Categoria: Naspi

In questa sezione del nostro sito troverai tutte le informazioni e le ultime novità relative alla Disoccupazione Naspi: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Proveremo a dare una risposta a tutti i tuoi principali quesiti:

  • a chi spetta la Naspi?
  • a che punto sono i pagamenti della Naspi?
  • a chi rivolgersi per la Naspi?
  • In che giorno viene pagata la Naspi?
  • a chi non spetta la Naspi?
  • come si calcola la durata e l’importo della Naspi?
  • perché non arriva la Naspi

e tanto altro ancora…

Tutti i requisiti della Naspi i beneficiari ed il modello Naspi-com

  • I Pagamenti della Naspi 2019 – Date pagamento Naspi 2019: calendario pagamenti

    I Pagamenti della Naspi 2019 – Date pagamento Naspi 2019: calendario pagamenti

    I Pagamenti della Naspi 2019 – Date pagamento Naspi 2019: calendario pagamenti

    Quando saranno disposti i pagamenti della Naspi 2019?
    Per conoscere e visualizzare il calendario dei pagamenti della Naspi 2019 ti invitiamo a proseguire nella lettura di questo interessante articolo.I Pagamenti della Naspi 2019

    L’Inps comunica mese per mese, le date relative al primo giorno utile al pagamento dell’indennità di disoccupazione, per i beneficiari di questo sussidio statale.

    — Sei alla ricerca dei pagamenti per il 2020? Visita la nostra pagina dedicata

    Molti utenti e lettori di questo sito, ci hanno chiesto di fare luce sulle date di pagamento relative al 2019, ed è per questo che abbiamo pensato di realizzare un piccolo articolo nel quale andremo a riportare mensilmente le prime date di disponibilità.
    E’ importante, soprattutto per chi si trova in una situazione di disoccupazione, poter conoscere anche con qualche giorno di anticipo la data di pagamento, per poter pianificare ed affrontare al meglio le diverse spese mensili.

    Da quale giorno del mese partono i pagamenti Naspi 2019?

    Se hai già presentato ed inviato la domanda per la Naspi, ma non hai ancora ricevuto il primo pagamento, ti consigliamo di leggere questo nostro articolo, nel quale ti spieghiamo cosa fare per sbloccare i pagamenti da parte dell’Inps.
    Purtroppo capita spesso di dover attendere più del dovuto per vedersi approvare una domanda e per poter ricevere poi, il primo pagamento.

    Una volta andata a buon fine tutta la procedura, l’Inps provvederà mensilmente al pagamento della tua Naspi.
    Ogni assegno (fatta eccezione per il primo che in genere copre o pochi giorni o addirittura più mesi) pagherà l’importo relativo al mese precedente: quindi ad esempio a Marzo 2019 riceverai il pagamento relativo al mese di Febbraio ’19 e così via.
    L’INPS però, non paga l’assegno lo stesso giorno di ogni mese (come avviene con le pensioni) e per questo è più complicato districarsi nelle date di pagamento.

    Le date di Pagamento della Naspi 2019 – il Calendario

    Ma passiamo a pubblicare senza ulteriori lungaggini, la tabella relativa alle date presunte di pagamento della Naspi nel 2019
    – la Tabella sarà aggiornata mensilmente dal nostro Team. Se non trovi ancora la data relativa all’ultimo mese da te cercato, ti consigliamo di mettere questa pagina nei preferiti  e di venirci a visitare nei prossimi giorni –

    IMPORTANTE: se non vedi ancora in tabella la data del mese a cui sei interessato/a vuol dire che non ci sono ancora info-attendibili a riguardo. Il nostro TEAM provvederà ogni mese ad aggiornare la tabella nello stesso momento in cui la prima data sarà rivelata.

    Le date indicative relative ai pagamenti della Naspi nel 2019 – Le date, non appena disponibili, saranno inserite in tabella. In genere l’INPS rende note le date entro i primi 10/15 giorni del mese – Il calendario dei pagamenti Naspi 2019 –
    Mese – 2019Primo giorno di pagamento Naspi 2019
    Gennaioa partire dal 14 Gennaio 2019

    A Gennaio di ogni anno è bene inviare sempre il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali. Sempre se il cittadino svolge o ha svolto altri lavori con prestazioni occasionali
    Febbraioa partire dall’11 Febbraio 2019
    Marzoa partire dal 12 Marzo 2019
    Aprilea partire dal 9 Aprile 2019
    Maggioa partire dal 10 Maggio 2019
    Giugnoa partire dal 12 Giugno 2019
    Luglioa partire dal 9 Luglio 2019
    Agostoa partire dal 9 Agosto 2019
    Settembrea partire dal 10 Settembre 2019
    Ottobrea partire dal 9 Ottobre 2019
    Novembrea partire dal 11 Novembre 2019
    Dicembrea partire dal 10 Dicembre 2019 e nei giorni successivi – Chi non visualizza la data potrà farlo nei giorni seguenti. Consigliamo la lettura completa dell’articolo

    I Pagamenti della Naspi nel 2019

    — Sei alla ricerca dei pagamenti per il 2020? Visita la nostra pagina dedicata

    IMPORTANTE: se non vedi ancora in tabella la data del mese a cui sei interessato/a vuol dire che non ci sono ancora info-attendibili a riguardo. Il nostro TEAM provvederà ogni mese ad aggiornare la tabella nello stesso momento in cui la prima data sarà rivelata.

    NOTA BENE: le date di questa tabella, sono indicative esclusivamente per chi ha già ricevuto uno o più pagamenti della Naspi. Se vuoi sapere invece quando ti sarà pagato il PRIMO assegno della Naspi, non devi considerare le date di pagamento riportate in tabella, ma ti invitiamo ad approfondire la tematica delle “Tempistiche” leggendo questo articolo.
    Le date indicate in tabella, non sono valide neanche per chi è in attesa di ricevere l’ultimo mese di pagamento della Naspi, in quanto quest’ultimo si ottiene solo dopo aver compilato il modello Naspi-Com e per questo, la data di pagamento nella maggior parte dei casi sarà differente.

    Ti ricordiamo che l’assegno, per il 2019 non può superare per legge i 1.328,76 €/mese e che, si riduce del 3% ogni mese, a partire dal 4° mese di pagamento. La durata massima della copertura della Naspi 2019 è pari a 24 mesi.

    Perché non viene pagata la Naspi?

    Per ricevere correttamente tutti i pagamenti della disoccupazione Naspi è importante:

    • allegare il modello Sr163 correttamente, firmato e timbrato dalla banca o dall’ufficio postale, alla domanda online Naspi o inviarlo nuovamente, in caso di variazioni del conto corrente;
    • è indispensabile recarsi al centro per l’impiego, entro 15 giorni dall’invio della Domanda Naspi, per confermare la dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID) e sottoscrivere il patto di servizio;
    • comunicare con il modello Naspi com entro il 31 Gennaio, i compensi occasionali presunti dell’anno in corso, anche se pari a zero.

    Se non percepisci la Naspi entro la fine del mese successivo, contatta i numeri verdi dell’Inps o sollecita l’Istituto con il servizio online Inps risponde.

    Se hai bisogno di consultare le date di pagamento della Naspi dell’anno precedente, puoi cliccare qui – Non è detto però che nel 2019 le date siano le stesse. Come già scritto e detto più volte, le date di pagamento della Naspi, variano sempre.

    Quando viene pagata la Naspi 2019?

    Non ti preoccupare, sempre se non si tratta dei primi e dell’ultimo pagamento (che, come scritto sopra, sono dei casi particolari) per gli altri mesi di pagamento, la tua data di disponibilità potrebbe variare anche di 7-10 gg dalla data riportata in tabella.

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

    Articolo aggiornato il 3 Dicembre 2019 a seguito del pagamento della Naspi di Dicembre 2019.

    — Sei alla ricerca dei pagamenti per il 2020? Visita la nostra pagina dedicata

    Pagamenti della Naspi 2019

  • Pagamento Naspi a Ottobre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Pagamento Naspi a Ottobre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Pagamento Naspi a Ottobre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Da che giorno del mese di Ottobre dovrebbero essere disponibili i pagamenti Naspi a Ottobre 2019? Pagamento Naspi ad Ottobre 2019
    Come è noto ai più, si tratta di una delle date più importanti per ogni cittadino in Disoccupazione Naspi.

    Quando arriva dunque il decimo pagamento della Naspi nel 2019?
    Nel nostro articolo andiamo a fornire una data indicativa, dalla quale dovrebbe essere disponibile l’importo della Disoccupazione Naspi a Ottobre 2019 (il decimo nel 2019) per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. pagamento aspi Ottobreo 2019

    Il Condizionale è sempre d’obbligo perché, NON tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)

    Naspi: quando arrivano i soldi?

    L’assegno Naspi a Ottobre 2019 dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 9 Ottobre 2019 (mercoledì 09/10/2019) – La data può variare da cittadino a cittadino.
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Settembre, ovvero dal 01/09/2019 al 30/09/2019. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre al mese precedente, per cui a Ottobre 2019 viene pagato il mese di Settembre 2019 e così via…

    La Naspi arriva a tutti i cittadini nello stesso giorno?

    Può capitare di ricevere il pagamento della Naspi di Ottobre 2019 in giorni precedenti o in giorni successivi rispetto a quelli da noi indicati. E’ assolutamente normale – Non c’è da preoccuparsi 😉

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspipotrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella del 9 Ottobre 2019. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo (30 giorni prima) il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi a Ottobre 2019: come controllare

    Per vedere i pagamenti della Naspi di Ottobre 2019, entra su www.inps.it

    Home Page del sito dell'INPS
    Sito Inps

    Clicca su “Cerchi servizi, prestazioni, informazioni” e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino, nella seguente schermata, clicca sul servizio fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online. Nel cassetto Previdenziale Cittadino clicca sul menu’ a sinistra: Prestazioni – Pagamenti e nel riepilogo dei pagamenti eseguiti, Prestazione.

    Sino a visualizzare anche il dettaglio del pagamento della Naspi a Ottobre 2019

    Visualizzare i pagamenti a Ottobre 2019
    Visualizzare i pagamenti a Ottobre 2019

    Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti, vogliamo darti un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi ad Ottobre 2019

    Assegni Familiari ANF e Rimborso 730 su Naspi

    Consigliamo di verificare tra le annotazioni, sia il pagamento degli Assegni Familiari Inps (arretrati dal 1° Luglio 2019) e sia il Rimborso Irpef 730 non ancora percepito sulla Disoccupazione Naspi.
    In questo articolo, parliamo in maniera più approfondita del Rimborso 730 per i disoccupati.

    Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?

    A partire dal 2019 è stata introdotta la misura di contrasto alla povertà e di re-inserimento sociale e lavorativo, denominata “Reddito di Cittadinanza”.

    E’ possibile percepire e riscuotere contemporaneamente sia la Disoccupazione Naspi che il RdC? Per scoprirlo, invitiamo a leggere questo nostro interessante articolo di Nicola Di Masi.

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Disoccupazione sospesa come riprenderla

    Disoccupazione sospesa come riprenderla

    Inps riattivazione Naspi: ripresa Naspi dopo la sospensione, come riattivare la disoccupazione?

    La circolare Inps n. 94 del 12 Maggio 2015, disciplina la nuova disoccupazione denominata Naspi e la sospensione dell’indennità economica Inps, nel caso di nuova attività lavorativa in corso di prestazione.

    La disoccupazione può essere sospesa e ripresa più volte, nel corso di diversi rapporti di lavoro. Come riprendere la disoccupazione Naspi dopo un periodo di sospensione?

    Ripresa Naspi dopo la sospensione?

    Dopo che l’Inps avrà accolto la domanda di disoccupazione, devi leggere la durata in giorni dell’indennità Naspi:

    • sulla lettera di accoglimento delle Naspi, che trovi nella cassetta postale online dell’Inps,
    • o nel prospetto di calcolo del servizio online dell’Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito – Naspi.

    Tutti i mesi dell’anno, per la Naspi, sono formati da 30 giorni, mentre il mese di Febbraio è costituito da 28. Quindi se una disoccupazione Naspi dura 90 giorni, con decorrenza dal 1° Ottobre, l’indennità economica, terminerà il 31 Dicembre dello stesso anno.

    Il 30 novembre, sarà necessario inviare il modello Naspi com (se ancora disoccupati) per chiudere la disoccupazione Naspi. Nella procedura bisogna selezionare su altro e scrivere nella spazio riservato all’utente: “Dichiaro di essere disoccupato e chiedo il pagamento degli ultimi 30 giorni della disoccupazione Naspi”. In seguito entro 60 giorni dall’invio della comunicazione, si riceverà l’ultimo pagamento.

    Durante la fruizione dell’indennità economica Naspi, può capitare l’opportunità di un’offerta lavorativa a tempo determinato. La naspi è sospesa dal giorno dall’assunzione, in questi casi:

    • se il nuovo rapporto di lavoro subordinato, durante il periodo di pagamento delle disoccupazione, ha una durata non superiore a 6 mesi (indipendentemente dalle giornate effettive di lavoro),
    • se il rapporto di lavoro è stipulato in Paesi dell’Unione Europea o con cui l’Italia ha stabilito determinati accordi bilaterali.

    Inps riattivazione Naspi: come riattivare la disoccupazione?

    Il disoccupato in Naspi, dopo l’assunzione di un rapporto di lavoro a tempo determinato non  superiore a 6 mesi, si vedrà bloccata la sua domanda di disoccupazione d’ufficio, ossia in automatico da parte dell’Inps, sulla base delle comunicazioni obbligatorie del datore di lavoro.

    Al termine del contratto, l’indennità di disoccupazione riprende in automatico, dalla data di sospensione per il periodo residuo.

    Dopo l’assunzione, noi di insindacabili, consigliamo di inviare una comunicazione telematica all’Inps, nel quale si indica la data di inizio e di termine del rapporto di lavoro, coincidenti con le date del contratto di lavoro.

    Durante la sospensione della Naspi il lavoratore può:

    • dimettersi anticipatamente dal termine previsto dalla prestazione lavorativa, senza intaccare il diritto a riprendere la disoccupazione (Fonte: circolare n. 94 del 12 Maggio 2015: “Si precisa che la sospensione e la ripresa della prestazione avvengono d’ufficio e che a tal fine è ininfluente l’eventuale cessazione anticipata per dimissioni del lavoratore“)
    • chiedere di non prorogare il contratto al datore di lavoro e di far terminare in maniera naturale il contratto, alla scadenza prevista.

    I contributi versati durante la sospensione non varranno, per riprendere il residuo dei giorni della disoccupazione, ma solo per una nuova domanda di disoccupazione Naspi.

    Quando l’importo della Naspi si riduce?

    Il disoccupato percettore di indennità Naspi, in caso di nuova occupazione, con contratto di lavoro subordinato con reddito:

    • inferiore a 8000 euro dell’intero rapporto di lavoro dipendente,
    • ed un reddito di lavoro autonomo inferiore a 4800 euro,

    continua a percepire un importo ridotto della disoccupazione, pari all’80% del reddito previsto. Questo solo se, il disoccupato comunichi all’Inps, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, il reddito annuo previsto.

    La riduzione dell’indennità, è ricalcolata d’ufficio, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nel caso di mancata comunicazione telematica del reddito presunto, quando il rapporto di lavoro ha una durata pari o inferiore a 6 mesi, si sospende la Naspi.

    Quando il rapporto di lavoro è superiore a 6 mesi o a tempo indeterminato, la Naspi decade automaticamente.

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  • Naspi lavoro tempo determinato

    Naspi lavoro tempo determinato

    Come e quando si riprende la disoccupazione Naspi dopo scadenza rapporto a tempo determinato

    La Naspi è la nuova assicurazione sociale per l’impiego, istituita dal decreto legislativo n. 22 del 2015, riconosciuta ai disoccupati con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, che hanno perso il lavoro involontariamente o alla scadenza del contratto.

    Per ricevere l’indennità economica della disoccupazione, bisogna rispettare alcuni requisiti contributivi, indicati nell’estratto contributivo Inps del lavoratore. Vediamo tutti i dettagli per i contratti a tempo determinato.

    Naspi dopo contratto a termine

    La disoccupazione si può anche ottenere, dopo il termine di un contratto a tempo determinato. Infatti nella domanda di disoccupazione, dopo aver indicato i dati anagrafici, la procedura telematica inserirà automaticamente, con motivo di cessazione del contratto: scadenza termine contratto o altro. Per aver diritto alla Naspi, anche con un contratto a termine, il lavoratore deve possedere al momento della domanda, i seguenti requisiti:

    • nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione (dal giorno successivo dalla data di cessazione del contratto), bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;
    • 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;

    Le 13 settimane si contano, sommando i sabati lavorativi, durante il periodo del rapporto di lavoro. Ad esempio se ho lavorato dal 1° Luglio 2019 al 30 Settembre 2019, i sabati sono esattamente 13 ed avrò diritto all’indennità di disoccupazione Naspi.

    Comunicazione sospensione Naspi per contratto a tempo determinato

    Dopo aver presentato la domanda, bisogna recarsi immediatamente (entro 15 giorni dalla domanda) con la ricevuta della Naspi ed i documenti di identità in corso di validità, al centro per l’impiego zonale, per confermare la DID (disponibilità al lavoro) e per sottoscrivere o fissare un appuntamento per il patto di servizio. Durante la percezione dell’indennità di disoccupazione, potresti anche accettare proposte lavorative. Nel caso di assunzione, la Naspi è sospesa nei seguenti casi:

    • solo se il rapporto di lavoro ha una durata non superiore a 6 mesi,
    • se il rapporto di lavoro è stipulato in Paesi dell’Unione Europea o con cui l’Italia, ha stabilito determinati accordi bilaterali. (nel caso di lavoro all’estero)

    Quindi nel caso di assunzione a tempo determinato che bisogna fare? Se un lavoratore sta percependo la naspi ed accetta una proposta lavorativa, entro 30 giorni dall’evento deve comunicare all’Inps, la data di inizio del rapporto di lavoro e la data di fine, nel caso di rapporto a tempo determinato. Questa comunicazione di sospensione Naspi, bisogna farla anche nel caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato (sempre entro 30 giorni).

    La comunicazione di sospensione della disoccupazione, si invia online all’Inps con il modello Naspi com, attraverso:

    • CIE, lo Spid o la carta nazionale dei servizi,
    • gli uffici di patronato zonali,
    • il contact center Inps, contattando il numero verde gratuito 803.164 (da telefono fisso) o il numero verde a pagamento 06.164.164 da telefonino.

    Per inviare autonomamente la comunicazione di Naspi- com, bisogna accedere sul servizio Inps: Domanda per prestazioni a sostegno del reddito – Naspi – Comunicazione Naspi Com e selezionare la domanda di disoccupazione

    Sospensione Comunicazione Naspi com
    Comunicazione Naspi com

    Clicca su invio comunicazione e apri la finestra: Tipo evento da comunicare. Seleziona lavoro subordinato:

    Naspi-Com tipo evento da comunicare
    Naspi-Com tipo evento da comunicare

    Nel riquadro successivo indica il tipo di contratto e la data di inizio attività e la data di fine attività (scadenza del contratto). Nelle note è possibile anche indicare eventuali informazioni integrative, in merito alla comunicazione Naspi com (come ad esempio il reddito presunto)

    Comunicazione sospensione Naspi per contratto a tempo determinato
    Comunicazione sospensione Naspi per contratto a tempo determinato

    Clicca su avanti ed invia la comunicazione Naspi com all’Inps.

    Naspi contratto a tempo determinato rifiuto proroga

    Dopo aver comunicato entro 30 giorni dalla data di assunzione del contratto, il modello Naspi com, l’Inps bloccherà l’indennità economica Naspi e pagherà sino all’ultimo giorno di disoccupazione (giorno precedente alla data di assunzione). Al termine del contratto di 6 mesi, l’Inps erogherà gli ultimi giorni residui della Naspi precedente, senza contare il periodo lavoratore dei 6 mesi.

    Ad esempio, se sono percettore di Naspi per 365 giorni dal 1° Gennaio 2019 e vengo assunto dal 1° Febbraio 2019 al 31 Luglio 2019, l’Inps bloccherà la Naspi e pagherà sino al 31 Gennaio 2019 (30 giorni). Dal 1° Agosto 2019 al disoccupato spettano 335 giorni di disoccupazione residui (365-30 giorni di Gennaio).

    In questi casi bisogna vedere se è più conveniente riprendere la vecchia Naspi o fare una nuova domanda di disoccupazione, per sfruttare anche i mesi del nuovo periodo lavorativo. Nel caso di dimissioni del lavoratore durante il rapporto di lavoro, non si perde la Naspi ed anche nel caso in cui il lavoratore rifiuti la proroga di un contratto di lavoro a tempo determinato.

    Naspi quando si perde l’indennità?

    La disoccupazione Naspi decade e si perde il diritto all’indennità economica quando:

    • si perde lo stato di disoccupazione,
    • non si presenta la domanda di disoccupazione Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro,
    • in caso di nuovo contratto di assunzione superiore a 6 mesi ed a tempo indeterminato, senza comunicare all’Inps con il modello Naspi com il reddito presunto,
    • il titolare della prestazione Naspi, non comunica il reddito annuo presunto, entro 30 giorni dalla domanda, che presume di percepire da uno o più rapporti a tempo determinato part-time in essere,
    • si inizia un’attività lavorativa subordinata (entro 30 giorni) senza provvedere alla comunicazione Naspi com, di cui ai commi due e tre dell’articolo 9 del d.lgs del 4 marzo 2015 n. 22;
    • inizia un’attività lavorativa in forma autonoma, senza provvedere alla comunicazione Naspi com (entro 30 giorni), di cui all’articolo 10 del dgls. 4 marzo 2015 n. 22;
    • si raggiungono i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
    • si acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità, sempre che il lavoratore non opti per la NASpI;
    • vengono violate le regole di condizionalità di cui all’art. 7 del D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 e all’art. 4, co. 41 e co.42 della legge 28 giugno 2012 n. 92.
    • non si comunichi il reddito presunto dell’anno, entro il 30 Gennaio, attraverso il modello Naspi com, per i lavoratori con compensi di lavoro autonomo (anche con reddito a zero),
    • non ci si rechi al Centro per l’impiego, per confermare la disponibilità al lavoro e per sottoscrivere il patto di servizio.

    Nel caso di assunzione con contratto a chiamata di 6 mesi senza indennità di chiamata, consigliamo di farsi assumere dopo 8 giorni dalla domanda Naspi.

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  • Ultimo pagamento effettuato con decorrenza

    Ultimo pagamento effettuato con decorrenza

    Cosa significa “ultimo pagamento effettuato con decorrenza” o “pagamento completato della Naspi”?

    Cosa fare per avere l’ultimo pagamento della disoccupazione Naspi? Quando paga l’Inps gli ultimi 30 giorni dalla disoccupazione?
    La Naspi, è l’indennità economica universale Inps, spettante al lavoratore licenziato, quando ci si dimette per giusta causa o nel caso in cui la lavoratrice in maternità, chiede la cessazione del rapporto, dinanzi alla Direzione provinciale del lavoro. Cosa significa pagamento Naspi completato?

    Naspi: decorrenza, durata, calcolo giorni ed indennità Inps

    Dopo aver presentato la domanda di disoccupazione Naspi, dobbiamo leggere attentamente la lettera di accoglimento della disoccupazione, pervenuta al nostro domicilio o scaricabile sulla posta Inps, nella cassetta postale online. Nella lettera sono indicate alcune voci:

    • il numero di pratica Naspi,
    • la decorrenza della Naspi,
    • la data di presentazione,
    • i giorni spettanti, ossia l’intera durata della disoccupazione,
    • la base di calcolo e misura della prestazione Naspi. (Non è chiara sulla lettera di accoglimento)

    Per sapere esattamente il calcolo della Naspi, ti consigliamo di accedere al servizio online sul sito Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito – Naspi – Indennità Naspi – Consultazione Naspi – Visualizza dettaglio – Prospetto di calcolo.

    Base di Calcolo e misura della Naspi
    Calcolo e misura della Naspi

    Ricordiamo che la disoccupazione Naspi deve essere inviata in modalità telematica, entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e il pagamento parte:

    • dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda se la domanda è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento ;
    • dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o di mancato preavviso, qualora la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno.

    Ultimo pagamento Naspi dopo quanto tempo?

    A seguito dell’invio della domanda Naspi, dovrai presentarti al centro per l’impiego per:

    • confermare la dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID),
    • per sottoscrivere il patto di servizio,
    • per fissare le prossime convocazione, nel momento in cui non trovi un nuovo lavoro.

    Nella maggior parte dei casi, i primi pagamenti della Naspi sono frazionati in due parti: dal 1° al 15 del mese e dal 16 al 31 (possono essere frazionati anche dopo i primi), in relazione dalla data di decorrenza della disoccupazione. Dopo aver ricevuto i primi pagamenti, bisogna contare i giorni ricevuti, indicati nelle note con le date di pagamento. Per controllare, accedi al fascicolo previdenziale InpsPrestazioni – Pagamenti. Se come nell’esempio hai diritto a 61 giorni di naspi dal 8 Novembre 2018, l’Inps potrebbe pagare in questo modo:

    1. Dal 8 novembre 2018 al 30 Novembre 2018: 1° Pagamento totale 23 giorni, in data 13/12/2018 (dopo 40 giorni dalla domanda telematica)
    Decorrenza della disoccupazione Naspi
    Decorrenza della disoccupazione Naspi

    2. dal 1° al 9° dicembre, totale 31 giorni (23 giorni di novembre + 8 di dicembre) in data 14 Gennaio 2019,

    Quando dura la disoccupazione Naspi.
    Quando dura la disoccupazione Naspi.

    3. dal 10 Dicembre 2018 al 06 Gennaio 2019, gli ultimi 28 giorni, perché in questo caso il disoccupato ha incominciato a lavorare dal 7 Gennaio, perdendo due giorni di indennità Naspi.

    Ultimo mese Naspi bloccato: come ricevere gli ultimi 30 giorni?

    Sicuramente avrai notato che, 30 giorni prima del termine della Naspi, la disoccupazione si sospende. Nell’esempio si è sospesa dopo 31 giorni di pagamento (61 giorni in totale di diritto), ossia il 9 dicembre. Il disoccupato, 30 giorni prima della fine della Naspi o quando viene pagata per pochi giorni (se sono gli ultimi pagamenti), deve inviare telematicamente un modello denominato modulo Naspi com.

    In questo modulo online dell’Inps, devi indicare di essere ancora disoccupato e di voler chiedere all’Inps il pagamento degli ultimi 30 giorni. Dopo la comunicazione online Naspi com, il disoccupato riceverà il pagamento, entro 60 giorni dal blocco della Naspi o dall’invio telematico del modello (molte volte le date coincidono). Nell’esempio, l’ultimo pagamento è avvenuto il 19 febbraio 2019, 60 giorni dopo il blocco del 9 Dicembre 2018.

    Il modello Naspi com non è una comunicazione obbligatoria, ritenuto inutile da alcune sedi Inps, ma noi di insindacabili lo riteniamo necessario, per chiudere definitivamente la disoccupazione Naspi.

    Segui le istruzioni del nostro video, per inviare il modello Naspi-com Inps.

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    Hai bisogno di una consulenza online sulla Naspi Inps? I nostri professionisti sono disponibili per rispondere ai tuoi piccoli e grandi dubbi.

  • Pagamento Bonus Renzi Settembre 2019 – I pagamenti del Bonus 80€ su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Settembre 2019 – I pagamenti del Bonus 80€ su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Naspi Settembre 2019 – I pagamenti del Bonus 80 euro su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Settembre 2019 sulla Naspi: da quale giorno sarà disposto il pagamento del Bonus “Renzi” sulla disoccupazione Inps? Bonus Renzi Settembre 2019
    Anche i disoccupati infatti, hanno diritto a ricevere il così detto Bonus Renzi.

    Calcolo Bonus 80 euro Renzi 2019

    I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef da 80 euro.
    Chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia può leggere attentamente questo nostro articolo.

    Quando si riceve la disoccupazione Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Pagamento Bonus Renzi Naspi Settembre 2019: quando arriva?

    Il Bonus 80 euro sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata nessuna data di pagamento nel mese di di Gennaio.

    Vediamo adesso da quale giorno partirà il pagamento del Bonus Renzi a Settembre 2019Bonus Renzi Settembre 2019
    Il Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi di Settembre 2019, sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 30 Settembre 2019lunedì – 30/09/2019 e nei giorni successivi

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Bonus Renzi Naspi ai disoccupati: come consultarlo

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi

    Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
    E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    Si giungerà dunque alla visualizzazione relativa al mese in questione.

    visualizzare pagamenti Bonus Renzi Settembre 2019
    visualizzare pagamenti Bonus Renzi Settembre 2019

    I pagamenti del Bonus Renzi, saranno disponibili a partire dal giorno 30 Settembre 2019 e nei giorni successivi. Pagamento Bonus Renzi Settembre 2019

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Perché l’importo del Bonus Renzi Naspi varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti da Insindacabili.it

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Naspi pagamento in corso: cosa vuol dire?

    Naspi pagamento in corso: cosa vuol dire?

    Naspi pagamento in corso: cosa significa?

    Cosa vuol dire la dicitura pagamento in corso, della disoccupazione Naspi? Molti utenti, dopo avere presentato la domanda di disoccupazione Naspi, vogliono sapere lo stato della domanda e soprattutto quando sarà effettuato il primo pagamento.

    Per visualizzare la data di pagamento della disoccupazione, è necessario dotarsi delle credenziali, per accedere ai servizi online dell’Inps: CIE, Spid o carta nazionale dei servizi.

    Quando tempo ci vuole per avere i soldi della Naspi?

    Molti disoccupati, dopo avere perso involontariamente il posto di lavoro, sono alla ricerca del calendario dei pagamenti della disoccupazione. Prima di tutto bisogna controllare lo stato della domanda in fascicolo previdenziale – richiesta presentate ed in seguito bisogna cliccare sul numero domus della domanda di disoccupazione. La pratica Naspi Inps si articola in diversi fasi:

    • in attesa di Istruttoria in prima istanza: esito COMPLETATO nell’esempio (l’Inps sta verificando tutti i requisiti),
    • calcolo: accoglimento (domanda Naspi positiva) o reiezione (domanda negativa)
    • oppure richiesta documenti: nel caso in cui bisogna integrare i documenti allegati.
    Fasi pagamento in corso Naspi
    Fasi pagamento in corso Naspi

    Dopo l’accoglimento della domanda Naspi, è importante leggere la lettera di accoglimento delle Naspi, che trovi nella cassetta postale online dell’Inps o nel dettaglio del prospetto di calcolo nel servizio Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito – Naspi. Nella lettera o nel servizio online, è indicato:

    • la decorrenza delle Naspi (ossia da quando parte)
    • i giorni spettanti, (sono 28 totali nel mese di Febbraio e 30 in tutti gli altri mesi)
    • la retribuzione imponibile per il calcolo dell’importo.

    Pagamento Naspi in corso

    Per visualizzare il pagamento in corso della Naspi, devi accedere con CIE, Spid o con la carta nazionale dei servizi, sul servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito.

    Nel menu a sinistra, clicca su Naspi – Indennità Naspi – Naspi – Consultazione domanda. Visualizzerai lo stato domanda, il protocollo della domanda per fare eventuali solleciti con il servizio Inps risponde, l’azienda, lo Stato della domanda ed il dettaglio. In stato della domanda c’è scritto: Pagamento in corso. Per ulteriori dettagli, consultare il Cassetto previdenziale del cittadino, ossia il fascicolo previdenziale.

    Cosa vuol dire Naspi pagamento in corso
    Naspi pagamento in corso

    Naspi pagamento in corso: che cosa significa?

    Se nello Sportello virtuale per i servizi di informazione e richieste di prestazioni, c’è scritto pagamento in corso, vuol dire che entro 15/20 giorni dall’accoglimento della domanda di disoccupazione (visualizzabile in fascicolo previdenziale), riceverai il primo pagamento della Naspi.

    I primi pagamenti Naspi sono frazionati, ad esempio l’Inps pagherà un primo importo, dal giorno di decorrenza sino al 15 (se la naspi decorre dal 1° al 15) ed un secondo pagamento dal 16 al 31. Invece nel caso in cui la disoccupazione parte dal 16 al 31 del mese, il primo pagamento parte dalla data di decorrenza sino al 31 del mese.

    Nell’esempio precedente la domanda online è stata istruita e pagata rapidamente:

    • 31/08 cessazione del rapporto di lavoro,
    • 04/09 domanda di disoccupazione online,
    • 06/09 Accoglimento Naspi,
    • 25/09 primo pagamento dal 08/09 al 15/09.

    Quanto tempo ci vuole per avere la disoccupazione?

    I tempi per l’istruttoria ed il completamento della pratica di disoccupazione Naspi, si sono ridotti. Infatti, come abbiamo visto nell’esempio precedente, la domanda online presentata il 4 settembre, sarà pagata il 25 settembre. Nel casi in cui, l’istruttoria della pratica in fascicolo previdenziale, si ferma per più di 30/45 giorni, sicuramente ci sarà bisogno di un’integrazione di documenti. Per l’esito favorevole della Naspi, è importantissimo allegare nella procedura online:

    • il documento di identità in corso di validità,
    • il modello Sr163 compilato correttamente in tutte le sue parti,
    • la lettera di licenziamento,
    • il contratto di lavoro a tempo determinato,
    • il permesso di soggiorno (tesserino) in corso di validità.

    Se la Naspi è bloccata, bisogna fare un sollecito per iscritto, con il servizio Inps risponde online.

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  • Naspi sospensione e ripresa – Quando riprende la NASpI dopo la sospensione?

    Naspi sospensione e ripresa – Quando riprende la NASpI dopo la sospensione?

    Sospensione Naspi e riattivazione, come sospendere la disoccupazione online?

    La disoccupazione Naspi è un’indennità economica a sostegno del reddito, erogata dall’Istituto previdenziale Inps, per chi ha perso involontariamente il lavoro.

    In vigore da maggio 2015, in sostituzione della Aspi e della mini Aspi, per tutti i disoccupati che hanno 13 settimane contributive nei 4 anni precedenti e 30 giorni di lavoro effettivo negli ultimi 12 mesi. Come sospendere e riattivare la Naspi online?

    Naspi quanto dura e come paga l’Inps?

    Bene, la domanda di disoccupazione è stata accolta. Dopo che la naspi è stata approvata, devi leggere attentamente la lettera di accoglimento delle Naspi, che trovi nella cassetta postale online dell’Inps o nel dettaglio del prospetto di calcolo nel servizio online dell’Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito – Naspi. Nella lettera o nel servizio online, devi controllare:

    • la decorrenza delle Naspi (ossia da quando sarà pagata)
    • i giorni spettanti,
    • la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni.

    I primi pagamenti Naspi saranno dimezzati, ad esempio l’Inps pagherà dal giorno della decorrenza fino al 15 del mese e poi in un secondo pagamento, dal 16 al 31 (quando inizia nei primi 15 giorni del mese) o gli ultimi 15 giorni del mese.

    Per contare la durata della Naspi, ricordiamo che i giorni di tutti mesi dell’Inps sono di 30, tranne il mese di febbraio, che è di 28. In seguito il disoccupato riceverà il pagamento ogni mese, entro il giorno 15/20, del mese successivo. Alla fine, prima della scadenza dei 30 giorni della Naspi, bisogna comunicare il modello Naspi com, per ricevere gli ultimi 30 giorni. Infatti l’Inps, bloccherà l’ultimo mese di pagamento spettante, in attesa della chiusura della disoccupazione.

    Quando si perde la Naspi?

    Il disoccupato in Naspi deve assolvere alcuni adempimenti, per non perdere il diritto all’indennità economia di disoccupazione. La Naspi decade quando:

    • si perde lo stato di disoccupazione. Non si perde la Naspi, quando un lavoratore ha un reddito inferiore a 8000 euro dell’intero rapporto di lavoro dipendente ed un reddito di lavoro autonomo inferiore a 4800 euro,
    • non presenti la domanda di disoccupazione Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro,
    • in caso di nuovo contratto di assunzione superiore a 6 mesi ed a tempo indeterminato, senza comunicare all’Inps con il modello Naspi com, il reddito annuo presunto del nuovo rapporto di lavoro, entro 30 giorni,
    • il titolare della prestazione Naspi, non comunica il reddito annuo presunto, entro 30 giorni dalla domanda, che presume di percepire da uno o più rapporti a tempo determinato part-time in essere,
    • si inizia un’attività lavorativa subordinata (entro 30 giorni) senza provvedere alla comunicazione Naspi com, di cui ai commi due e tre dell’articolo 9 del d.lgs del 4 marzo 2015 n. 22;
    • inizia un’attività lavorativa in forma autonoma, senza provvedere alla comunicazione Naspi com (entro 30 giorni), di cui all’articolo 10 del dgls. 4 marzo 2015 n. 22;
    • si raggiungono i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
    • si acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità, sempre che il lavoratore non opti per la NASpI;
    • vengono violate le regole di condizionalità di cui all’art. 7 del D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 e all’art. 4, co. 41 e co.42 della legge 28 giugno 2012 n. 92. Fonte Inps
    • non si comunichi il reddito presunto dell’anno, entro il 30 Gennaio, attraverso il modello Naspi com, per i lavoratori con compensi di lavoro autonomo (anche con reddito a zero),
    • non ci si rechi al Centro per l’impiego, per confermare la disponibilità al lavoro e per sottoscrivere il patto di servizio.

    Sospensione Naspi per lavoro a tempo determinato

    Durante la percezione dell’indennità di disoccupazione, in caso di nuova assunzione, la Naspi è sospesa:

    • se il rapporto di lavoro ha una durata non superiore a 6 mesi,
    • se il rapporto di lavoro è stipulato in Paesi dell’Unione Europea o con cui l’Italia ha stabilito determinati accordi bilaterali.

    Nel primo caso, la Naspi è sospesa d’ufficio (direttamente dall’Inps, anche senza comunicare il modello Naspi com) per tutta la durata del rapporto di lavoro. Nel caso in cui il beneficiario comunichi con il modello Naspi com, il reddito inferiore a 8000 euro se lavoro dipendente o 4800 se lavoro autonomo, nel caso di assunzione di 6 mesi, la Naspi si riduce e non viene sospesa.

    Al termine del periodo di sospensione, la disoccupazione riprende ad essere erogata, per il periodo residuo spettante, al momento in cui l’indennità stessa era stata sospesa.

    Anche la riattivazione della Naspi avviene d’ufficio, ossia direttamente dall’Inps. La disoccupazione Naspi è ripresa, anche nell’eventuale cessazione anticipata dal rapporto di lavoro a tempo determinato, per dimissioni del lavoratore.

    Nel secondo caso, ossia trasferimento e lavoro all’Estero in paesi Europei, il diritto a percepire l’indennità economica della naspi, si conserva per un massimo di tre mesi.

    Dal quarto mese in poi, la sospensione dell’indennità e la sua ripresa, avvengono anche nel caso di un lavoro a tempo determinato della durata massima di sei mesi intrapreso in uno stato estero, sia che si tratti di Stati appartenenti all’UE e sia che si tratti di Stati Extra-UE e si rispettano le convocazioni del Centro per l’impiego italiano.

    Naspi e lavoro autonomo

    L’indennità Naspi è compatibile con le prestazioni di lavoro occasionale, nei limiti dei compensi di importi non superiori a 5000 euro per anno.

    L’importo della Naspi viene ridotto dell’80% dei redditi previsti di lavoro autonomo (pari o inferiori a 4800 euro), rapportati al periodo intercorrente tra la data di inizio dell’attività autonoma e la fine dell’indennità, o la fine dell’anno. Il lavoratore autonomo deve comunicare entro 30 giorni con il modello SR161 ed ogni anno entro il 30 Gennaio, il reddito di lavoro autonomo, anche a zero.

    Anche nel caso di assunzione con contratto di lavoro subordinato e parasubordinato, che produce un reddito inferiore a 8000 euro annuo, l’indennità della Naspi viene ridotta dell’80% dei redditi previsti.

    Percettore di Naspi e contratto a chiamata

    Il messaggio Inps n. 1162 del 16 Marzo 2018, ha chiarito che la disoccupazione Naspi è compatibile, con il contratto intermittente o a chiamata ed in questo caso il beneficiario della Naspi, percepirà la disoccupazione solo per le giornate non lavorate nel mese.

    Il lavoratore che cessa un contratto di lavoro subordinato ed ha in essere un contratto a chiamata con disponibilità, avrà diritto alla disoccupazione Naspi, se comunica entro 30 giorni dalla domanda di disoccupazione, il reddito presunto del contratto di lavoro intermittente con il modello Naspi com. In questo caso il reddito non può superare l’importo di 8000 euro.

    Mentre se il disoccupato percettore di Naspi, instauri un rapporto di lavoro a chiamata con indennità di disponibilità, il richiedente NON avrà diritto alla Naspi.

    Se il contratto è senza indennità della chiamata, il lavoratore avrà diritto solo alle giornate del mese in cui non ha lavorato. In questo ultimo caso, dovrà comunicare ogni mese, le giornate lavorative con il modello Naspi com ed il contratto di lavoro, deve iniziare dopo 8 giorni, dall’invio della prestazione Naspi Inps.

    In entrambi i casi, la Naspi viene sospesa se il contratto a chiamata è superiore a 6 mesi.

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  • Spetta la quattordicesima sulla Naspi?

    Spetta la quattordicesima sulla Naspi?

    Spetta la quattordicesima sulla Naspi? Con Disoccupazione Naspi si riceve quattordicesima?

    In diversi mesi di consulenze e formazioni online, riceviamo sempre con maggior frequenza queste domande: “spetta la quattordicesima sulla Naspi?”, “con la Disoccupazione Naspi si riceve la quattordicesima?”
    Approfondiamo insieme questa tematica.

    Che cos’è la disoccupazione Naspi?

    La Naspi è un assegno di disoccupazione mensile: Naspi sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. Sostituisce le vecchie precedenti prestazioni di sussidio per la disoccupazione: la Aspi e la MiniAspi
    La Nuova Aspi, ovvero la Naspi offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse nei seguenti casi:

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • licenziamento per giustificato motivo soggettivo, oggettivo e giusta causa,
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Che cos’è la quattordicesima?

    La quattordicesima è una mensilità aggiuntiva che viene percepita da alcuni cittadini nei mesi estivi ed in maniera più specifica fra i mesi di Giugno e Luglio di ogni anno.

    Come facilmente intuibile si tratta dalla “versione estiva” della tredicesima, ma a differenza della prima, non tutti i lavoratori dipendenti ed i pensionati percepiscono la quattordicesima.

    A chi spetta la Quattordicesima?

    La mensilità aggiuntiva della quattordicesima, spetta nei seguenti casi:

    • pensione di vecchiaia
    • ex pensione di anzianità basse
    • nuova pensione anticipata
    • pensione di invalidità ordinaria (IO) e inabilità
    • pensione ai superstiti
    • Contratto collettivo Nazionale del commercio,
    • Ccnl Autotrasporto merci e logistica,
    • Contratto collettivo Studi professionali, assicurazioni, istituti di credito,
    • Ccnl Istituti ed imprese di vigilanza, Turismo, Nettezza urbana, edilizia
    • Contratto collettivo Nazionale Alimentari ed operai agricoli e florovivaisti.

    La quattordicesima invece non spetta ai pensionati che ricevono dall’Inps una pensione:

    • di invalidità civile
    • pensione sociale o assegno sociale
    • di rendita inail
    • di guerra

    Per ricevere la Quattordicesima, i pensionati devono rispettare determinati requisiti – Vi rimandiamo su questo articolo per approfondire meglio nel dettaglio.

    Spetta la quattordicesima sulla Naspi?

    Rispondiamo adesso a quello che è il quesito principale del nostro articolo. Purtroppo analogamente a quello che avviene con la Tredicesima, con la Naspi non è previsto il pagamento di una 14esima mensilità aggiuntiva, per cui chi riceve l’assegno dall’INPS, tra Giugno e Luglio non riceverà un pagamento maggiore.

    Noi del sito insindacabili.it, auspichiamo che per il futuro anche i disoccupati in Naspi, possano ricevere per lo meno delle piccole somme aggiuntive a Luglio e a Dicembre. Sarebbe utile ad affrontare le spese Extra che spesso capitano sia in Estate e sia nel periodo finale dell’anno.

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    Richiedete la vostra consulenza professionale online – I nostri esperti e professionisti vi attendono.

  • Licenziamento per giusta causa e disoccupazione Naspi

    Licenziamento per giusta causa e disoccupazione Naspi

    Se vengo licenziato per assenza ingiustificata ho diritto alla disoccupazione Naspi?

    Il licenziamento per giusta causa, è un motivo valido per richiedere la disoccupazione Naspi? Secondo l’art. 7 della Legge 300 del 1970, dello Statuto dei lavoratori, tutti i datori di lavoro devono affiggere e rendere disponibile la consultazione del Codice disciplinare aziendale, dove sono indicate le sanzioni e le procedure di contestazione, come il licenziamento disciplinare, per più giorni di assenza ingiustificata di un lavoratore. 

    Naspi e licenziamento per giusta causa, sono compatibili?

    Cosa si intende per licenziamento per giusta causa?

    Il lavoratore di ogni azienda, al momento dell’assunzione, ha tutti i diritti spettanti dal Contratto collettivo Nazionale di lavoro del settore di riferimento (ad esempio contratto Commercio), ma anche degli obblighi riepilogati dal codice civile:

    • obbedienza: rispettare le decisioni prese dal datore di lavoro o dal superiore, quando non sono in conflitto con la legge,
    • diligenza: svolgere le proprie mansioni, in base le direttive del datore di lavoro,
    • fedeltà: non causare danni all’azienda e non diffondere a terzi segreti aziendali.

    Il licenziamento per giusta causa, avviene quando si verificano delle situazioni, che violano il rapporto di fiducia con il datore di lavoro. Il comportamento non lecito del lavoratore, deve essere valutato, in base a diversi aspetti e secondo le norme disciplinari aziendali. Il licenziamento per giusta causa può essere causato:

    • per abbandono del posto di lavoro (più assenze ingiustificate) in diversi giorni, che causano un danno organizzativo all’interno dell’azienda,
    • quando non si rispettano le norme, in caso di malattia (falsificazione certificati o assenza dal controllo medico per più volte),
    • nel caso in cui il dipendente in malattia lavora in un’altra azienda,
    • da violenze verbali e fisiche, nei confronti degli altri lavoratori o del datore di lavoro,
    • falsificazione del cartellino delle presenze,
    • furto di beni all’interno dell’azienda,
    • da comportamenti diffamatori assunti nei confronti dell’azienda o dei suoi prodotti finali.

    Il licenziamento per giusta causa più utilizzato è quello disciplinare, per assenza ingiustificata, dai diversi giorni, dal luogo di lavoro.

    Licenziamento per giusta causa e disoccupazione Naspi

    Come per le dimissioni per giusta causa, il lavoratore che viene licenziamento per giusta causa, ha diritto alla disoccupazione Naspi, anche se si tratta di licenziamento disciplinare. In questo caso, dopo il licenziamento, l’ex prestatore di lavoro deve attendere più giorni per ricevere i pagamenti della disoccupazione.

    Infatti l’indennità economica Naspi, decorre dal trentottesimo giorno successivo, se la domanda viene presentata entro 38 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro (ad esempio licenziamento per giusta causa 31 Luglio, domanda Naspi 10 Agosto, decorrenza dell’indennità economica Naspi il giorno 8 Settembre).

    Mentre se la domanda di disoccupazione è stata presentata, a seguito di licenziamento per giusta causa, dopo il trentottesimo giorno successivo alla risoluzione del rapporto di lavoro, la Naspi decorre dal giorno successivo dell’inoltro della domanda. In tutti i casi l’invio telematico della Naspi online, deve essere fatto, entro entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

    Questo significa che i pagamenti della disoccupazione non partono subito, ma solo dopo 38 giorni dal licenziamento, mantenendo uguali i giorni di durata della Naspi. La lettera di licenziamento per giusta causa, deve essere inserita nella sezione allegati della domanda telematica Naspi.

    Come farsi licenziare per avere la disoccupazione?

    Molti lavoratori stanchi del solito lavoro, chiedono al datore di lavoro, di provvedere al licenziamento per ottenere l’indennità economica Naspi. Alcuni datori di lavoro sono disposti a farlo, mentre altri sono più scettici, perché non vogliono addebitarsi i costi del ticket del licenziamento e perché non sono intenzionati a recedere dal rapporto di lavoro. 

    Ricordiamo che la legge italiana, oltre al licenziamento per giusta causa, prevede altre due forme di licenziamento per:

    • giustificato motivo oggettivo: legato alle esigenze oggettive dell’azienda, ossia per ragioni economiche ed organizzative, (causato ad esempio da una crisi economica dell’azienda, dalla chiusura o dalla riorganizzazione aziendale)
    • giustificato motivo soggettivo: causato da diversi inadempimenti del lavoratore durante il rapporto di lavoro (ad esempio per negligenza, per scarso rendimento, per mancato assolvimento delle direttive del datore di lavoro).

    Licenziamento e disoccupazione: quando spetta la Naspi?

    In entrambi i casi, il licenziamento per giustificato motivo oggettivo e soggettivo, da diritto al periodo di preavviso ed alla disoccupazione Naspi

    Dopo il periodo di preavviso, il datore di lavoro procederà al licenziamento del prestatore di lavoro. Il lavoratore, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, provvederà a compilare online la domanda di disoccupazione Naspi, allegando la lettera di licenziamento. La motivazione che permette una istruttoria della domanda Naspi più semplice, è sicuramente il licenziamento per giustificato motivo oggettivo: 

    • per riduzione del personale, a causa di riduzione delle commesse,
    • per riorganizzazione aziendale, a causa di chiusura di un segmento aziendale.

    In questo caso, a differenza del licenziamento per giusta causa, la disoccupazione parte (decorre):

    • dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno,
    •  dal giorno successivo dalla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro e comunque la domanda Naspi deve essere inviata entro 68 giorni dal licenziamento.
  • Quando arrivano i pagamenti della disoccupazione Naspi

    Quando arrivano i pagamenti della disoccupazione Naspi

    Quando arriva la Disoccupazione? Come verificare accredito su Conto Corrente?

    Quando arriva la Disoccupazione Naspi? I tempi per completare la disoccupazione Naspi si sono accorciati. Le sedi Inps sono più veloci ed i primi pagamenti, anche se di importi parziali, arrivano subito dopo la presentazione della domanda online sul sito dell’Inps. Vediamo insieme le diverse fasi, per ricevere i soldi della Naspi.

    Come chiedere la disoccupazione Naspi?

    La Naspi è una prestazione a sostegno del reddito riconosciuto dall’art. 1 del Decreto Legislativo n. 22 del 4 Marzo 2015 (ha sostituito la Aspi e la miniAspi), per chi ha perso involontariamente il lavoro. Questa significa, che i richiedenti della disoccupazione Naspi, devono aver cessato il lavoro per i seguenti motivi:

    1. licenziamento per giustificato motivo oggettivo (ad esempio riduzione del personale)
    2. licenziamento per giustificato motivo soggettivo (non adatto alle mansioni da svolgere)
    3. dimissioni e licenziamento per giusta causa (art. 2119 del codice civile: Ciascuno dei contraenti può recedere  dal  contratto  prima  della scadenza del termine, se il contratto è a tempo determinato, o senza preavviso, se il contratto  è  a  tempo  indeterminato,  qualora  si verifichi  una  causa  che  non  consenta  la   prosecuzione,   anche provvisoria, del rapporto. Se il contratto è a tempo  indeterminato, al  prestatore  di  lavoro  che  recede  per  giusta  causa   compete l’indennità indicata nel secondo comma dell’articolo precedente. Non costituisce  giusta  causa  di  risoluzione  del  contratto  il fallimento dell’imprenditore o la liquidazione coatta  amministrativa dell’azienda).
    4. licenziamento disciplinare del datore di lavoro,
    5. risoluzione consensuale intervenuta dinanzi alla Direzione Provinciale del lavoro, nell’ambito della procedura di conciliazione,
    6. licenziamento con accettazione dell’offerta di conciliazione.

    Dopo il licenziamento, il lavoratore deve controllare se ha tutti i requisiti per la Naspi:

    • almeno 13 settimane (si contano i sabati lavorati) di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
    • aver svolto 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimo contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo).

    Domanda di disoccupazione Naspi online

    In seguito il lavoratore deve presentare la domanda online, entro 68 giorni (non scade la domanda dopo 5 giorni dal licenziamento) dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, con l’identità Spid o carta nazionale dei servizi guardando la nostra mini-guida o rivolgersi ad un patronato (in questo caso controlla la trattenuta sindacale che intende applicare il sindacato). Noi consigliamo di presentarla immediatamente. Per farlo devi avere i seguenti documenti:

    • indicare l’IBAN per il pagamento sul conto corrente
    • il documento d’identità o il permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura,
    • le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento,
    • nel caso di richiesta di disoccupazione Naspi di lavoratrici domestiche (colf e badanti) devi allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati,
    • contratti a tempo determinato, per i lavoratori con rapporto di lavoro a scadenza o per i docenti precari della scuola.

    Disoccupazione Inps quando arriva?

    Al termine della compilazione della domanda di disoccupazione online, scarica la ricevuta e richiedi, senza uscire dalla procedura, la domanda degli assegni familiari e le detrazioni fiscali per i familiari a carico.

    Entro 15 giorni dall’inoltro della domanda, è obbligatorio presentarsi al centro per l’impiego per confermare la dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID) e per la firma del patto di servizio.

    Dopo aver inviato la domanda, potrai consultare la stato della pratica Naspi, accedendo a due servizi online sul sito Inps. Il primo dal fascicolo previdenziale, cliccando sul menu a sinistra: PRESTAZIONI – RICHIESTE PRESENTATE:

    Quando arrivano i soldi della disoccupazione
    Stato domanda disoccupazione Naspi

    Clicca su Domus e in basso controlla le FASI della domanda (ACCOGLIMENTO significa, che la domanda è positiva ed a breve l’Inps provvederà al pagamento):

    Come visualizzare lo stato della domanda Naspi
    Come vedere lo stato della disoccupazione Naspi

    In seguito accedi al servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del Reddito. Clicca su Naspi – indennità Naspi – Consultazione Naspi. Nella sezione consultazione domanda Naspi vedrai:

    • la data della domanda,
    • il protocollo della domanda,
    • la denominazione dell’Azienda,
    • lo Stato della domanda: pagamento in corso. Per ulteriori dettagli consultare il Cassetto previdenziale del Cittadino.

    Disoccupazione Naspi pagamenti

    In seguito clicca su dettaglio, per visualizzare l’importo della disoccupazione Naspi. Pagamento in corso significa che la domanda è stata accolta ed entro 15/20 giorni, riceverai il primo pagamento della disoccupazione. 

    Ultimo pagamento in corso
    Pagamento in corso Disoccupazione Naspi

    Clicca su Prospetto di calcolo e visualizzerai la durata della prestazione ed l’importo della naspi.

    Esempio: domanda inviata il 04/09/2019 ed accolta dopo due giorni (06/09/2019), decorrenza dall’8 Settembre (dopo 8 giorni dal licenziamento del 31 Agosto), durata giorni 326. Ogni mese è composto da 30 giorni, tranne il mese di Febbraio. (28 giorni)

    L’importo lordo mensile dell’Indennità Naspi sarà di 662,40 euro più gli assegni familiari (con la voce ANF se spettanti)

    Calcolo disoccupazione Naspi Inps
    Importo e durata disoccupazione Naspi

    Naspi quando arrivano i soldi per la disoccupazione?

    Il primo o i primissimi pagamenti, potrebbero risultare con un importo più basso rispetto a quanto previsto dall’assegno mensile della Naspi. Nell’esempio precedente i primi pagamenti decorreranno dal 9 Settembre al 15 settembre ed un secondo pagamento avverrà, dal 16 al 30 Settembre dello stesso anno.

    I pagamenti della disoccupazione NASpI decorrono (partono) a partire:

    • dall’ottavo giorno successivo alla data di risoluzione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno dalla cessazione (cessazione 31 Agosto, domanda presentare il 3 Settembre). Dal giorno successivo, alla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. (licenziamento 31 Agosto, domanda 10 Settembre, l’indennità parte dal 11 Settembre).
    • Dall’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o preavviso, se la domanda online Naspi viene presentata entro 8 giorni. Dal giorno successivo dalla presentazione della domanda, se presentata dopo l’ottavo giorno.

    Licenziamento per giusta causa e disoccupazione, spetta la Naspi?

    Ad differenza degli altri casi, l’indennità Naspi decorre dal trentottesimo giorno successivo, nel caso di licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno (licenziamento per giusta causa 31 Agosto, domanda Naspi 10 Settembre, decorrenza dell’indennità economica Naspi il giorno 8 Ottobre).

    Dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se presentata oltre il trentottesimo giorno successivo al licenziamento, ma entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

    Quando decade la disoccupazione Naspi?

    Dopo l’invio della domanda è importante:

    1. comunicare entro 30 giorni dall’evento, qualsiasi assunzione di lavoro dipendente con il modello Naspi com (per i contratti a chiamata bisogna comunicare con il Naspi com ogni singolo giorno lavorato mensilmente),
    2. comunicare i compensi occasionali da percepire nell’anno corrente,
    3. comunicare, a pena di decadenza della Naspi, entro il 31 gennaio di ogni anno, il possesso o meno di compensi di lavoro autonomo per l’anno in corso (anche con compensi uguali a zero, per chi gli ha posseduti negli anni precedenti)
    4. presentarsi al centro per l’impiego per il patto di servizio e per corsi di riqualificazione professionale,
    5. comunicare di essere ancora disoccupato con il modello Naspi com (non obbligatorio, ma molte volte necessario), per ricevere l’ultimo pagamento.

    I pagamenti della Naspi avvengono mensilmente, entro il 15 di ogni mese. Dal quarto mese in poi l’importo della Naspi si riduce del 3% in ciascun mese. Per sollecitare il pagamento della Naspi del primo mese, durante la fruizione o l’ultimo pagamento, consigliamo di scrivere all’Inps con il servizio Inps risponde online indicando il numero di protocollo della domanda. Ricordiamo che l’ultimo pagamento della Naspi, avviene entro 60 giorni dall’invio del modello Naspi com.

    La disoccupazione Naspi è compatibile con la misura Reddito di cittadinanza.

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  • Pagamento Naspi a Settembre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Pagamento Naspi a Settembre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Pagamento Naspi a Settembre 2019 – Pagamenti disoccupazione Inps

    Da quale giorno ed in quale settimana saranno disponibili i pagamenti Naspi a Settembre 2019? Pagamento Naspi ad Settembre 2019
    Come è noto ai più, si tratta di una delle date più importanti per ogni cittadino in Disoccupazione Naspi.

    Quando arriva il nono pagamento della Naspi nel 2019?
    Nel nostro articolo andiamo a fornire una data indicativa, dalla quale dovrebbe essere disponibile l’importo della Disoccupazione Naspi a Settembre 2019 (il nono nel 2019) per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. pagamento aspi Settembreo 2019

    Il Condizionale è sempre d’obbligo perché, NON tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)

    L’assegno Naspi a Settembre 2019 dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 10 Settembre 2019 (martedì 10/09/2019) – La data può variare da cittadino a cittadino.
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Agosto, ovvero dal 01/08/2019 al 31/08/2019. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre al mese precedente, per cui ad Settembre 2019 viene pagato il mese di Agosto 2019 e così via…

    La Naspi arriva a tutti i cittadini nello stesso giorno?

    Può capitare di ricevere il pagamento della Naspi di Settembre 2019 in giorni precedenti o in giorni successivi rispetto a quelli da noi indicati. E’ assolutamente normale – Non c’è da preoccuparsi 😉

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspipotrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella del 10 Settembre 2019. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo (30 giorni prima) il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi a Settembre 2019: come controllare

    Per vedere i pagamenti della Naspi di Settembre 2019, entra su www.inps.it

    Home Page del sito dell'INPS
    Sito Inps

    Clicca su “Cerchi servizi, prestazioni, informazioni” e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino, nella seguente schermata, clicca sul servizio fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online. Nel cassetto Previdenziale Cittadino clicca sul menu’ a sinistra: Prestazioni – Pagamenti e nel riepilogo dei pagamenti eseguiti, Prestazione.

    Sino a visualizzare anche il dettaglio del pagamento della Naspi a Settembre 2019

    Visualizzare i pagamenti della Naspi Settembre 2019

    Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti, vogliamo darti un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi ad Settembre 2019

    Assegni Familiari ANF e Rimborso 730 su Naspi

    Consigliamo di verificare tra le annotazioni, sia il pagamento degli Assegni Familiari Inps e sia il Rimborso Irpef 730 non ancora percepito sulla Disoccupazione Naspi.
    In questo articolo, parliamo in maniera più approfondita del Rimborso 730 per i disoccupati.

    Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?

    A partire dal 2019 è stata introdotta la misura di contrasto alla povertà e di re-inserimento sociale e lavorativo, denominata “Reddito di Cittadinanza”.

    E’ possibile percepire e riscuotere contemporaneamente sia la Disoccupazione Naspi che il RdC? Per scoprirlo, invitiamo a leggere questo nostro interessante articolo di Nicola Di Masi.

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Data di pagamento Rimborso 730 su Naspi 2019

    Data di pagamento Rimborso 730 su Naspi 2019

    Data di pagamento Rimborso 730 su Naspi 2019 – pagamenti rimborsi Naspi

    Quando arriva il pagamento del Rimborso 730 2019 per i disoccupati?
    In queste ore è senz’altro lecito porsi questa domanda, in quanto Agosto è storicamente il mese nel quale l’INPS procede con il pagamento dei rimborsi 730.

    Nel nostro articolo proveremo ad indicare una data, dalla quale in poi, dovrebbero essere pagati i Rimborsi 730 per i tanti cittadini percettori di Disoccupazione NaspiIl pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati 2019

    IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati , sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi

    Il Rimborso 730 2019 Inps viene riconosciuto ai disoccupati che nell’anno percepiscono la disoccupazione Naspi sino ad almeno il mese di luglio 2019.

    Il Rimborso 730 potrà essere visualizzato e ricevuto solo da chi:

    • ha presentato la dichiarazione dei redditi entro il 23 luglio 2019;
    • ha pagato o risultano da pagare le ritenute irpef (sommando tutti i redditi dell’anno 2018);
    • ha sostenuto delle spese (tipo mediche o di ristrutturazione) o per coniuge o figli a carico non indicati nella certificazione unica 2019.

    Verificare il Rimborso 730 2019 per i disoccupati

    Per controllare se si ha diritto ad un rimborso fiscale, bisogna visualizzare il Cu 2019 sia Inps o del datore di lavoro e controllare se nelle sezioni “ritenute” si è pagata l’irpef.

    In questo esempio il contribuente potrà recuperare, solo come ritenute irpef, l’importo di 327,59 euro. Nel caso di più certificazioni, si deve controllare il prospetto di liquidazione 730 – 3 con il modello 730 2019.

    Rimborso 730 2018 inps
    Rimborso 730 2019 inps

    Rimborso 730 2019 Inps: quando arriva ai disoccupati?

    I pagamenti del rimborso 730 disoccupati 2019 è previsto, a partire dal mese di Agosto 2019 in poi. Per ricevere questo rimborso, ci deve essere almeno un pagamento nel mese di agosto (riferimento luglio 2019) della disoccupazione Naspi.
    Inoltre il contribuente o il caf, deve aver inviato entro e non oltre il mese di giugno 2019, la dichiarazione dei redditi 730 2019 del disoccupato.

    Nella maggior parte dei casi il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati sarà disponibile a partire dal giorno 20 Agosto in poi – martedì 20/08/2019

    Per visualizzare la data di disponibilità del rimborso, bisogna recarsi sul sito www.inps.it
    A questo punto si deve cercare nel box di ricerca “Fascicolo previdenziale del cittadino“. Cliccare infine su servizio ed accedi, inserendo il codice fiscale ed il codice Pin online Inps.

    Nella nuova schermata si dovrà cliccare sul menu a sinistra “Prestazioni” ed in seguito “Pagamenti“.  Quando il pagamento sarà disponibile, comparirà la voce nell’anno 2019: “Rimborso 730“. Cliccando su PRESTAZIONE, si visualizzerà l’importo e la data di disponibilità del pagamento del rimborso 730 2019 Inps.

    La data di pagamento del Rimborso 730 disoccupati 2019 per Naspi
    La data di pagamento del Rimborso 730 disoccupati 2019 per Naspi

    IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati , sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi

    Il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati 2019: sostituto d’imposta

    Per ricevere il rimborso fiscale 730 2019 sulla disoccupazione Naspi 2019, dovrai aver cambiato o modificato il sostituto d’imposta nel 730 precompilato 2019, indicando l’INPS in maniera corretta (immagine seguente)

    Per approfondire l’argomento Sostituto d’Imposta, rimandiamo a questo nostro articolo.

    Rimborso 730 disoccupati 2017
    Rimborso 730 Naspi 2019 Inps

    Chi ha compilato in maniera errata i dati del sostituto d’imposta, non riceverà il rimborso 730 del 2019 dall’Inps. In questo caso sarà necessario presentare un 730 integrativo 2019, per correggere, il datore di lavoro o l’Ente che pagherà il rimborso fiscale nel 2019.

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  • Se mi licenzio mi spetta la disoccupazione

    Se mi licenzio mi spetta la disoccupazione

    Chi si licenzia ha diritto alla disoccupazione Naspi?

    Se un lavoratore dipendente di dimette volontariamente, ha diritto alla disoccupazione Naspi da parte dell’Inps, solo se le dimissioni avvengono per giusta causa o durante il periodo tutelato di maternità.

    Quindi se un lavoratore subordinato del settore privato o pubblico, si licenzia volontariamente, nella maggior parte dei casi non ha diritto all’indennità di disoccupazione Inps. Vediamo insieme come prendere la disoccupazione in caso di dimissioni.

    Se mi licenzio ho diritto alla disoccupazione?

    Chi ha diritto alla disoccupazione Naspi Inps? La Naspi è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ed è attualmente l’unica prestazione a sostegno del reddito in caso di licenziamento. Specifichiamo sin da subito il termine licenziamento o dimissioni. Il licenziamento è la volontà da parte del datore di lavoro di interrompere il rapporto di lavoro per diversi motivi:

    • giustificato motivo oggettivo, (riduzione del personale per crisi aziendale)
    • giustificato motivo soggettivo (quando il lavoratore non è conforme agli obblighi ed alle mansioni previsti dal contratto di lavoro)
    • giusta causa, per un grave inadempimento del lavoratore che provoca l’immediato licenziamento senza preavviso.

    Nei primi due casi, il datore di lavoro è obbligato a dare il preavviso al lavoratore in base all’anzianità di servizio ed al livello in busta paga.

    Le dimissioni volontarie, invece, sono un atto volontario del lavoratore dipendente. In questo caso il lavoratore deve dare il preavviso al datore di lavoro in base alle indicazioni del CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro, ad esempio contratto Commercio). Le dimissioni si possono dare solo attraverso una procedura online prevista dal Ministero del lavoro.

    In caso di dimissioni ho diritto all’indennità Naspi?

    La disoccupazione Naspi, si ottiene solo in caso di licenziamento, anche per giusta causa o disciplinare e per i seguenti motivi: 

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino). In questo caso le dimissioni devono avvenire dinanzi all’Ispettorato del lavoro. (Per approfondimenti leggi il nostro articolo: Dimissioni durante la maternità).
    • Dimissioni per giusta causa (Circolare Inps n. 163 del 20 ottobre 2003) per mancato pagamento delle retribuzioni (almeno tre retribuzioni non pagate), per aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico; 
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione dinanzi all’Ispettorato del lavoro. La conciliazione deve essere richiesta dal datore di lavoro.

    Per provare le dimissioni per giusta causa, il lavoratore dopo le dimissioni, deve contestare per iscritto al datore di lavoro, tutti i fatti che hanno portato all’interruzione del rapporto di lavoro per gravi motivi (elencati nella circolare Inps n. 163). Anche le dimissioni per giusta causa, devono essere inviate telematicamente al datore di lavoro.

    Nel caso di dimissioni volontarie o per giusta causa, il lavoratore ha sempre diritto:

    • al trattamento di fine rapporto di lavoro, sino alla data di dimissioni (la liquidazione),
    • al pagamento dei ratei di tredicesima e quattordicesima maturati,
    • alle ferie ed ai permessi non goduti.

    Come prendere la disoccupazione in caso di dimissioni volontarie?

    Per prendere l’indennità di disoccupazione Naspi, prima di tutto, si deve:

    • essere disoccupato (leggi il nostro articolo: cosa si intende per disoccupato?);
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione (non sono calcolati i periodi utilizzati da altre disoccupazioni Naspi);
    • 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. – I requisiti temporali possono variare di anno in anno a seconda delle decisioni prese dal Governo e dall’INPS –

    Dopo aver controllato i requisiti, il lavoratore deve essere stato licenziato o aver dato le dimissioni per giusta causa. Nel caso di dimissioni volontarie, il lavoratore dipendente non ha diritto alla Naspi. Allora cosa fare per prendere la Naspi in caso di dimissioni?

    Dopo le dimissioni volontarie, il lavoratore potrebbe cercare un rapporto di lavoro a termine o tempo determinato, per far valere come motivazione la scadenza del contratto. Ad esempio, se il lavoratore si è dimesso dall’ultimo rapporto, ma ha tutti i requisiti per aver la disoccupazione Naspi, potrebbe percepire la disoccupazione Naspi, dopo l’assunzione di un rapporto di lavoro a tempo determinato anche di poche settimane.

    Quindi, dopo il rapporto di lavoro a termine, il lavoratore può presentare la domanda disoccupazione Naspi.

    Per inviare la domanda di disoccupazione, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: Cos’è la Naspi?

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  • Pagamento Bonus Renzi Agosto 2019 – I pagamenti del Bonus 80€ su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Agosto 2019 – I pagamenti del Bonus 80€ su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Agosto 2019 – I pagamenti del Bonus 80€ su Naspi

    Pagamento Bonus Renzi Agosto 2019 sulla Naspi: da quale giorno sarà disposto il pagamento del Bonus “Renzi” sulla disoccupazione Inps? Bonus Renzi Agosto 2019
    Anche i disoccupati infatti, hanno diritto a ricevere il così detto Bonus Renzi.

    I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef 80 euro.
    Chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia può leggere attentamente questo nostro articolo.

    Quando si riceve la disoccupazione Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Pagamento Bonus Renzi Naspi Agosto 2019

    Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata nessuna data di pagamento nel mese di di Gennaio.

    Scopriamo adesso da quale giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi ad Agosto 2019Bonus Renzi Agosto 2019
    Il Bonus Irpef sulla disoccupazione Naspi di Agosto, sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 19 Agosto 2019lunedì – 19/08/2019 e nei giorni successivi

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi

    Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
    E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    Si giungerà dunque alla visualizzazione relativa al mese in questione.

    visualizzare pagamenti Bonus Renzi Agosto 2019
    visualizzare pagamenti Bonus Renzi Agosto 2019

    I pagamenti del Bonus Renzi saranno disponibili a partire dal giorno 19 Agosto 2019 e nei giorni successivi. Pagamento Bonus Renzi Agosto 2019

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Perché l’importo del Bonus Renzi varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti da Insindacabili.it

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.