Reddito di base universale da quando in Italia
Reddito di base universale da quando in Italia

Articolo aggiornato il 20 Febbraio 2024 da Nicola Di Masi

News e aggiornamenti sul Reddito di base universale

Reddito di base cos’è e quando arriva in Italia? In attesa delle nuove misure di sostegno economico alle famiglie in difficoltà denominate: supporto per la formazione e lavoro e assegno di inclusione, vediamo insieme cos’è il reddito di base e quando potrebbe essere applicato in Italia.

Il reddito di base è un reddito incondizionato. Universale perchè pagato a tutti indipendente dal sesso, dalla professione, dagli eventuali risparmi, dai redditi e della situazione patrimoniale. E’ un sostegno riconosciuto individualmente a tutti senza limiti di reddito.

Il reddito di base è incodizionato, in quanto è un diritto giuridico, senza dimostrare di svolgere un corso di formazione (come il supporto per la formazione e lavoro), di dimostrare la ricerca attiva di un lavoro e senza svolgere nessun progetto di utilità sociale presso il Comune di residenza.

E’ sufficiente, in quanto deve garantire una vita dignitosa, per prevenire la povertà e far partecipare il cittadino alla vita sociale. Il reddito di base non può essere inferiore alla soglia di povertà secondo le norme dell’Unione Europea e deve essere almeno pari almeno al 60% del reddito medio nazionale.

Reddito di base universale: cos’è e come funziona?

Il reddito di base, a breve sarà utilizzato come misura sperimentale in Gran Bretagna, riconoscendo a pochi cittadini inglesi di poter percepire 1800 euro mensili, per un periodo di due anni. Dopo l’uscita dell’Unione Europea ed a seguito della pandemia, la Gran Bretagna ha subito una grave crisi economica, causando un’alta percentuale di giovani e meno giovani a forte rischio di esclusione sociale.

Questa nuova misura vuole favorire l’inclusione sociale e valutare gli effetti psicologici e fisici sui soggetti che beneficeranno dell’iniziativa.

Reddito di base universale: sarà introdotto in Italia?

Purtroppo in Italia, con il nuovo Governo Meloni, si è provveduto ad eliminare il Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza voluto firmemente dalla forza politica del Movimento 5 stelle, per introdurre due nuove misure:

  • il supporto per la formazione e lavoro, una misura collegata alla formazione e partecipazione attiva, in cambio di un piccolo contributo di 350 euro. Un nuovo strumento complesso da gestire e che probabilmente non partirà da Settembre 2023;
  • l’Assegno di inclusione, una misura copiata del reddito di cittadinanza, con una scala di equivalenza inferiore rispetto a quella Rdc. Tale sostegno è riconosciuto solo alle famiglie con un nucleo familare composto da componenti disabili, da minorenni e da persone con un’età pari a superiore a 60 anni.

Quindi in Italia, per ora, non è previsto nessun Reddito di Base. Al contrario si stanno succedendo diversi provvedimenti, che limitano i sostegni alle persone più povere e che collegano gli aiuti economici a corsi di formazione poco qualificati (non richiesti dal mercato) ed al lavoro, che effettivamente non c’è!

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Per tutti gli aggiornamenti sulle nuove misure Assegno di inclusione e supporto per la formazione e lavoro, leggi i nostri ultimi articoli:

3 Commenti

  1. Buongiorno, nel frattempo che si fanno tutte le riflessioni del caso chi ha bisogno come va avanti? Per carità Rdc ha dato una grande mano a chi ne ha avuto seriamente bisogno (i furbetti ci sono sempre stati e sempre ci saranno!) ma chi parla tanto sa cosa vuol dire rincorrere aiuti, bonus, pacco e alimentare? Sa cosa vuol dire ritrovarsi completamente fuori dalla vita sociale?
    Ora è nata la piattaforma, no comment da quando alla mezzanotte del primo settembre ho dovuto imbattermi con lei! Per non parlare che nella mia regione (parlo sempre della piattaforma) non vi sono puc, corsi e se cerchi un lavoro non ti puoi candidare ma “manifesti l interesse” stiamo scherzando vero? Allora cosa fai? Cerchi tutte le agenzie accreditate e scorri l immensità di corsi, ovviamente quelli di mio interesse ci vuole diploma laurea o già esperienze nel campo… e via già parte della mia fiducia si va a far benedire. Ho chiesto di avere un incontro per i corsi di mio interesse, mi è stato rispondermi di preiscrivermi e la risposta è stata se rientra nel tot di persone bene altrimenti amen (detta alla spiccia) Inoltre, sempre nella mia regione, non si trova un corso in ambito artigianale, uno serio intendo, perchè ho anche pensato di aprire una partita iva, nonostante la precedente esperienza sia fallita per mille motivi e non poco seri. Vogliamo parlare invece di me appena disoccupata che senza essere stata obbligata ho fatto dei corsi senza ricavarne nulla?
    Così mi ritrovo a fare la domanda iniziale “nel frattempo che si parla, interventi in tv, etc etc chi ne ha bisogno come va avanti?” Grazie e buona giornata a tutti

  2. Parliamoci chiaro: come si fa a far vivere oltre 8 miliardi di persone su un pianeta se non si cambia una economia nata quando non si era arrivati nemmeno ad un miliardo di individui…Qui è necessario ripartire dall’origine dello sviluppo economico per giungere ad una giusta soluzione mondiale. Per fare questo prima di tutto scienza, economia e umanesimo devono camminare a braccetto..Altrimenti si riparte dallo zero che potrebbe divenire assoluto..8 miliardi non è uno scherzo e dopo saranno sempre di piu’ Come mangeranno con le teorie economiche di oltre un secolo fa?..E ‘ tutto da cambiare non solo le virgole, ma tutto.

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