quali novità per la disoccupazione naspi nel 2023
Naspi cosa cambia nel 2023

Articolo aggiornato il 31 Dicembre 2022 da Nicola Di Masi

Come cambia la Disoccupazione Naspi Inps nel 2023?

Cosa cambia con la Naspi 2023? Quali sono le principali novità introdotte e come si consultano i pagamenti della Disoccupazione Naspi 2023? Ed ancora la Disoccupazione Naspi Inps è compatibile con il Reddito di Cittadinanza?

Chi è alla ricerca delle principali novità relative alla Disoccupazione Naspi 2023, potrà trovare in questo articolo un valido aiuto.
Partiamo dalla Domanda: la richiesta per la Disoccupazione Naspi 2023 può essere effettuata dai seguenti lavoratori:

  • dagli apprendisti;
  • dai soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • dal personale artistico con rapporto di lavoro subordinato; (circolare n. 94/2015)
  • dai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni,
  • dagli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge 15 giugno 1984, n. 240;

Non può essere inviata invece da:

  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • dagli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato (al di fuori delle cooperative e consorzi, ai sensi della legge n- 240 del 15/06/1984);
  • dai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • dai lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

Naspi 2023 cosa cambia: requisiti

Per richiedere la Naspi 2023 è necessario:

  • trovarsi in stato di disoccupazione involontario (licenziamento, licenziamento disciplinare, scadenza rapporto di lavoro, dimissioni entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro richiesto dal datore di lavoro presso l’Ispettorato Territoriale del lavoro, risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso la sede della stessa azienda distante più di 50 km dalla residenza del lavoratore e/o mediamente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici, risoluzione consensuale incentivata per eludere il blocco dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei casi di stipula di un accordo aziendale tra datore di lavoro e organizzazione comparativamente più rappresentative);
  • avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo) e una retribuzione imponibile previdenziale non inferiore ai minimi settimanali previsti dall’Inps annualmente. (anche da considerare quella dovuta e non versata)

La domanda può essere presentata direttamente online oppure tramite un patronato, o tramite il Contact Center sul sito dell’Inps: al numero 803164 da telefono fisso o tramite il tuo Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi. (Il Pin Inps è stato eliminato dal 1° Ottobre 2021)

La pratica dovrà essere inviata entro 68 giorni (arco temporale da verificare nel 2023) dalla fine del rapporto di lavoro. La Naspi 2023 decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps. Infatti parte:

  • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
  • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
  • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.

Basta consultare il servizio online: Consultazione Naspi (cliccando su dettaglio ed aprendo il file in pdf), per verificare la decorrenza della disoccupazione.

Naspi cosa cambia nel 2023? Gli allegati da inviare

Per presentare la domanda per la Naspi 2023, gli allegati sono gli stessi ad esclusione del modello SR163, non più necessario dal Lockdown sperimentato in Italia a partire dalla prima ondata del covid-19. I documenti da allegare facoltativi sono:

  • il documento d’identità o il permesso di soggiorno in vigore per gli stranieri; (obbligatorio)
  • le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento; (obbligatorio per chi non vede ancora l’accredito di contributi sull’estratto contributivo degli ultimi mesi o la data di licenziamento)
  • il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato (obbligatorio i contratti e le ultime 10/12 buste paga dei supplenti della scuola);
  • nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati,
  • in caso di dimissione per giusta causa, bisognerà allegare obbligatoriamente la contestazione o la diffida inviata al datore di lavoro.

Il disoccupato, deve recarsi al Centro per l’Impiego con la ricevuta della domanda o scrivere una mail (allegando sempre la ricevuta Naspi), entro 15 giorni dalla presentazione della disoccupazione Naspi. Questo è un adempimento obbligatorio per eventualmente confermare la DID (la Dichiarazione di disponibilità al lavoro) e sottoscrivere il Patto di servizio.

Naspi 2023: ultime novità e cosa cambia

Quali sono dunque le principali novità relative alla domanda di Disoccupazione e cosa cambia con la Naspi 2023?

In base alle ultime dichiarazioni del Governo Meloni, potrebbe solo cambiare la durata della disoccupazione Naspi. Attualmente l’indennità economica di disoccupazione dura massimo 24 mesi, per i lavoratori che hanno lavorato almeno 4 anni, dall’inizio del periodo di disoccupazione.

Aggiornamento: Dopo l’approvazione della legge di bilancio 2023, non c’è stata alcuna modifica per quanto riguarda la disoccupazione Naspi e Dis-coll.

Naspi 2023 e Reddito di Cittadinanza sono cumulabili?

Il Reddito di Cittadinanza sostituisce la Naspi? Quali sono le ultime notizie in merito?
Partiamo col dire che, a differenza di quanto accadeva con il Reddito di inclusione, il Reddito di Cittadinanza e la Naspi sono compatibili. Ovviamente il reddito percepito dalla disoccupazione Naspi, influenzerà l’importo del Reddito di cittadinanza (al massimo dell’80%).

Per approfondire al meglio questo tema, e conoscerne modalità e dettagli, consigliamo la lettura del nostro articolo dedicato.

Disoccupazione Naspi, come avviene il pagamento nel 2023?

Anche la consultazione dei pagamenti, non ha subito delle grandi variazioni rispetto agli anni precedenti.

Ricordiamo che le date di pagamento non sono fisse, ma variano di mese in mese. A livello indicativo, possiamo affermare che, in genere nel 90% dei casi, i pagamenti avvengono entro i giorni 10-15 di ogni mese.
La consultazione (con lo SPID, la Carta di identità elettronica o la CNS) è davvero semplice ed è possibile seguire la guida riportata qui in basso:

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2 Commenti

  1. Salve,ho lavorato dal 2002 tutti i giorni e nel 2021 ho fatto 6 mesi di cassa integrazione e nel 2022 cinque mesi….a maggio 2022 ho fatto domanda naspi… Quanti mesi mi spettano? Grazie

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