I compensi ai patronati per le pratiche Inps: quando si paga?
Il patronato si paga? Differenti sono gli utenti che ci stanno facendo questa domanda. Da diversi anni gli uffici dei patronati, che svolgono le pratiche amministrative dell’Inps, sono a pagamento. Questo perché i fondi dal Ministero del lavoro sono diminuiti e nel futuro il patronato diventerà una vera e propria agenzia di servizi, con quasi tutte le pratiche a pagamento.
Patronato servizi offerti: quali sono?
Il patronato è un Ente costituito da un Sindacato dei lavoratori o dei datori di lavoro, riconosciuto dal Ministero del Lavoro, per l’espletamento della pratiche amministrative con l’Ente previdenziale Inps, Ex Inpdap, Enasarco, Inail. (pensioni Inps ed ex Inpdad, Naspi, maternità, disoccupazione agricola). I patronati sino al 2017 erano completamente finanziati dallo Stato italiano e pagati dagli stessi lavoratori, indirettamente, con tutti i contributi previdenziali ed assistenziali, che si versano all’Inps o all’ex Inpdap.
Infatti, per ogni pratica, al patronato era ed è ancora riconosciuto un punteggio. Ogni punto, a partire dall’anno 2018, vale 35 euro circa. Ad esempio per l’invio di una pratica di pensione, andata a buon fine, il patronato nazionale percepisce dallo Stato, 175 euro, ossia 5 punti (quanto vale una pratica di patronato) per 35 euro.
Bisogna distinguere i patronati, dai sindacati e dai CAF. Infatti il sindacato dei datori di lavoro (Confindustria, Confcommercio, Confartigianto) difendono i diritti dei datori di lavoro e stipulano i contratti collettivi. Mentre i sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL, CONFSAL, UGL) difendono i diritti dei lavoratori e sottoscrivono i CCNL. (Contratti collettivi nazionali del lavoro)
Le maggiori pratiche a pagamento sono:
- la richiesta dell’estratto contributivo,
- la domanda degli assegni familiari per i lavoratori dipendenti attivi o la domanda ANF sulla disoccupazione naspi,
- domanda bonus bebè, bonus mamma e bonus asilo,
- l’autorizzazione ANF 42,
- l’invio delle dimissioni online,
- il rilascio del CU Inps o ObisM,
- l’invio dell’istanza permessi 104,
- la domanda di richiesta ratei di tredicesima del pensionato defunto.
Ad esempio i costi del patronato Inca della Cgil della Lombardia:


I servizi del patronato diventeranno tutti a pagamento. Per questo noi di insindacabili, consigliamo di attivare al più presto:
- un account email (gmail, libero, virgilio, homail) e pec (posta elettronica certificata)
- il Pin Inps online e convertirlo in dispositivo,
- lo SPID, (in sostituzione anche del Pin)
per scaricare tutti i documenti necessari dell’Inps (estratto contributivo, Cu Inps o Obis M) e per inviare tutte le prestazioni Inps (Naspi e disoccupazione agricola) e di pensione.
Sul nostro canale youtube, troverai tutte le guide, per presentare tutte le domande con l’Inps e l’Agenzia delle Entrate.
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Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi