beneficiari di disoccupazione Naspi, di cassa integrazione, di mobilità o di altra prestazione e tutti i soggetti che hanno terminato la disoccupazione da non più di un anno,
  3. tutti coloro che hanno attivo un patto di servizio negli ultimi due anni e che non hanno sottoscritto un progetto personalizzato,
  4. tutti i soggetti che non hanno sottoscritto il progetto personalizzato REI, ai servizi sociali del Comune di Residenza.

In tutti gli altri casi, non precedentemente descritti, entro 30 giorni, il beneficiario viene convocato dai servizi sociali del Comune di residenza per sottoscrivere il patto di inclusione sociale, per avviare un percorso di attivazione sociale e lavorativa, coinvolgendo tutti gli Enti territoriali.

In queste fasi, i Centri per l’impiego ed il Comune, verificano la situazione del nucleo e comunicato all’Inps, il possesso dei requisiti del nucleo familiare del richiedente del Rdc. (Come avviene per la comunicazione della DID e patto di servizio, per la disoccupazione Naspi). Inoltre gli Enti fanni sottoscrive al beneficiario:

  • la dichiarazione di disponibilità al lavoro ed il patto di lavoro (ai centri per l’impiego),
  • il patto per l’inclusione sociale (presso i servizi sociali).

Quindi sarai convocato tramite sms o email, dai Centri per l’impiego o dai servizi sociali del Comune. Noi consigliamo di contattare direttamente o di recarsi al centro per l’impiego, entro il trentesimo giorno dall’erogazione del reddito di cittadinanza.

Ad esempio per chi ha percepito il Rdc il 18 Aprile 2021, consigliamo di contattare il centro per l’impiego, entro il 16 Maggio 2021. La mancata presenta alla convocazione o agli ulteriori appuntamenti presso i Centri per l’impiego ed i Comuni, senza motivi validi, comporta la decurtazione tra una e tre mensilità del reddito di cittadinanza. (Una decurtazione in caso di assenza per la prima volta, tre mensilità nel caso di assenza sino alla terza convocazione)

Che succede dopo la convocazione ai centri per l’impiego?

Con la convocazione e la sottoscrizione della DID ed il patto per il lavoro presso i centri per l’impiego, i beneficiari del reddito di cittadinanza si impegnano:

  • a collaborare alla formulazione del patto per il lavoro,
  • a registrarsi alla piattaforma telematica predisposta dal Ministero, per gestire il reddito di cittadinanza e per consultare quotidianamente le offerte di lavoro,
  • sostenere colloqui psicoattitudinali, al fine dell’inserimento lavorativo,
  • svolgere per almeno 8 ore settimanali progetti di utilità sociali presso il Comune previsti dal patto.

Il reddito di cittadinanza decade anche quando, non si accettano una di tre offerte di lavoro congrue, con una retribuzione lorda non inferiore a 858 euro. E’ ritenuta congrua un’offerta di lavoro:

Offerta di Lavoro congrua reddito di cittadinanza retribuzione non inferiore a 858 euro lorda
Durata del Reddito di cittadinanza1° OFFERTA DI LAVORO2° OFFERTA DI LAVORO3° OFFERTA DI LAVORO
Nei primi 12 mesientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioOvunque collocata nel territorio italiano
Nei primi 12 mesi con componenti familiari disabilientro 100 minuti con i trasporti pubblicientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dai 13 mesi ai 18 mesientro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioOvunque collocata nel territorio italiano
Dai 13 mesi ai 24 mesi in caso di nuclei familiari con figli minorientro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioOvunque collocata nel territorio italiano
Dai 13 mesi ai 24 mesi in caso di nuclei familiari con persone disabilientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dopo 18 mesi in caso di rinnovo del beneficioOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italiano
Dopo 18 mesi in caso di rinnovo del beneficio con componenti disabilientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dopo 24 mesi in caso di rinnovo del beneficio con figli minoriOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italiano

Per chi ha firmato il patto di lavoro con il centro per l’impiego o ha le credenziali di accesso della piattaforma telematica, ha diritto ad ottenere fino al 31/12/2021, l’assegno di ricollocazione dell’Anpal.

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16 Commenti

  1. Ciao buongiorno scusa io presso carta reddito cittadinanza venerdi qunado io inizia usare cosa io devo fare adesso dopo qunado prendi carta?

  2. Salve avrei una domanda io sto ricevendo il rdc da qualche giorno e ho appena trovato lavoro come devo comportarmi nel senso quali sono le cose da fare e quali le comunicazioni da inoltrare oppure non serve fare altro grazie per l’eventuale risposta

  3. Salve..mi scusi.ho una domanda da farle. A marzo feci la domanda del redd di cittadinanza.nessuna risposta solo sms con relativo protocollo del ricevimento della domanda.ho 65 anni compiuti a novembre.sono sola nessun reddito certificato dall isee.le chiedo.il perché non rispondono.Non ho i requisiti??grazie.

  4. Con la REI ho sottoscritto l’inclusione presso i servizi sociali del comune di residenza e il patto di servizio presso il Centro per l’Impiego e mi chiedo se con il Rdc che ho ottenuto,siano ancora validi oppure devo ripetere la procedura?..precisò che mi sono iscritto a un corso di formazione del settore alberghiero come addetto ai servizi di sala e bar, ma il corso attende l’OK della regione per iniziare, in oltre nel settore alberghiero sono già qualificato come Chef di Cucina e sono anche diplomato di Liceo Linguistico e ho anche un attestato in Informatica e spero di ottenere un lavoro con le otto ore settimanali alComune dato che sono anche invalido civile e che per ragioni di salute ho dovuto troncare la carriera di Chef di Cucina Internazionale dove avevo raggiunto una certa notorietà in Italia e all’estero. Anticipatamente ringrazio

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