Che vuol dire Naspi? Cosa è la Naspi?
Che cos'è la Naspi? Cosa si intende per Naspi?

Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi

Che cos’è la Naspi? Cosa si intende per Naspi?

Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di “Naspi“, tra amici, in TV, sui giornali, sui Social Media…ma che cos’è la Naspi e cosa si intende con questo acronimo?
Facciamo chiarezza.

Che cos’è la Naspi?

Quando parliamo di Naspi, parliamo di disoccupazione – Naspi vuol dire Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e sostituisce le vecchie precedenti prestazioni di sussidio per la disoccupazione: la Aspi e la MiniAspi

La Nuova Aspi, ovvero la Naspi è operativa dai primi mesi del 2015 ed offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei casi elencati):

  • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
  • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
  • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

I requisiti della Naspi

Per richiedere la disoccupazione Naspi si deve:

  • essere disoccupato;
  • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione (non sono calcolati i periodi utilizzati da altre disoccupazioni Naspi);
  • 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;

Significato Naspi: l’invio della domanda Naspi

La domanda Naspi deve essere presentata all’Inps entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e il pagamento decorre (cioè parte):

  • dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento;
  • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda se la domanda è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento ;
  • dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o di mancato preavviso, qualora la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno.

La Naspi può essere richiesta dai lavoratori dipendenti.
Sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione, gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.

Naspi: i documenti da presentare

Come è facile immaginare, per richiedere la Naspi (ovvero una prestazione di Disoccupazione) si devono fornire e presentare diversi documenti, come:

  • il modello Sr163 dove viene indicato il conto corrente di accredito – Se il Conto Corrente è online, consigliamo di leggere questo articolo
  • il documento d’identità, il permesso di soggiorno o il permesso di soggiorno Ue per soggiornati di lungo periodo in corso di validità
  • la tessera sanitaria (per il Codice Fiscale)
  • le ultime tre buste-paga (facoltativo)
  • la lettera di licenziamento
  • nel caso di colf e badanti si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati
  • se il contratto di lavoro era a tempo determinato, bisognerà allegare il contratto di Assunzione
  • in caso di dimissioni per Giusta Causa, si dovrà allegare la lettera di diffida inviata al datore di lavoro, con la ricevuta di invio
  • in caso di dimissioni durante la maternità, sarà necessario allegare la convalida della direzione Provinciale del Lavoro
  • se si possiede P.IVA o si è lavorato con contratti di Lavoro Occasionali, bisogna dichiarare il Reddito presunto per l’anno in corso, durante la compilazione della domanda Naspi.

Domanda Naspi: online ed in ufficio

Adesso che sappiamo bene cos’è e cosa s’intende per Naspi e quali documenti tenere a portata di mano, possiamo parlare della Domanda da presentare all’INPS.

L’invio è possibile con due modalità principali:
– richiedere l’assistenza di un Caf/patronato della tua città
– operare direttamente senza intermediari con il codice Pin Inps o lo Spid.

Nel seguente Video illustriamo tutti i principali passaggi per l’invio della Domanda Naspi direttamente Online

Naspi: quando arrivano i soldi

Quando la Domanda di Disoccupazione viene approvata dall’INPS, l’erogazione dei pagamenti avviene con cadenza mensile (eccezione fatta per i primi e per gli ultimi pagamenti della Naspi).
E’ bene ricordare che durante i primi mesi, i pagamenti possono avere anche degli importi parziali. Entro 15 giorni dall’invio della disoccupazione Naspi, bisogna recarsi al Centro per l’impiego zonale per confermare la dichiarazione di disponibilità al lavoro e per sottoscrivere il patto di servizio.

Sul nostro sito, pubblichiamo annualmente e mensilmente tutte le date di pagamento della Naspi. Per verificarle in prima persona è possibile utilizzare l’area riservata messa a disposizione dell’Inps, sia da Smartphone che da Computer. Per imparare a consultare le date di pagamento Naspi, consigliamo la visualizzazione delle nostre Video-Guide.

Da Computer

Da Mobile

Infine è bene ricordare di comunicare all’INPS, mediante il modello Naspi-Com, qualsiasi novità occupazionale che possa avere degli effetti sulla ricezione di questo sussidio statale ed il reddito presunto di lavoro autonomo, entro il 31 gennaio di ogni anno, nel caso di rapporti di lavoro autonomi occasionali.

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