Cos'è e quanto ammonta l'indennità di accompagnamento nel 2023?
Indennità di accompagnamento 2023 per invalidi civili

Articolo aggiornato il 6 Novembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Assegno di accompagnamento INPS aumento 2023

Indennità di accompagnamento 2023 per invalidi civili – L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica assistenziale, spettante agli invalidi civili totali, residenti in Italia, che necessitano di un’assistenza continua.

L’indennità di accompagnamento è disciplinata dalla legge 18 del 1980 e dall’art. 1 comma 3 della legge 508 del 1988, per gli invalidi non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

Inps accompagnamento 2023 a chi spetta?

Ai sensi dell’art. 1 della legge 508 del 1988, l’indennità di accompagnamento è riconosciuta (requisiti):

  • ai residenti in Italia,
  • ai cittadini, comunitari ed extracomunitari, con permesso di soggiorno di lungo periodo CE;
  • agli stranieri extracomunitari titolari di permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • ai cittadini riconosciuti ciechi assoluti;
  • ai cittadini riconosciuti inabili totali al 100%, per menomazioni fisiche o psichiche e che si trovano nell’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore;
  • ai cittadini, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita e che necessitano di assistenza continua,
  • ai minori di 18 anni, con persistenti difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età.

Gli atti quotidiani della vita sono indicati nella Circolare del Ministero del tesoro numero 14 del 1992.

La pensione di accompagnamento non è compatibile (salvo la facoltà di optare per la prestazione economica più favorevole) con:

  • la pensione di invalidità per causa di guerra;
  • le pensioni di invalidità riconosciute per lavoro o per servizio.

Invece, l’indennità di accompagnamento è compatibile e cumulabile:

  1. con lo lo svolgimento di un’attività lavorativa, sia autonoma che da lavoro dipendente,
  2. con la pensione di invalidità civile (sino a 67 anni di età),
  3. è cumulabile con la pensione di inabilità civile, con le pensione di vecchiaia ed anticipata e non incide sul reddito e pensione di cittadinanza.

Come ottenere l’assegno di accompagnamento Inps nel 2023?

Per richiedere l’assegno di accompagnamento 2023 all’Inps è importante, prima di tutto, avere dei certificati specialistici della patologia del richiedente, rilasciati da strutture pubbliche.

In seguito, questa documentazione, deve essere consegnata al medico di famiglia. Il medico invierà all’Inps, un certificato medico telematico, indicando le patologie dell’assistito e selezionerà le richieste per richiedere l’accompagnamento Inps.

Il medico curante indicherà sul certificato, anche la possibilità di richiedere la visita domiciliare, nel caso in cui l’assistito non può spostarsi o ha difficoltà a deambulare.

Dopo aver trasmesso il certificato medico, si potrà presentare la domanda di accompagnamento Inps:

  • tramite l’ufficio del patronato zonale, il quale è obbligato a presentare la pratica gratuitamente;
  • oppure autonomamente, con lo Spid, la Carta di identità elettronica o la carta nazionale dell’assistito, sul servizio online dell’Inps: Indennità di accompagnamento per persone non deambulanti o con bisogno di assistenza continua (invalidi civili).

Al patronato è necessario consegnare la seguente documentazione:

  • il certificato del medico inviato telematicamente all’Inps;
  • il documento d’identità del richiedente ed il codice fiscale;
  • l’indirizzo di residenza, lo stato civile, la data di matrimonio ed il codice fiscale dell’eventuale coniuge;
  • il codice Iban dell’assistito, dove ricevere l’accredito della pensione di accompagnamento,
  • l’eventuale date del ricovero, in strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate.

Come richiedere l’accompagnamento nel 2023?

Per inviare la domanda di accompagnamento autonomamente, bisogna accedere con le proprie credenziali sul servizio online Inps: indennità di accompagnamento per gli invalidi civili.

In seguito nella sezione Anagrafica bisogna indicare:

  1. i dati anagrafici del richiedente e la professione/condizione,
  2. i contatti personali,
  3. gli eventuali recapiti dei familiari e chi autorizza per ricevere per conto proprio eventuali comunicazione telefoniche,
  4. il documento di identità non scaduto,
  5. la cittadinanza,
  6. se extracomunitario, bisogna indicare i dati del permesso di soggiorno.

Dopo aver indicato tutti i dati, è necessario cliccare su salva ed andare avanti.

Domanda online indennità di accompagnamento
Domanda online indennità di accompagnamento

Nel secondo e terzo riquadro bisogna indicare i dati dell’eventuale coniuge oppure degli eventuali rappresentanti legali, come amministratore di sostegno e tutore del richiedente.

In seguito bisogna indicare gli eventuali ricoveri al momento della presentazione della domanda.

Nel quadro F è necessario specificare il codice IBAN ed i dati della banca o Posta, se il titolare della domanda non ha conti correnti registrati presso l’Inps.

Il quadro G è indispensabile compilarlo, se si vuole riscuotere l’indennità di accompagnamento in contanti.

La sezione accertamento è quella più importante. Prima di tutto bisogna selezionare:

  • se è la prima volta che si presenta una domanda di invalidità civile (in questo caso bisogna cliccare sul pallino riconoscimento)
  • se, non è la prima volta, è necessario cliccare su aggravamento.

In seguito bisogna spulciare tutte le voci indicate dal medico curante sul certificato medico Inps, se si richiede la visita domiciliare (sempre certificata dal medico) ed è necessario cliccare sul riconoscimento di tutte le agevolazione per gli invalidi.

Infine, in questo riquadro, bisogna inserire il numero del certificato medico. Cliccando su salva, dobbiamo saltare il riquadro delle deleghe ed allegare il documento di identità del richiedente (non scaduto) e l’assunzione di responsabilità, scaricabile dalla procedura Inps. Dopo aver compilato correttamente tutti i riquadri, si può inoltrare la domanda.

Visita sanitaria domanda di accompagnamento Inps

Dopo l’invio della domanda, bisogna attendere tramite sms o sulla cassetta postale online dell’assistito, la convocazione alla visita medica, dalla Commissione degli invalidi civili di competenza. Alla visita bisogna portare:

  • il documento e la tessera sanitaria dell’assistito;
  • il certificato telematico Inps del medico curante;
  • tutte le visite specialistiche in originale ed in copia.

Nel caso di visita domiciliare, il richiedente riceverà una chiamata per la visita. La visita di accertamento sanitario consiste in un colloquio con l’assistito e con la presentazione di tutta la documentazione sanitaria.

Dopo l’accertamento, l’Inps invierà all’assistito due verbali, prima provvisori e poi definitivi, al domicilio del richiedente o sulla cassetta postale online dell’Inps, con il riconoscimento del grado di invalidità o dell’indennità di accompagnamento. La domanda è accolta se nel verbale di invalidità civile, c’è la scritta: “Invalido con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (L.508/88).”

Non è prevista la visita per casi più gravi, come quelli oncologici, dove l’accertamento sanitario avviene con uno scambio di dati e di informazioni tra i medici dell’Inps e la Asl.

Importo indennità di accompagnamento 2023?

A quanto ammonta l’indennità di accompagnamento? L’importo dell’indennità di accompagnamento 2023, è pari a 527,16 euro per 12 mensilità (non spetta la tredicesima). Sull’assegno di accompagnamento non si pagano le ritenute irpef e non viene indicato dall’Inps sul modello Isee. Ai fini della sua concessione, non si considerano i redditi dell’assistito e del suo coniuge.

Inoltre NON è reversibile, ossia il coniuge non può richiedere il suo 60% al decesso del titolare della prestazione Inps.

Per rinnovare l’indennità di accompagnamento, entro il 31 Marzo di ogni anno, bisogna controllare se il percettore della pensione, deve compilare il modello ICRIC, in modalità telematica all’Inps (modulo INPS invalidità civile ricovero), per comunicare i giorni dell’eventuale ricovero presso strutture gratuite o a pagamento (o il non ricovero).

Nel modello Icric Inps, l’invalido deve dichiarare:

  1. eventuali ricoveri gratuiti presso strutture pubbliche o a pagamento,
  2. la residenza in Italia.

Nel caso di ricoveri completamente gratuiti in Istituti a carico totalmente dello Stato (non day hospital), per un periodo pari o superiore a 30 giorni, l’indennità di accompagnamento è sospesa per il mese di ricovero.

Quando arrivano i pagamenti?

L’ Inps con il messaggio n. 443 del 28 Novembre 2018, ha semplificato la procedura per la liquidazione dell’indennità di accompagnamento. Infatti dopo aver ricevuto l’esito positivo, tramite i verbali di invalidità, bisogna verificare se è necessario inviare il modello AP70 (tramite il patronato o autonomanente) per la liquidazione degli importi.

Dopo aver inviato il modello AP70, se necessario, l’Inps liquiderà la pensione di invalidità, anche con gli arretrati, entro 90 giorni massimo, dall’invio del modello citato.

La pensione di accompagnamento Inps, decorre dal mese successivo dalla data di presentazione della domanda. Ad esempio, se ho presentato la domanda il 31 Gennaio, riceverò (se accolta) l’indennità Inps, dal 1° Febbraio dello stesso anno.

I pagamenti arrivano direttamente al richiedente, senza necessità di aver un’assistenza personale.

In caso di decesso dell’assistito, gli eredi, dopo la liquidazione della pensione di accompagnamento (dove sarà indicato il numero della pensione), dovranno inviare all’Inps un’apposita domanda di ratei maturati e non riscossi.

Nel caso in cui la domanda di accompagnamento viene respinta (ossia sul verbale c’è scritto: grave 100% con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti in relazione alla sua età), è possibile fare ricorso legale, con un avvocato, entro 6 mesi dalla ricezione (notifica) del verbale di invalidità.

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