In questa sezione del nostro sito troverai tutte le informazioni e le ultime novità relative alla Disoccupazione Naspi: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.
Proveremo a dare una risposta a tutti i tuoi principali quesiti:
a chi spetta la Naspi?
a che punto sono i pagamenti della Naspi?
a chi rivolgersi per la Naspi?
In che giorno viene pagata la Naspi?
a chi non spetta la Naspi?
come si calcola la durata e l’importo della Naspi?
perché non arriva la Naspi
e tanto altro ancora…
Tutti i requisiti della Naspi i beneficiari ed il modello Naspi-com
Come verificare il rimborso 730 Inps: controllo ed annullamento acconti irpef
Da pochi giorni è possibile visualizzare sul sito dell’Inps le operazioni di conguaglio del 730 2018. Il servizio al cittadino dell’Inps, ti permette di controllare i rimborsi fiscali 730 o le trattenute irpef che hai incominciato a pagare sulla tua disoccupazione Naspi o sulla pensione Inps, a partire da Agosto 2018.
Come controllare il rimborso 730 per i disoccupati e pensionati?
visualizzare tutti i rimborsi fiscali o le trattenute irpef derivanti dalla trasmissione telematica del modello 730;
aver conferma dell’avvenuta ricezione, da parte dell’Agenzia delle Entrate del modello 730/4 telematico;
controllare chi è stato il soggetto autorizzato che ha effettuato l’invio del modello 730 2018;
annullare o variare la seconda rata di acconto Irpef o cedolare secca entro il 30 Settembre 2018.
Per visualizzare gli importi Irpef rimborsati o trattenuti dall’Inps, recati sul sito dell’Inps: www.inps.it
Sito Inps
Clicca sulla barra cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi: assistenza fiscale 730-4 servizi al cittadino
Assistenza fiscale 730 4 servizio Inps
Inserisci il codice fiscale ed il codice Pin Inps dispositivo. Ci sono due sezioni. Una consultazione archivi centrali, per visualizzare il dettaglio dei rimborsi fiscali o le trattenute irpef da 730. Ed un’altra, per variare la seconda rata dell’acconto irpef o della cedolare secca.
Consultazione pagamenti e trattenute rimborsi Inps
Clicca su Vai nel riquadro Consultazione archivi centrali
Consultazione rimborsi o trattenute Inps da 730 2018
Se clicchi sulla lente, in corrispondenza di Risultanza contabile Abbinata, visualizzerai i rimborsi fiscali 730 o le trattenute irpef ed i dati di chi ha trasmesso la dichiarazione fiscale 2018.
Rimborso 730 non arrivato dall’Inps
Se non hai ricevuto il rimborso 730 sulla disoccupazione Naspi o sul cedolino di pensione nel mese di Agosto 2018, prima di tutto devi controllare che sul tuo modello 730 (prima pagina dopo il riquadro dei familiari a carico) il sostituto d’imposta sia l’Inps.
Dopo aver controllato, ti consigliamo di verificare il conguaglio delle operazioni fiscali, con il servizio online dell’Inps: assistenza fiscale 730-4. (Indicato nel dettaglio precedentemente). Se tutto risulta corretto e non hai ancora ricevuto il rimborso fiscale dall’Inps, ti consigliamo di fare un sollecito per iscritto all’Inps, con il servizio online Inps risponde.
Consulenza del team di insindacabili.it
Se vuoi ricevere una consulenza online completa e professionale dal nostro team di esperti, visita la nostra area dedicata.
Che cos’è il modello Naspi-com e come s’invia? Il modulo Naspi-com dell’INPS, serve per comunicare principalmente le variazioni d’indirizzo o le modalità di pagamento e gli eventi che influiscono sul pagamento della prestazione Naspi. Naspi-com come inviarlo
Cosa vuol dire tutto ciò nello specifico? Nessun problema, lo approfondiamo subito in questo breve articolo.
Il Modello Naspi-com
Il modello (o modulo) Naspi-com è stato introdotto dall’Inps per consentire a tutti i beneficiari dell’assegno Naspi, una comunicazione telematica semplice ed efficace per l’aggiornamento degli eventi e che possono influire sulla indennità di disoccupazione Naspi.
In sostanza, il cittadino in Naspi che ha l’esigenza di comunicare all’Ente previdenziale un cambiamento/novità che può influire sui pagamenti successivi della disoccupazione Inps, può attraverso pochi click indicare ciò che deve mediante il modello Naspi-com.
Come accedere al modello Naspi-com
Per accedere al modulo Naspi Com si deve cliccare quì. A questo punto si aprirà la seguente schermata e bisognerà cliccare su Naspi
successivamente si andrà a cliccare su Comunicazioni Naspi-COM Naspi-com come inviarlo
ed infine su Invio Comunicazioni Naspi-com come inviarlo
A questo punto siamo pronti per l’invio delle nostre comunicazioni con il modello Naspi-Com
A cosa serve il modello Naspi Com? Cosa comunicare?
Ecco tutto quello che possiamo comunicare e segnalare mediante il modello Naspi Com quando si è percettori della Naspi:
l’avvio di una attività di lavoro autonomo, con il reddito presunto per l’anno in corso (entro 30 giorni);
l’indicazione del reddito presunto derivante da un eventuale lavoro parasubordinato (entro 30 giorni);
l’espatrio all’estero per la ricerca di un lavoro o per altri motivi;
la fruizione di altre prestazioni, come quelle sanitarie (malattia, ricovero, maternità);
l’inizio di un nuovo lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato. Nel caso del lavoro a tempo determinato devi indicare sia la data di inizio che quella di fine rapporto (la Naspi viene sospesa per poi essere ripresa), mentre per il lavoro a tempo indeterminato, solo la data di inizio.
la comunicazione della variazione di domicilio, dei riferimenti telefonici, della mail e soprattutto dell’IBAN bancario.
Quando avviene un variazione di conto bancario e di IBAN, è importante allegare anche il modello Inps SR163.
Infine è bene ricordare che, se la disoccupazione Naspi sta per terminare ed è in prossimità degli ultimi 30 giorni, è fortemente consigliabile l’invio del modello Naspi-com nel quale indicare (sempre se corrisponde al vero) il permanere dello stato di disoccupazione. Qui è possibile trovare il nostro articolo dedicato. Naspi-com come inviarlo
Modello Naspi-Com la Video Guida
Prima di concludere il nostro articolo, pensiamo di fare cosa gradita, postandovi la nostra Video-Guida relativa al modello Naspi-com
Come si possono verificare importo e durata delle rate per la disoccupazione Naspi? In quale sezione del sito Inps bisogna dirigersi per eseguire la verifica di questi dati a domanda Naspi approvata? Naspi verifica importo rata e durata
A questi e ad altri questi cercheremo di fornire una risposta con il nostro nuovo articolo. Di recente (ad inizio Settembre ’18) l’INPS ha comunicato sulla propria Home-page l’introduzione di alcune funzionalità che possono semplificare la consultazione di diverse informazioni, tra le più importanti per i cittadini in Naspi.
Disoccupazione Naspi: a chi spetta
La Disoccupazione Naspi Inps spetta in caso di:
dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino), da convalidare dinanzi alla Direzione Provinciale del lavoro;
dimissioni per giusta causa, nel caso in cui è impossibile proseguire anche momentaneamente il rapporto di lavoro;
risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione richiesta dal datore di lavoro;
licenziamento da parte dei datori di lavoro. Naspi verifica importo rata e durata
La decorrenza della disoccupazione Naspi
A chiunque abbia perso il lavoro è consigliato di verificare immediatamente tutti i requisti per ottenere e per presentare la domanda Naspi Inps.
E’ possibile inviare tale domanda mediante il codice Pin Inps dispositivo, tramite il Contact Center Inps o attraverso un’Ente di Patronato che assisterà gratuitamente il cittadino, applicando delle trattenute sindacali mensili. La decorrenza della Naspi dipende dal momento in cui viene inviata telematicamente la pratica e dal motivo della cessazione del rapporto di lavoro.
La Naspi decorre:
dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento;
dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, se la stessa è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento ;
dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o di mancato preavviso (nel caso di dimissioni per giusta causa), qualora la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno.
Come si verificano gli importi spettanti e l’accredito delle rate mensili
Per verificare gli importi spettanti e l’accredito della rata mensile, bisogna accedere da “Tutti i servizi” a “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego ( NASpI): consultazione domande” ed inserire le proprie credenziali (PIN o SPID) e visualizzare le informazioni relative all’ultima domanda presentata.
In caso di accoglimento della domanda (in basso un facsimile relativo ad una lettera di accoglimento), cliccando sulla voce “Dettagli” sarà possibile visualizzare una tabella con calcolo, durata ed importi da liquidare mensilmente. A ciò, va aggiunta la possibilità di scaricare tutte queste informazioni in un comodo file PDF. Naspi verifica importo rata e durata
Facsimile lettera accoglimento Naspi
Sempre sulla schermata, sarà possibile visualizzare una nota che segnala al cittadino la progressiva riduzione del 3% dell’importo a partire dal quarto mese di Disoccupazione Naspi.
Guida verifica calcolo ed importo Naspi.
Una volta entrati in “Nuova Assicurazione sociale per l’impiego ( NASpI): consultazione domande” oppure in “Prestazioni a Sostegno del Reddito” e poi “Naspi” si visualizzerà quanto segue:
Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego NASPI
Bisogna cliccare poi su “Consultazione domande” e successivamente su “Dettaglio“
Consultazione della domanda Naspi
Si visualizzerà la domanda Naspi, con tutti gli allegati e si potrà cliccare su “Prospetto di calcolo“
Lista allegati e documenti della domanda Naspi
Nel prospetto di calcolo sono evidenziati:
la decorrenza della disoccupazione Naspi;
il numero totale dei giorni spettanti;
il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio dopo l’ultima prestazione di disoccupazione.
Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l’importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio.
In seguito viene calcolata la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 per il numero delle settimane lavorate e moltiplicate per 4.33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese.
L’importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all’importo di € 1.195,00. Se superiore, come nell’esempio, l’importo della Naspi sarà pari al 75 % di euro 1.195,00 (euro 896,25) più il 25% della differenza tra la retribuzione media mensile (1.740,31) e l’importo di euro 1.195,00.
Dal quarto mese in poi, l’importo viene ridotto del 3% in maniera progressiva e sino all’erogazione dell’ultima mensilità della Naspi.
Notifiche, avvisi, SMS ed alert per la Disoccupazione Naspi
Sempre sul sito dell’INPS, accedendo con i propri dati, sarà possibile trovare due tipi di Avvisi. Il primo “Notifica della Comunicazione” rimanda alla lettera di riscontro che comunica l’accoglimento, il rigetto e/o la richiesta di un’eventuale ulteriore documentazione. Tali comunicazioni saranno ad ogni modo sempre visibili ed accessibili dalla Cassetta Postale Inps.
Il secondo denominato “Disoccupazione non agricola dal …”, serve per notificare la liquidazione di ogni rata di NASpI e contiene le indicazioni dell’importo lordo liquidato sull’ IBAN che è stato indicato nella domanda.
Infine, chi in fase di registrazione PIN o SPID ha inserito il numero di telefono cellulare, potrà anche ricevere un SMS che comunica la liquidazione della prima rata della disoccupazione Naspi.
Pagamento Bonus Renzi Settembre 2018 sulla Naspi: da quale data verrà disposto sulla disoccupazione Inps? Bonus Renzi Settembre 2018
Come detto altre volte sul nostro sito, anche i disoccupati hanno diritto al così detto Bonus Renzi.
I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef.
Chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia può leggere attentamente questo nostro articolo.
Quando si riceve la disoccupazione Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.
Pagamento Bonus Renzi Naspi Settembre 2018
Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio.
Scopriamo adesso da quale giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi a Settembre 2018. Bonus Renzi Settembre 2018 Il Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 19 Settembre – mercoledì 19/09/2018
IMPORTANTE La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.
Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo
Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del Cittadino – Qui trovi la nostra Guida A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).
Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.
Bonus Renzi
Si giungerà dunque alla visualizzazione relativa al mese in questione
i Pagamenti del Renzi settembre 2018
I pagamenti del Bonus Renzi saranno disponibili a partire dal giorno 19 Settembre 2018 Pagamento Bonus Renzi Settembre 2018
IMPORTANTE La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.
Perché l’importo del Bonus Renzi varia da mese a mese?
Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.”
Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014
Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online –
Saluti da Insindacabili.it
IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.
Chiunque abbia mai presentato una domanda per la Disoccupazione Naspi, sa bene di cosa stiamo parlando. Il “Ritardo pagamenti Naspi” accompagna il cittadino disoccupato in diverse mensilità. Ritardo pagamenti Naspi
Come mai accade, quali sono i motivi principali dei ritardi nei pagamenti della Naspi? In questo articolo proveremo a fornire una panoramica completa sulle diverse problematiche che si possono presentare, cercando di fornire anche qualche pratico consiglio.
Ritardo primo pagamento della Naspi
Il ritardo del primo pagamento della Naspi Inps, è il più classico tra i ritardi segnalabili in caso di disoccupazione ordinaria. Abbiamo già dedicato in precedenza un intero articolo sulle tempistiche medie di attesa per la prima mensilità-Naspi. L’articolo è consultabile al seguente link: https://insindacabili.it/disoccupazione-dopo-quanto-arriva/
Tra le principali cause di ritardo nei pagamenti della Naspi possiamo elencare:
entro 15 giorni dall’invio della Domanda Naspi bisogna recarsi al centro per l’impiego per il patto di servizio. Se non si provvede, la Naspi si blocca dopo qualche mese (provocando inevitabili ritardi nei pagamenti), inoltre il disoccupato deve mantenere lo stato di disoccupazione e partecipare a corsi di formazioni per la riqualificazione professionale ed a nuove iniziative lavorative proposte dal Centro per l’impiego;
non è stato allegato il modello Sr163; (adempimento eliminato dal 2020)
non è stato comunicato, con la domanda Naspi, il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali e quello effettivo dell’anno precedente. Punto importantissimo per chi, oltre ad un reddito da lavoro dipendente, aveva anche entrate derivanti da prestazioni occasionali;
in caso di dimissioni per giusta causa durante il periodo di maternità non si è allegata la convalida delle dimissioni della Direzione provinciale del lavoro;
sempre in caso di dimissioni per giusta causa, per mancato pagamento delle retribuzioni, non è stata allegata la contestazione fatta al datore di lavoro;
in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, come per i contratti dei docenti supplenti, non si è allegato il contratto o i contratti di lavoro;
il datore di lavoro non ha comunicato tramite il Consulente del lavoro i modelli Uniemens; lo stesso vale anche per i lavoratori agricoli, quando il datore di lavoro non ha presentato telematicamente i modelli DMAG, l’Inps non potrà erogare la disoccupazione agricola. (In questo caso bisogna allegare anche le buste-paga dell’interno periodo se in possesso);
non è stato allegato il permesso di soggiorno dello straniero.
Va sempre ricordato che, i primi pagamenti della Naspi sono calcolati per pochi giorni. Il saldo dei giorni sarà pagato alla fine del mese o entro il 15 del mese successivo. Non bisogna preoccuparsi dunque se, i primi pagamenti sono parziali ed incompleti
Entro 30/60 giorni (a seconda del carico di lavoro delle Sedi) si dovrebbe ricevere la risposta in merito all’accoglimento della domanda di Disoccupazione Naspi. Si riceverà una lettera dall’INPS sia in formato cartaceo, all’indirizzo di residenza e sia nella cassetta Postale Online.
Ritardo pagamenti Naspi successivi alla prima mensilità
Purtroppo, i ritardi nei pagamenti della Naspi, non si limitano solo ed esclusivamente ai pagamenti della prima mensilità, ma possono proseguire poi anche negli altri mesi. Ricordiamo che la Disoccupazione Naspi può avere una durata massima pari a 24 mesi.
Circa dal terzo/quarto mese le date dei pagamenti tendono a regolarizzarsi ed in genere l’INPS paga le disoccupazioni Naspi tra il settimo ed il ventesimo giorno di ogni mese. Le date sono visibili sul fascicolo previdenziale del cittadino e vengono pubblicate regolarmente anche sul nostro portale.
Ma torniamo adesso a parlare dei Ritardi nei pagamenti della Naspi nei mesi successivi al primo. Di seguito elenchiamo un mix di cause e consigli derivanti dalla nostra pluriennale esperienza nel settore:
per prima cosa bisogna tenere a mente che, l’INPS ha facoltà di pagare la Disoccupazione NASPI entro l’ultimo giorno del mese. Semplificando vuol dire che, alcuni mesi potrebbe pagare anche durante i giorni 30 o 31 – IMPORTANTISSIMO e da ricordare sempre;
a Gennaio di ogni anno è bene inviare sempre il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali. Sempre se il cittadino svolge ho ha svolto altri lavori con prestazioni occasionali;
l’area riservata Inps si aggiorna in ritardo. Può accadere anche ciò: non tutte le aree riservate vengono aggiornate dall’INPS allo stesso istante;
se si è avviato un nuovo lavoro senza comunicarlo con il modello Naspi com. In questo caso la Naspi si blocca e per percepire l’indennità sino all’inizio della prestazione lavorativa, si deve comunicare all’Inps (entro 30 giorni), l’inizio della prestazione lavorativa;
la Naspi non sostituisce l’indennità di malattia. In caso di malattia insorta durante la percezione della prestazione di disoccupazione, ma comunque entro 60 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La prestazione di disoccupazione viene sospesa per tutta la durata dell’indennità di malattia per poi essere ripristinata per la parte residua dal momento della ripresa della capacità lavorativa;
qualora la lavoratrice si trovi all’inizio del periodo di congedo di maternità, disoccupata ed in godimento di prestazione di disoccupazione, ha diritto all’indennità giornaliera di maternità anche qualora siano trascorsi sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. In questo caso la prestazione di disoccupazione si sospende per poi essere ripristinata per la parte residua al termine del periodo di maternità;
eventuali ritardi nella erogazione dei pagamenti in determinate Sedi territoriali o aree geografiche;
Ritardo pagamenti Naspi: come sollecitare
Chi pensa di avere tutta la documentazione in ordine, ma non riesce a spiegarsi un ritardo prolungato nella visualizzazione dei pagamenti, può decidere di presentare un sollecito all’INPS.
Per farlo deve presentarsi nella Sede Territoriale di competenza Inps, oppure può contattare l’INPS online con il servizio INPS Risponde. L’utilizzo è molto semplice ed è ben spiegato in questo video:
Inoltre vi è anche la possibilità di contattare l’INPS utilizzando il Numero Verde Ufficiale. Ci auguriamo di aver fornito con il nostro articolo una serie di utili consigli e nozioni da tenere a mente in caso si presentino dei ritardi nei pagamenti della Disoccupazione Naspi. Ritardo pagamenti Naspi
Consulenza Naspi da insindacabili.it Hai bisogno di una consulenza ed assistenza passo-passo ed in tempo reale? Affidati a noi e con il nostro Servizio Online. Migliaia di cittadini si sono già rivolti a noi con soddisfazione.
Da quale giorno del mese sarà disponibile il pagamento Naspi a Settembre 2018? Pagamento Naspi a Settembre 2018
Sappiamo bene quanto questa data sia importante per ogni cittadino in Disoccupazione Naspi.
Nel nostro articolo andiamo a fornire una data indicativa, dalla quale dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi a Settembre 2018 per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. naspi Settembre 2018
Il Condizionale è sempre d’obbligo perché, NON tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)
L’assegno Naspi a Settembre dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 11 Settembre 2018 (martedì 11/09/2018)
Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Agosto, ovvero dal 01/08/2018 al 31/08/2018. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre al mese precedente, per cui ad Settembre 2018 viene pagato il mese di Agosto e così via..
La Naspi arriva a tutti nello stesso giorno?
Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella dell’ 11 Settembre 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.
Pagamento Naspi a Settembre 2018: come controllare
Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino. nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.
Sino a visualizzare il pagamento della Naspi a Settembre 2018
Pagamenti Naspi Settembre 2018
Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.
Prima di salutarti, vogliamo darti un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Settembre 2018
IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.
Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.
Quando si perde la Naspi – La sospensione della Naspi
La Naspi è una prestazione universale a sostegno del reddito per chi ha involontariamente perso il lavoro. Tale prestazione è in vigore dal primo maggio 2015 ed è diventata negli scorsi mesi il sussidio universale di disoccupazione dell’Inps. Quando si perde la Naspi
In questo articolo vedremo come e quando si perde il diritto di ricevere il pagamento della Naspi.
La Disoccupazione Naspi può essere richiesta datutti i dipendenti del settore privato, ivi compresi:
gli apprendisti;
i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
La Naspi non può essere richiesta da:
i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.
Quando si perde la Naspi?
Il percettore non può più ricevere la Naspi al verificarsi di una delle seguenti condizioni:
perdita dello stato di disoccupazione;
inizio di un’attività lavorativa subordinata senza provvedere alle comunicazioni di cui ai commi due e tre dell’articolo 9 del d. lgsl. 4 marzo 2015 n. 22;
inizio di un’attività lavorativa in forma autonoma senza provvedere alla comunicazione di cui all’articolo 10 del d. lgsl. 4 marzo 2015 n. 22;
al raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, sempre che il lavoratore non opti per la NASpI;
violazione delle regole di condizionalità di cui all’art. 7 del D. Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 e all’art. 4, co. 41 e co.42 della legge 28 giugno 2012 n. 92. (Fonte Inps)
L’interruzione avviene nel momento in cui si verifichi uno dei precedenti eventi, con il conseguente obbligo di restituire l’indennità Naspi che eventualmente si è continuato a percepire oltre i termini consentiti dalla legge.
Nuovo rapporto di lavoro subordinato
In caso di una nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato del soggetto percettore di NASpI, dalla quale derivi un reddito annuale superiore a 8000,00 euro, si produce la decadenza dalla prestazione, salvo nel caso in cui la durata del rapporto di lavoro non sia superiore a sei mesi.
In tale caso l’indennità è sospesa d’ufficio, sulla base delle comunicazioni obbligatorie, per la durata del rapporto di lavoro. Al termine del periodo di sospensione, l’indennità riprende ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l’indennità stessa era stata sospesa.
Per l’individuazione del periodo di sospensione, si considera la durata di calendario del rapporto di lavoro, prescindendo da ogni riferimento alle giornate effettivamente lavorate. Si specifica che la sospensione e la ripresa della Naspi avvengono d’ufficio e che a tal fine, non è influente l’eventuale cessazione anticipata per dimissioni del lavoratore.
Ricordiamo infine che la sospensione dell’indennità e la sua ripresa avvengono anche nel caso di un lavoro a tempo determinato della durata massima di sei mesi intrapreso in uno stato estero, sia si tratti di Stati appartenenti all’UE sia si tratti di Stati Extra-UE.
La disoccupazione Naspi decade anche quando si superano determinati limiti di reddito. Per percepire regolarmente la Naspi non bisogna superare:
il limite annuale di reddito di 8000,00 euro per i lavoratori subordinati;
5000,00 euro per le prestazioni di lavoro occasionali;
4800,00 per i liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps e senza cassa di previdenza specifica.
Come e quando si comunica la sospensione della Naspi?
Per sospendere la Naspi, è indispensabile inviare telematicamente all’Inps, entro 30 giorni dalla data di assunzione o dall’evento che ha determinato il blocco della disoccupazione, il modello Naspi-com.
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Pagamento Bonus “Renzi” Agosto 2018: in quale data verrà disposto sulla disoccupazione Naspi? Bonus Renzi Agosto 2018
Come riportato su altri articoli del nostro sito, anche i disoccupati hanno diritto al così detto Bonus Renzi.
I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef.
Chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia può leggere attentamente questo nostro articolo.
Quando si riceve la disoccupazione Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.
Pagamento Bonus Renzi Naspi Agosto 2018
Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio.
Scopriamo insieme da quale giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi ad Agosto 2018. Bonus Renzi Agosto 2018 Il Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 28 Agosto – martedì 28/08/2018
IMPORTANTE La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.
Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo
Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del Cittadino – Qui trovi la nostra Guida A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).
Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.
Bonus Renzi
I pagamenti del Bonus Renzi saranno disponibili a partire dal giorno 28 Agosto 2018 Pagamento Bonus Renzi Agosto 2018
Pagamento Bonus Renzi Agosto 2018
IMPORTANTE La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.
Perché l’importo del Bonus Renzi varia da mese a mese?
Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati.
Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.”
Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014
Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online –
Saluti da Insindacabili.it
IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.
Durata Naspi 2019 – Domanda e documenti da presentare
Quant’è la durata della Naspi 2019? Come si invia la domanda e quali documenti bisogna presentare? Durata Naspi 2019
In questo nuovo articolo, forniremo alcune indicazioni utili per tutti i cittadini che si accingono a presentare la Domanda di Disoccupazione Naspi nel 2019.
La Naspi è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (assegno di Disoccupazione)e può essere richiesta da:
gli apprendisti;
i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
La Naspi 2019 non può essere richiesta invece da:
i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.
Modulo Domanda Naspi 2019
E’ possibile presentare la domanda di Disoccupazione in maniera diretta, con il PIN online dell’INPS, oppure facendosi assistere da un Patronato. Chi decide di inviare la domanda online e senza alcun intermediario, può seguire questa nostra semplice video-guida.
Tale guida ha validità anche nel 2019 pur indicando nella schermata principale l’anno precedente.
Per ricevere la Naspi 2019, si dovrà presentare la domanda di Disoccupazione entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La Naspi 2019 decorre a seconda della data di invio della domanda all’Inps e può partire:
dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi 2019 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.
Naspi 2019: i documenti da presentare
Per presentare la domanda per la Naspi 2019 bisogna allegare diversi documenti. E’ importante inviarli tutti, in quanto questo potrebbe far accorciare in maniera sensibile i tempi di accoglimento della domanda. In caso contrario, il mancato invio della documentazione completa, potrebbe portare anche al respingimento della Disoccupazione Naspi.
La lista completa e aggiornata di tutti i documenti da presentare per ottenere la Disoccupazione 2019, è visibile alla fine di questo articolo: https://insindacabili.it/domanda-naspi-i-documenti-necessari-da-presentare/
Nei 15 giorni successivi alla presentazione della domanda, il richiedente dovrà recarsi presso il Centro per l’Impiego per la stipula del patto di servizio personalizzato – Punto davvero importante per la Naspi 2019.
Durata Naspi 2019: quanti mesi
Per quanti mesi si può percepire l’assegno d Disoccupazione Naspi nel 2019?
La Naspi può durare per un massimo di 24 mesi e la misura della prestazione è pari:
al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT;
al 75% dell’importo stabilito, sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.195,00, se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.
L’importo della Disoccupazione Naspi, non può superare un limite massimo individuato annualmente per legge. All’indennità mensile si applica una riduzione del 3% per ciascun mese, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione (91° giorno di prestazione).
Per i soci lavoratori delle cooperative di cui al DPR 30 aprile 1970, n. 602, e per il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dal 1° maggio 2015 la misura della NASpI è allineata a quella della generalità dei lavoratori.Il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli Assegni al Nucleo Familiare se richiesti e spettanti. Durata Naspi 2019
Durata Naspi 2019
Come fare a questo punto, per stimare e controllare la Durata della propria Disoccupazione Naspi?
Una prima idea può essere data dal numero di mesi lavorati nei 4 anni precedenti alla domanda d’invio.
Se si vuole essere più precisi però, sarà bene attendere l’arrivo della lettera di accoglimento della Naspi (sia in formato cartaceo che in formato digitale).
La lettera inviata dalla Sede Territoriale INPS conterrà tutte le informazioni utili al calcolo della durata della Naspi, oltre all’importo della stessa durante i primi 90 giorni di erogazione.
Trasformare il numero di giorni di Disoccupazione Naspi nelle mensilità effettivamente pagate, richiederà un piccolo calcolo che potrà tranquillamente essere eseguito da tutti, consultando l’esempio riportato in questo articolo. Disoccupazione 2019
Ogni quanto viene pagata la naspi 2019
I bonifici per la Disoccupazione Naspi 2019 arrivano mensilmente a partire dalla prima data di pagamento. Va ricordato che, nei primi mesi di erogazione i pagamenti possono riportare cifre inferiori rispetto al periodo di calcolo (tali somme saranno recuperate nei successivi pagamenti); inoltre sempre durante i primi mesi, alcune date potrebbero saltare per allinearsi poi alle date “standard” tra il quarto ed il quinto pagamento.
schermata visibile pagamenti Naspi 2019
Come già anticipato dal 4° mese, l’assegno si ridurrà del 3% rispetto al pagamento precedente e sarà così sino all’ultimo mese di Disoccupazione Naspi.
A livello generale i pagamenti arriveranno al 90% tra il giorno 7 ed il giorno 16 di ogni mese (sabati e domeniche escluse), tuttavia l’INPS ha facoltà di pagare l’indennità di disoccupazione anche nell’ultimo giorno del mese (anche il 30 ed il 31).
Per controllare in maniera autonoma le date di pagamento, consigliamo sempre di munirsi di codice Pin Inps personale.
Pagina di riferimento Disoccupazione Naspi su Wikipedia
La domanda per la Naspi 2019 con il Team di Insindacabili
Vuoi inviare la domanda per la disoccupazione Naspi 2019, ma hai bisogno di una consulenza ed assistenza passo-passo ed in tempo reale? Affidati a noi e con il nostro Servizio Online, avrai la certezza di compilare la tua domanda in maniera conforme e non pagherai nessuna Trattenuta Sindacale sui tuoi assegni Naspi. Ti Aspettiamo —–> https://insindacabili.it/negozio/compilazione-della-naspi-assistenza-costo/
Naspi over 50 – A cosa hanno diritto i lavoratori over 50enni, che hanno perso involontariamente il posto di lavoro? Hanno diritto alla Naspi e quali sono i requisiti, gli importi e la durata rispetto agli altri lavoratori?
Dedichiamo questo articolo alla Disoccupazione Over 50.
Aiuti per i disoccupati over 50 e Naspi?
La disoccupazione Naspi è una prestazione a sostegno del reddito per chi ha perso involontariamente il lavoro. La disoccupazione Naspi spetta: La
gli apprendisti;
ai soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
al personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
ai dipendenti con contratto a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Questi lavoratori, per aver diritto alla disoccupazione, devono essere stati licenziati per qualsiasi motivo o devono aver inviato telematicamente le dimissioni per giusta causa per le ragioni elencate dalla Circolare Inps n. 163 del 20/10/2003.
Dopo le dimissioni per giusta causa e prima dell’invio telematico della disoccupazione Naspi, il lavoratore deve inviare, al datore di lavoro, una vera e propria contestazione o diffida tramite pec o raccomandata. Tale documento bisogna allegarlo alla domanda di disoccupazione Naspi.
Sussidi per disoccupati over 50: requisiti minimi per la disoccupazione
Per richiedere la disoccupazione Naspi, bisogna possedere alcuni requisiti:
essere disoccupati ed aver perso involontariamente il lavoro per licenziamento, scadenza contratto a tempo determinato, dimissioni dinanzi alla Direzione Provinciale del lavoro entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;
avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione, nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione;
aver svolto 30 giorni lavorativi, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (salvo casi particolari).
La domanda può essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro tramite:
il Contact Center dell’Inps al numero verde 803164 da telefono fisso o al numero verde a pagamento 06164164, da telefono mobile;
I tempi per presentare la domanda di disoccupazione e la conseguente decorrenza è variata con il decreto cura Italia, a causa dell’emergenza Covid 19.
Per inviare la pratica Naspi tramite il tuo Pin dispositivo Inps, Spid, Carta di identità elettronica o carta nazionale dei servizi, senza file e senza costi, ti consigliamo di visualizzare la nostra guida:
Naspi: decorrenza della disoccupazione Naspi
La Naspi non decorre dal giorno successivo dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro, ma dal momento in cui è stata inviata la domanda telematicamente. Infatti la disoccupazione Inps parte:
dall’ottavo giorno successivo, dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi 2018 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno;
nel caso di dimissioni per giusta causa, la Naspi ha una decorrenza diversa. Ti consigliamo di verificare la data di decorrenza sulla lettera di accoglimento della disoccupazione Naspi.
le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento;
il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato;
nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati.
Dopo la presentazione della domanda Naspi, devi recarti entro 15 giorni, al centro per l’impiego di competenza, per dichiararti disponibili al lavoro e per sottoscrivere il patto di servizio personalizzato. Questo ti servirà, sia per ricercare offerte di lavoro nel tuo settore e sia per riqualificarti, attraverso la ricerca di percorsi di formazione professionali.
Naspi per i 50enni: durata assegno, importi e cosa è cambiato
La durata della disoccupazione per gli over 50enni è cambiata. Prima della circolare Inps n. 94 del 12/05/2015, la durata della disoccupazione Aspi, era determinata in relazione all’età anagrafica. Ai disoccupati, con età pari o superiore a 50 anni, che avevo perso involontariamente il posto di lavoro, spettavano 12 mesi di disoccupazione. Mentre per i disoccupati over 55enni, spettava un’indennità Aspi di 16 mesi.
A decorrere dal 1° Maggio 2015, i disoccupati over 50enni, hanno diritto ad una disoccupazione Naspi, pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni.
La retribuzione di riferimento per il calcolo della disoccupazione NASpI è pari ad euro 1.227,55 e l’importo massimo mensile della Naspi, ad esempio per l’anno 2020 non può superare i 1335,00 euro lordi (i valori vengono aggiornati annualmente).
Per i disoccupati ultracinquantenni è difficile reinserirsi nel mondo del lavoro. Per questo il legislatore ha previsto delle agevolazioni contributive (anche per il 2020) ed un pagamento dei contributi del 50%, per i datori di lavoro, che assumo disoccupati over 50enni. Le disposizione tecniche di tale misura sono indicate nella Circolare Inps n.111 del 24/07/2013.
Il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati Naspi 2018
Quando arriva il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati? In queste ore è senz’altro lecito porsi questa domanda, in quanto Agosto è storicamente il mese nel quale l’INPS procede con il pagamento dei rimborsi 730.
Nel nostro articolo proveremo ad indicare una data, dalla quale in poi, dovrebbe essere pagato il Rimborso 730 per i tanti cittadini percettori di Disoccupazione Naspi. Il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati 2018
IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati , sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi
Il Rimborso 730 2018 Inps viene riconosciuto ai disoccupati che nell’anno nell’anno percepiscono la disoccupazione Naspi fino ad almeno il mese di luglio 2018.
Il Rimborso 730 potrà essere visualizzato e ricevuto solo da chi:
ha presentato la dichiarazione dei redditi entro il 23 luglio 2018;
ha pagato o risultano da pagare le ritenute irpef (sommando tutti i redditi dell’anno 2017);
ha sostenuto delle spese (tipo mediche o di ristrutturazione) o per coniuge o figli a carico non indicati nella certificazione unica 2018.
Verificare il Rimborso 730 2018 per i disoccupati
Per controllare se si ha diritto ad un rimborso fiscale, bisogna visualizzare il Cu 2018 sia Inps o del datore di lavoro e controllare se nelle sezioni ritenute si è pagata l’irpef. In questo esempio il contribuente potrà recuperare, solo come ritenute irpef, l’importo di 327,59 euro. Nel caso di più certificazioni, si deve controllare il prospetto di liquidazione 730 – 3 con il modello 730 2018
Rimborso 730 2018 inps
Rimborso 730 2018 Inps: quando arriva ai disoccupati?
I pagamenti del rimborso 730 disoccupati 2018 è previsto, a partire dal mese di Agosto 2018 in poi. Per ricevere questo rimborso, ci deve essere almeno un pagamento nel mese di agosto (riferimento luglio 2018) della disoccupazione Naspi. Inoltre il contribuente o il caf, deve aver inviato entro e non oltre il mese di giugno 2018, la dichiarazione dei redditi 730 2018 del disoccupato.
Nella maggior parte dei casi il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati sarà disponibile a partire dal giorno 13 Agosto in poi – lunedì 13/08/2018
Per visualizzare la data di disponibilità del rimborso, bisogna recarsi sul sito www.inps.it A questo punto si deve cercare nel box di ricerca “Fascicolo previdenziale del cittadino“. Cliccare infine su servizio ed accedi, inserendo il codice fiscale ed il codice Pin online Inps.
Nella nuova schermata si dovrà cliccare sul menu a sinistra “Prestazioni” ed in seguito “Pagamenti“. Quando il pagamento sarà disponibile, comparirà la voce nell’anno 2018: “Rimborso 730“. Cliccando su PRESTAZIONE, si visualizzerà l’importo e la data di disponibilità del pagamento del rimborso 730 2018 Inps.
La data di pagamento del Rimborso 730 disoccupati 2018 per Naspi
IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati , sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi
Il pagamento del Rimborso 730 per i disoccupati 2018: sostituto d’imposta
Per ricevere il rimborso fiscale 730 2018 sulla disoccupazione Naspi 2018, dovrai aver cambiato o modificato il sostituto d’imposta nel 730 precompilato 2018, indicando l’INPS in maniera corretta (immagine seguente)
Chi ha compilato in maniera errata i dati del sostituto d’imposta, non riceverà il rimborso 730 2018 dall’Inps. In questo caso sarà necessario presentare un 730 integrativo 2018, per correggere, il datore di lavoro o l’Ente che pagherà il rimborso fiscale nel 2018.
Da quale giorno del mese sarà disponibile il pagamento Naspi ad Agosto 2018? Pagamento Naspi a Agosto 2018
Nel nostro articolo andiamo a fornire una data indicativa, dalla quale dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. naspi Agosto 2018
Il Condizionale è sempre d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)
L’assegno Naspi ad Agosto dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 8 Agosto 2018 (mercoledì 08/08/2018)
Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Luglio, ovvero dal 01/07/2018 al 31/07/2018. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre al mese precedente, per cui ad Agosto 2018 viene pagato il mese di Luglio e così via..
Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi
Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella dell’ 8 Agosto 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.
Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino. nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.
Sino a visualizzare il pagamento della Naspi ad Agosto 2018
Il pagamento della Naspi ad Agosto 2018
Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.
Prima di salutarti, vogliamo darti un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Agosto 2018
IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.
Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.
“Cosa posso chiedere dopo la Naspi nel 2018?” – Se hai da poco terminato il periodo di Disoccupazione Naspi ma sfortunatamente non hai ancora trovato una nuova occupazione, puoi pensare di presentare la domanda per la Carta REI. Dopo naspi cosa posso chiedere 2018
Cosa è il Reddito di Inclusione REI?
Una volta finiti i pagamenti della Naspi, puoi provare con la domanda per il Reddito di Inclusione (REI). Si tratta di una misura di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà. L’intervento e la finalità del REI si suddivide in due distinte parti:
1- un beneficio economico che viene erogato mensilmente attraverso la carta di pagamento elettronica (Carta REI per l’appunto)
2- un progetto formativo e lavorativo personalizzato di inclusione sociale, per cercare di uscire dalla situazione di povertà
Carta REI requisiti
Il comune di residenza verificherà:
la residenza del richiedente del Rei
la cittadinanza Italiana, comunitaria o straniero familiare di cittadino italiano e comunitario, titolare di diritto di soggiorno permanente. Gli stranieri extracomunitari, possono richiedere il rei, solo se sono titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo Ce (ex carta di soggiorno) o hanno un permesso per protezione sussidiaria o per asilo politico.
Inoltre gli uffici sociali del Comune di residenza arriveranno il progetto personalizzato Rei di inclusione sociale e lavorativa.
Carta REI: altri requisiti economici
Quali i requisiti economici soggetti a controllo da parte dell’Inps? Dopo naspi cosa posso chiedere 2018
Dal valore Isee verranno sottratti tutti i trattamenti a sostegno del reddito percepiti, carta acquisiti per minori di tre anni, l’assegno familiare per il terzo figlio, l’assegno sociale, la pensione di invalidità e le prestazioni a sostegno del reddito da parte del Comune.
Durata della Carta REI
La durata massima del Rei è pari a 18 mesi. La stessa potrà essere rinnovata dopo i primi sei mesi, e la sua durata potrà essere estesa di altri 12 mesi. Quando percepirai il Rei, dovrai sottrarre a queste, le mensilità percepite con carta Sia, anche se il Rei inizia dopo il termine della carta SIA. Dopo naspi cosa posso chiedere 2018
Carta Rei: procedura e richiesta
Ecco il riepilogo con i passaggi fondamentali per la richiesta e l’invio della Domanda Carta-Rei:
il cittadino in possesso dei requisiti del reddito di inclusione, presenta la domanda al proprio Comune o ai caf convenzionati con il Comune di residenza;
il Comune di residenza ed in particolare i servizi sociali del Comune, verificano i requisiti di residenza e di cittadinanza ed in seguito inviano la pratica all’Inps entro 15 giorni lavorativi;
l’Inps controlla i requisiti economici indicati nel modello Isee (ricordiamo che dopo il 15 gennaio 2018, bisogna rinnovare il modello isee 2018 senza errori o difformità e controllare nuovamente i requisiti economici della rei.
Se la domanda è positiva, l’Istituto previdenziale invia alle poste la disposizione di accredito;
Le poste, inviterà con una lettera il cittadino richiedente del rei, a ritirare la carta rei all’ufficio postale del Comune di residenza.
Il cittadino per utilizzare la carta Rei, deve attendere il codice Pin, che arriverà dopo 10, massimo 20 giorni dal ritiro della carta.
Tutti questi passaggi ed i relativi pagamenti, possono essere controllati con il servizio online dell’Inps: Reddito di inclusione rei. Questa procedura è stata decritta punto per punto in un nostro precedente articolo. Clicca qui per sapere come fare per visualizzare l’esito della domanda di Inclusione al Reddito REI.
Dopo naspi cosa posso chiedere 2018: il Centro per l’impiego
Naturalmente l’obiettivo principale, deve essere quello di trovare al più presto possibile una nuova occupazione lavorativa ed è per questo che consigliamo di recarsi al Centro dell’impiego più vicino per comunicare la disponibilità al lavoro, indicando caratteristiche personali, propensioni, percorsi professionali e lavori svolti in precedenza.
I dipendenti del centro per l’impiego, proveranno ad incrociare domande ed offerta per fornire delle nuove ed interessanti proposte di lavoro.
Dopo naspi cosa posso chiedere 2018: l’assegno di ricollocazione
L’ assegno di ricollocazione è un voucher da 250 euro sino a 5000 euro, per il reinserimento lavorativo dei disoccupati percettori di Naspi e non solo. L’assegno di ricollocazione Anpal è disciplinato dall’art. 23 del decreto legislativo n. 150 del 14 settembre 2015 e dalla delibera n. 3 del 2018 dell’agenzia governativa Anpal.
Consulenza Online di Insindacabili.it Vuoi approfondire il tema “Dopo naspi cosa posso chiedere nel 2018”, ottenere una nostra consulenza dedicata o presentare con noi una pratica Inps? Nessun problema visita adesso il nostro Store. Dopo naspi cosa posso chiedere 2018
Dal 1° Luglio 2018 diversi insegnanti precari o supplenti di scuola, hanno presentato la domanda Naspi, per ricevere la disoccupazione nel breve periodo 2018.
Ma qual è la data di pagamento Naspi docenti precari 2018?
Naspi docenti precari 2018
La domanda di disoccupazione Naspi, è una prestazione a sostegno del redditto, per chi si trova involontariamente senza un lavoro o un impiego. I docenti precari, al termine del rapporto di lavoro a tempo determinato, posso presentare la domanda Naspi se in in possesso dei seguenti requisiti:
essere disoccupato;
nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;
30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.
Pagamento Naspi docenti precari 2018: la domanda
La Domanda Naspi 2018 per i Docenti supplenti della scuola, può essere presentata entro 68 giorni dal termine del contratto di lavoro, attraverso:
– un Patronato di zona,
– il Contact Center Inps, al numero verde gratuito 803164 da telefono fisso o al numero verde a pagamento 06164164, da telefono cellulare;
– il PIN Inps dispositivo.
Per inviare autonomamente la domanda Inps con il Pin dispositivo Inps, ti consigliamo di visualizzare attentamente il nostro video:
Pagamento Naspi docenti precari 2018: la data di disponibilità
I pagamenti della disoccupazione Naspi dei docenti, quest’anno, hanno avuto diverse problematiche, a causa del mancato versamento dei contributi da parte delle amministrazioni. Siamo certi che la situazione si risolverà al più presto. Infatti già in questa settimana, sono stati predisposti alcuni pagamenti.
La data di pagamento della disoccupazione Naspi docenti precari 2018 avverrà, a partire dal 24 Luglio 2018 (24/07/2018). Non bisogna preoccuparsi se i pagamenti sono divisi in due parti. Il saldo e l’interno pagamento, si riceverà nel prossimo mese di agosto 2018.
Attenzione: Se ancora non hai ricevuto nessuna risposta da parte dell’Inps, ti consigliamo di fare un sollecito per iscritto con Inps risponde online.
Pagamento Naspi docenti precari 2018: stato pagamento
Per controllare, immediatamente, la data di pagamento della Naspi docenti con il codice Pin Inps, ti consigliamo di visualizzare il nostro video:
Non ricevi la Naspi o hai dei dubbi?
Se non ricevi la Naspi docenti o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione Inps, puoi affidarti al nostro servizio di consulenza online.
Pagamento Bonus “Renzi” Luglio 2018: in quale data verrà disposto sulla disoccupazione Naspi? Bonus Renzi Luglio 2018
Come riportato in altri articoli del nostro sito, anche i disoccupati hanno diritto al così detto Bonus Renzi.
I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef.
Chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia può leggere attentamente questo nostro articolo.
Quando si è percettori di Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.
Pagamento Bonus Renzi Naspi Luglio 2018
Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio.
Scopriamo insieme da quale giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi a Luglio 2018. Bonus Renzi Luglio 2018 Il Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 31 Luglio – martedì 31/07/2018
IMPORTANTE La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.
Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo
Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del Cittadino – Qui trovi la nostra Guida A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).
Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.
Bonus Renzi
I pagamenti del Bonus Renzi saranno disponibili a partire dal 31 Luglio 2018 Pagamento Bonus Renzi Luglio 2018
Pagamento Bonus renzi Naspi Luglio 2018
Perché l’importo del Bonus Renzi varia da mese a mese?
Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.”
Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014
Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online –
Saluti da Insindacabili.it
IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.