Come mai non ho ricevuto il pagamento della Naspi?
Perché la disoccupazione Naspi è bloccata? Molti utenti ci chiedono, dopo aver inserito la data dei pagamenti della Naspi, perché non ricevono la disoccupazione oppure perché l’Inps ha pagato pochi giorni.
Ricordiamo che ogni disoccupato deve controllare singolarmente la data di disponibilità della disoccupazione Naspi. Infatti per visualizzare la data di pagamento della disoccupazione, è necessario dotarsi delle credenziali Inps, per accedere ai servizi online dell’Inps: Spid carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica.
In questo articolo cerchiamo di spiegare le diverse motivazioni.
Primi pagamenti della disoccupazione Naspi: esempi
Per ricevere l’accoglimento della disoccupazione Naspi, il disoccupato o il patronato, deve controllare attentamente i dati dichiarati sulla domanda. In particolare non deve commettere l’errore di scrivere un Iban errato o omettere qualsiasi dichiarazione.
Dopo l’invio della domanda, il disoccupato deve attendere 30 giorni per l’esito della disoccupazione. Se la domanda è accolta deve controllare sulla lettera di accoglimento scaricabile sul servizio online Inps cassetta postale:
- la decorrenza delle Naspi (ossia da quando parte)
- i giorni spettanti, (sono 28/29 totali nel mese di Febbraio e 30 in tutti gli altri mesi)
- la retribuzione imponibile per il calcolo dell’importo.
In seguito riceverà i primi pagamenti dimezzati.
Perché mi hanno pagato pochi giorni di Naspi?
I primi pagamenti della Naspi sono frazionati, in base alla decorrenza della disoccupazione. Se la disoccupazione parte:
- dal 1° al 15 del mese, il primo pagamento è pagato dalla data di partenza sino al 15 del mese,
- dal 16 al 31, il primo pagamento è corrisposto, dalla data di decorrenza della Naspi sino al 31.
Quindi se i pagamenti della disoccupazione avvengono in questo modo, non c’è nessuno tipo di problematica. Dal mese successivo o al massimo dal terzo pagamento, la disoccupazione verrà pagata per intero.
Esempio: decorrenza Naspi il 22 Dicembre 2019. Primo pagamento dal 22 al 31, totale 10 giorni.

La Disoccupazione è finita cosa fare? Esempio di Blocco Naspi
Perché mi hanno bloccato la disoccupazione Inps? Prima degli ultimi 30 giorni della Naspi, l’Inps blocca l’indennità economica, esattamente un mese prima dalla scadenza. Ad esempio il disoccupato nell’esempio, ha ricevuto solo 567 euro, perché l’Inps ha bloccato la Naspi.
Esempio: periodo di pagamento (01/01/2020 al 19/01/2020).
Questo vuole dire che la naspi è finita ed al disoccupato spettano altri 30 giorni, oppure il 20 Gennaio 2020, il richiedente è stato assunto come lavoratore subordinato.

In questo caso è consigliabile inviare online il modello Naspi com, chiedendo il pagamento degli ultimi 30 giorni delle Naspi. Questo modello non è obbligatorio. E’ lo stesso operatore Inps che deve chiudere la pratica, senza alcuna comunicazione.
Dopo l’invio del modello Naspi com, entro 60 giorni, il disoccupato riceverà il pagamento. Se questo modello non basta per avvisare l’Inps di chiudere la pratica, bisogna fare un sollecito tramite Inps risponde.
Sospensione naspi per mancata comunicazione dei redditi previsti
Entro il 31 Gennaio di ogni anno, all’inizio di ogni anno di corresponsione della disoccupazione Naspi successivo al primo, il disoccupato, deve inviare tramite il modello Naspi com, una nuova comunicazione del reddito presunto dell’anno in corso.
Questo solo, nei casi di svolgimento delle attività lavorative autonome, parasubordinate, subordinate, occasionali in concomitanza di percezione dell’indennità NASpI, qualora quest’ultima coinvolga più anni solari. Di regola è l’Inps che dovrebbe sollecitare il disoccupato ad inviare il Reddito presunto. Infatti al punto 2.11 della Circolare n. 94 del 2015, l’Inps esplica che sarà cura delle strutture territoriali dell’Istituto sollecitare l’adempimento al percettore di naspi che non vi abbia provveduto.
Però molte volte l’Inps non lo fa. Per questo consigliamo di controllare attentamente la situazione ogni anno, entro il 31 Gennaio e comunicare il reddito anche a zero.
Inoltre l’Inps aggiunge, che la mancata comunicazione del reddito per gli anni di prestazione successivi al primo non determina tuttavia la decadenza dalla prestazione, ma la sua sospensione fino all’acquisizione della nuova comunicazione.
In particolare il lavoratore autonomo, esentato dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi è tenuto a presentare all’INPS un’apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale, entro il 31 marzo dell’anno successivo
Decadenza Naspi per mancanza comunicazione redditi presunti
Il disoccupato perde la disoccupazione Naspi, ai sensi della Circolare n. 94 del 12/05/2015, dal momento in cui si verificano determinate situazioni:
- perdita dello stato di disoccupazione, quando supera ad esempio il limite di reddito di 8000 euro,
- inizio di un’attività lavorativa subordinata senza provvedere alle comunicazioni del reddito annuo previsto,
- inizio di un’attività lavorativa in forma autonoma, senza provvedere alla comunicazione di cui all’articolo 10 del dlgs 4 marzo 2015 n. 22: “Il lavoratore esentato dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi è tenuto a presentare all’INPS un’apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale entro il 31 marzo dell’anno successivo”;
- raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, sempre che il lavoratore non opti per la disoccupazione naspi;
- violazione delle regole di condizionalità di cui all’art. 7 del DLgs 4 marzo 2015 n. 22 ed all’art. 4, co. 41 e co.42 della legge 28 giugno 2012 n. 92.
La decadenza della disoccupazione avverrà dal momento in cui si verifica l’evento che la determina, con l’obbligo di restituire l’indennità economica che si è continuato a percepire oltre la data da quando si è verificato l’evento.
Quindi le date da non dimenticare per ricevere correttamente la Naspi sono:
- 31 gennaio,
- 31 marzo,
- ultimi 30 giorni dalle Naspi,
- entro 30 giorni dalla inizio di una nuova attività lavorativa.
Se non si riceve la Naspi, è importante sollecitarla tramite l’invio di un quesito con il servizio online Inps risponde online.
Articolo aggiornato il 23 Maggio 2025 da Stefano Mastrangelo
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