Naspi 2018 cosa cambia
Naspi 2018 cosa cambia

Articolo aggiornato il 5 Febbraio 2020 da Stefano Mastrangelo

Naspi 2018 cosa cambia

Chi si pone questo interrogativo, sa già che la Naspi è una prestazione universale a sostegno del reddito per chi ha involontariamente perso il lavoro. Naspi 2018: cosa cambia

Se si è alla ricerca delle principali novità per la Disoccupazione Naspi 2018, questo articolo potrà essere d’aiuto. Partiamo dalle basi, la Domanda potrà essere presentata da:

  • gli apprendisti;
  • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
  • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
Non può essere richiesta invece da:
  • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
  • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

Naspi 2018 cosa cambia: altri requisiti

Per richiedere la Naspi nel 2018 bisogna anche:

  • trovarsi in stato di disoccupazione involontario (licenziamento, scadenza contratto, dimissioni entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ecc.);
  • avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
  • aver svolto 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimo contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo).

La domanda può essere presentata direttamente online oppure tramite un patronato, o tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803164 da telefono fisso o tramite il tuo codice Pin online Inps dispositivo.

La pratica dovrà essere inviata entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. La Naspi 2018 decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps. Infatti parte:

  • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
  • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
  • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi 2018 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno. Naspi 2018 cosa cambia

Naspi 2018 cosa cambia: gli allegati

Per presentare la domanda per la Naspi 2018, gli allegati sono sostanzialmente gli stessi degli anni passati:

  • la dichiarazione di disponibilità al Centro per l’Impiego non è più necessaria se presenti la domanda Naspi (tale modello è stato sostituito dal Did online);
  • il modello Sr163 dove viene indicato il tuo conto corrente di accredito;
  • il documento d’identità;
  • le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento;
  • il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato;
  • nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati.

Dopo l’accoglimento della domanda il Centro per l’Impiego convocherà il cittadino al fine di partecipare alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’Anpal. In alternativa, il disoccupato, può recarsi al Centro per l’Impiego con la ricevuta della domanda, entro 15 giorni dalla presentazione della disoccupazione Naspi.

Naspi 2018 cosa cambia: le novità

Quali sono le principali novità relative alla domanda di Disoccupazione e cosa cambia con la Naspi 2018?

  • dal 2018 è possibile presentare ed inoltrare la domanda con la nuova procedura telematica online. Maggiori dettagli sono consultabili qui.
  • al termine della procedura d’invio della nuova domanda Naspi, è possibile richiedere anche gli ANF (Assegni familiari) e le detrazioni fiscali. Fino allo scorso anno, queste voci non erano integrate con il modulo online della domanda Naspi.
  • la retribuzione di riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, secondo i criteri indicati nella circolare n. 94 del 12/05/2015, ad euro 1.208,15
  • l’importo massimo mensile della Naspi (ove non operi la riduzione prevista nell’articolo 26 della legge n. 41 del 1986) non può in ogni caso superare i 1314,30 € lordi.

Naspi 2018 cosa cambia: consultare i pagamenti

Anche la consultazione dei pagamenti, non ha subito delle variazioni rispetto agli anni precedenti. La consultazione è molto semplice ed è possibile seguire la guida riportata qui in basso:

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2 Commenti

  1. Scusa ma perché si pagano le trattenute sindacali io ogni mese di naspi 35, 00€ al mese di trattenute sindacali non ne giusto, grazie.

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