Calendario Pagamenti Pensioni Inps Marzo 2023
Quando saranno pagate le Pensioni Inps a Marzo 2023

Articolo aggiornato il 7 Febbraio 2023 da Nicola Di Masi

Quando saranno pagate le Pensioni Inps a Marzo 2023?

Da quando saranno pagate le pensioni Inps a Marzo 2023?
I cittadini vogliono conoscere sempre con un certo anticipo le date di pagamento delle Pensioni Inps, per poter pianificare con maggiore tranquillità e serenità la gestione economica familiare.
Cosa sappiamo sino ad ora in merito alle Pensioni Inps del mese di Marzo 2023?

Comprendiamo bene dunque, l’importanza di queste informazioni per milioni e milioni di Persone in tutta Italia e proviamo quindi, a vedere insieme, quali sono le ultime indiscrezioni e conferme relative al pagamento delle Pensioni di Marzo ’23.

Pensioni Marzo 2023: quando il pagamento?

Sia nel 2021, che nel 2022 i titolari di Pensione presso Poste Italiane, hanno potuto ritirare il secondo Assegno del nuovo anno, con circa una settimana di Anticipo, per via delle restrizioni introdotte a causa della Pandemia da Covid-19.

Dopo i primi mesi del 2022 però, “tale consuetudine” è stata abolita dal Governo Draghi, in considerazioni dei dati pandemici, maggiormente gestibili dalle strutture Sanitarie Nazionali.
Detto ciò, è facile intuire come, a differenza degli ultimi due anni, nel terzo mese del 2023, l’INPS non pagherà in Anticipo le Pensioni ai milioni di Pensionati sparsi per tutta Italia.

Ma quando saranno pagate dunque gli Assegni Pensionistici nel mese di Marzo 2023?

Ebbene, l’INPS accrediterà le Pensioni il 1° Marzo 2023. – mercoledì 1 Marzo 2023 – sia presso poste Italiane che presso gli Istituti di Credito.
Noi di insindacabili.it seguiremo sempre tutti gli aggiornamenti che arriveranno dalle Fonti Istituzionali Ufficiali.

Importante: qualora le trattenute irpef pagate nell’anno 2022, siano state applicate in maniera inferiore rispetto al dovuto, l’eventuale debito, sarà sottratto a conguaglio nei primissimi cedolini di Pensione del 2023.

Calendario pagamento Pensioni Inps: il cedolino di Marzo 2023

Per consultare il cedolino della pensione di Marzo 2023 (quando sarà disponibile online), consigliamo la lettura di questo nostro breve articolo, nel quale spieghiamo passo-passo come fare per visualizzare il tutto in completa autonomia.

Se nel momento in cui stai leggendo questo articolo, non visualizzi ancora il Cedolino della Pensione di Marzo 2023, non devi preoccuparti, l’INPS aggiornerà in tempi brevi l’area riservata personale.

Controlla la Pensione Inps di Marzo 2023
Controlla la Pensione Inps di Marzo 2023

Se ne vuoi sapere di più sul Fascicolo previdenziale Inps, ti rimandiamo a questo nostro precedente articolo. Potresti anche guardare il nostro video per consultare l’importo della pensione e la data di pagamento sul fascicolo previdenziale Inps:

Aumento Pensione Inps 2023: tabella aumento pensioni

Cosa succederà con l’importo delle Pensioni nel 2023: ci saranno i tanto attesi aumenti di inizio anno?
Ebbene sì – Considerando l’importantissimo incremento del tasso di inflazione, avvenuto nel 2022, le Pensioni Inps saranno ritoccate verso l’alto seguendo questo schema:

negli anni 2023-2024, la rivalutazione automatica delle pensioni, avverrà in questo modo:

  • per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno rivalutate nella misura del 100 per cento (pieno 7,3%);
  • per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte (2.102 euro circa) il trattamento minimo INPS, le pensioni saranno adeguate nella misura dell’80 per cento (5,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o
    inferiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa).
  • per le pensioni di importo superiore a cinque volte il predetto trattamento minimo (2.627 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 55 per cento (4,00%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS (2.627 euro circa) e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo INPS (3.152 euro circa).

  • Per le pensioni di importo superiore a sei volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 50 per cento (3,65%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a otto volte il trattamento minimo INPS (4.203 euro circa).
  • Per i trattamenti pensionistici di importo superiore a otto volte il predetto trattamento minimo (3.152 euro circa) e inferiore a tale limite, incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato:
    – nella misura del 40 per cento (2,92%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a otto volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (5.254 euro circa).
  • Per le pensioni di importo superiore a dieci volte il predetto trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base di quanto previsto dal presente numero, l’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato: – nella misura del 35 per cento (2,6%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a dieci volte il trattamento minimo INPS (superiore a 5.254 euro circa).

Infine ricordiamo che, le sole pensione minime pari ad euro 525,38 aumenteranno, non solo del 7,3%, ma del 8,8%, portando il nuovo trattamento minimo delle pensioni, dal 1° Gennaio 2023 a 571 euro circa, con un aumento complessivo mensile pari a 46 euro.

Pensioni Inps: aumenti ed arretrati a Marzo 2023?

Per quanto riguarda invece, le rivalutazioni delle pensioni per gli importi superiori a 4 volte il trattamento minimo, queste avverranno solo a partire da Marzo 2023, con i relativi arretrati dei mesi di Gennaio e Febbraio.

Per gli anni 2023-204, il Governo Meloni ha previsto la perequazioni degli Assegni Inps, seguendo questo schema:

Fascia Assegno PensionisticoPerequazione prevista in percentualeRivalutazione Effettiva
Spettante
Sino al trattamento minimo (€ 525,38) 101,5% 8,910%
Sino al minimo (Euro 525,38) (età >=75 anni) 106,4%14,167%
Tra uno (Euro 525,39) e 4 volte il minimo (€2.101,52) 100% 7,300%
Oltre 4 (Euro
2.101,53) e fino a 5 volte il minimo (Euro
2.626,90)
85% 6,205%
Oltre 5 volte il minimo (Euro 2.626,91) e fino a 6 volte il
minimo (€3.152,28)
53%3,869%
Oltre 6 volte il minimo (Euro 3.152,29) e fino a 8 volte il
minimo (Euro 4.203,04)
47% 3,431%
Oltre 8 volte il minimo (Euro 4.203,05) e fino a 10 volte il
minimo (€ 5.253,80)
37%2,701%
Oltre 10 volte il minimo (Euro 5.253,81) 32%2,336%

Ad esempio per una Pensione di importo pari a 2.300,00 euro lordi, la rivalutazione sarà, non del 7.3%, ma del 6,205%.
Quindi la Pensione in esempio aumenterà di 142,72 euro.

Siamo ancora in attesa di comunicazioni ufficiali sulle rivalutazioni dei trattamenti minimi dell’8,910% e dei pensionati con un’età pari o uguale a 75 anni del 14,167%.

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Buon Assegno della Pensione di Marzo 2023 dal Team di Insindacabili.it

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