Categoria: Naspi

In questa sezione del nostro sito troverai tutte le informazioni e le ultime novità relative alla Disoccupazione Naspi: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Proveremo a dare una risposta a tutti i tuoi principali quesiti:

  • a chi spetta la Naspi?
  • a che punto sono i pagamenti della Naspi?
  • a chi rivolgersi per la Naspi?
  • In che giorno viene pagata la Naspi?
  • a chi non spetta la Naspi?
  • come si calcola la durata e l’importo della Naspi?
  • perché non arriva la Naspi

e tanto altro ancora…

Tutti i requisiti della Naspi i beneficiari ed il modello Naspi-com

  • Bonus Renzi conguaglio fine anno 2018: come funziona il pagamento

    Bonus Renzi conguaglio fine anno 2018: come funziona il pagamento

    Bonus Renzi conguaglio fine anno 2018

    In attesa di ricevere il bonus Renzi di 80 euro nel mese di luglio 2018, approfondiamo la normativa del bonus di 960 euro annuali riconosciuto, ai sensi dall’art. 1 del Decreto legge del 24 aprile 2014, n. 66.

    Bonus Renzi conguaglio fine anno 2018: a chi spetta?

    Ricordiamo la normativa in vigore sino al 31 dicembre 2018, in quanto a tutt’oggi non sappiamo le intenzioni del nuovo governo, denominato del “cambiamento”. Sino al 31/12/2018 avranno diritto al bonus Renzi di 80 euro mensili e di 960 euro annuali:

    • i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato;
    • I Soci di cooperative;
    • i percettori di indennità di disoccupazione Naspi e di mobilità o cassa integrazione;
    • i lavoratori a parasubordinati;
    • i lavoratori a tempo determinato;
    • i lavoratori percettori di indennità di disoccupazione agricola;
    • i lavoratori socialmente utili;

    Inoltre bisogna rispettare alcuni requisiti economici per l’anno 2018. Per aver diritto al Bonus Renzi di 80 euro mensili bisogna:

    • superare un reddito complessivo pari ad euro 8174,00 euro per 365 giorni di detrazione;
    • non superare un reddito complessivo di 26.600 euro.

    Se si ottiene nel corso del 2018 un reddito complessivo inferiore a 24600,00 euro, il bonus di 960 euro annuali spetterà per intero. Mentre se il reddito complessivo è di:

    • 24800 euro, il bonus sarà pari ad euro 784,00;
    • 25000 euro, il bonus Renzi sarà pari ad euro 768,00;
    • 25500 euro, il bonus sarà di 528,00 euro.

    Nel caso di reddito superiore a 24600,00, si calcolerà la seguente formula: 26600 – reddito complessivo dell’anno 2018 diviso 2000, per il bonus annuale di 960 euro.

    Pagamento bonus Renzi 2018

    La legge di bilancio 2018 al comma 132, ha aumentato i limiti di reddito da non superare, rispetto al 2017, per ottenere il bonus per intero. I pagamenti del bonus Renzi di 80 euro avvengono mensilmente, per i lavoratori dipendenti, in base ai redditi presunti calcolati all’inizio dell’anno dal Consulente del lavoro dell’azienda.

    Molti datori di lavoro non corrispondono il bonus di 80 euro, anche se evidenziati sulla busta paga. In questi casi ti consigliamo di rinunciare al bonus 80 euro 2018 sullo stipendio, comunicando al datore di lavoro, la volontà di NON ricevere il bonus Renzi in ogni busta paga mensile. Nella dichiarazione dei redditi del 2019, potrai recuperarlo con il rimborso Irpef 730 o con il modello Redditi persone fisiche.

    Naspi Bonus Renzi 2018

    A differenza dei lavoratori dipendenti, i percettori dell’indennità di Naspi, hanno diritto al bonus Renzi, in base ai calcoli fatti a livello centrale dall’Inps nazionale. L’Inps effettua, all’inizio dell’anno, un reddito presunto dell’intera indennità, che percepirà il disoccupato per l’interno anno. In base a questi calcoli, eroga mensilmente il Bonus Renzi, in base all’importo ed ai giorni della Naspi. Nell’anno 2018 i primi pagamenti bonus Renzi, sulla naspi, sono partiti il 12 marzo 2018 e sino ad oggi l’Inps ha disposto cinque pagamenti.

    Nell’anno 2017, l’Istituto Previdenziale ha pagato due bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi, nel mese di Agosto 2017, mettendosi in regola con i pagamenti dell’anno.

    Se non sei certo di superare l’importo di 8174 euro con la Naspi o con il tuo reddito complessivo nell’anno 2018, ti consigliamo di revocare il Bonus Renzi, attraverso la procedura telematica indicata nel nostro articolo, cliccando qui.

    Se revochi e se non ricevi il bonus di 960 euro annuali del 2018 sulla busta paga o sulla disoccupazione Naspi, puoi sempre recuperalo nella dichiarazione dei redditi dell’anno 2019.

    Bonus Renzi conguaglio fine anno 2018: come funziona?

    Nell’anno 2018, il datore di lavoro ed anche l’Inps, effettuerà il conguaglio fiscale sia delle imposte pagate e sia il conguaglio del Bonus Renzi dell’anno 2018. In entrambi i casi, il lavoratore dipendente o l’Inps, potrà erogare il Bonus Renzi in unica soluzione, nel cedolino di Dicembre 2018 o nell’indennità Naspi di dicembre 2018.

    Pagamento bonus Renzi Naspi 2018

    Per conoscere tutte le date di pagamento del bonus Renzi 2018, leggi il nostro articolo cliccando qui.

    Consulenza del team di insindacabili.it
    Se hai bisogno di una consulenza personalizzata, puoi visitare la nostra area dedicata di consulenza online.

  • Naspi 2018 cosa cambia

    Naspi 2018 cosa cambia

    Naspi 2018 cosa cambia

    Chi si pone questo interrogativo, sa già che la Naspi è una prestazione universale a sostegno del reddito per chi ha involontariamente perso il lavoro. Naspi 2018: cosa cambia

    Se si è alla ricerca delle principali novità per la Disoccupazione Naspi 2018, questo articolo potrà essere d’aiuto. Partiamo dalle basi, la Domanda potrà essere presentata da:

    • gli apprendisti;
    • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
    • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
    • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
    Non può essere richiesta invece da:
    • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
    • gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
    • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
    • i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

    Naspi 2018 cosa cambia: altri requisiti

    Per richiedere la Naspi nel 2018 bisogna anche:

    • trovarsi in stato di disoccupazione involontario (licenziamento, scadenza contratto, dimissioni entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ecc.);
    • avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
    • aver svolto 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimo contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo).

    La domanda può essere presentata direttamente online oppure tramite un patronato, o tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803164 da telefono fisso o tramite il tuo codice Pin online Inps dispositivo.

    La pratica dovrà essere inviata entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. La Naspi 2018 decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps. Infatti parte:

    • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
    • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi 2018 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno. Naspi 2018 cosa cambia

    Naspi 2018 cosa cambia: gli allegati

    Per presentare la domanda per la Naspi 2018, gli allegati sono sostanzialmente gli stessi degli anni passati:

    • la dichiarazione di disponibilità al Centro per l’Impiego non è più necessaria se presenti la domanda Naspi (tale modello è stato sostituito dal Did online);
    • il modello Sr163 dove viene indicato il tuo conto corrente di accredito;
    • il documento d’identità;
    • le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento;
    • il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato;
    • nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati.

    Dopo l’accoglimento della domanda il Centro per l’Impiego convocherà il cittadino al fine di partecipare alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’Anpal. In alternativa, il disoccupato, può recarsi al Centro per l’Impiego con la ricevuta della domanda, entro 15 giorni dalla presentazione della disoccupazione Naspi.

    Naspi 2018 cosa cambia: le novità

    Quali sono le principali novità relative alla domanda di Disoccupazione e cosa cambia con la Naspi 2018?

    • dal 2018 è possibile presentare ed inoltrare la domanda con la nuova procedura telematica online. Maggiori dettagli sono consultabili qui.
    • al termine della procedura d’invio della nuova domanda Naspi, è possibile richiedere anche gli ANF (Assegni familiari) e le detrazioni fiscali. Fino allo scorso anno, queste voci non erano integrate con il modulo online della domanda Naspi.
    • la retribuzione di riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASpI è pari, secondo i criteri indicati nella circolare n. 94 del 12/05/2015, ad euro 1.208,15
    • l’importo massimo mensile della Naspi (ove non operi la riduzione prevista nell’articolo 26 della legge n. 41 del 1986) non può in ogni caso superare i 1314,30 € lordi.

    Naspi 2018 cosa cambia: consultare i pagamenti

    Anche la consultazione dei pagamenti, non ha subito delle variazioni rispetto agli anni precedenti. La consultazione è molto semplice ed è possibile seguire la guida riportata qui in basso:

    Naspi 2018 cosa cambia: invia la domanda con Noi
    Vuoi inviare la domanda per la disoccupazione Naspi 2018, ma hai bisogno di una consulenza ed assistenza passo-passo ed in tempo reale? Affidati a noi e con il nostro Servizio Online, avrai la certezza di compilare la tua domanda in maniera conforme e non pagherai nessuna Trattenuta Sindacale sui tuoi assegni Naspi. Ti Aspettiamo

  • Pagamento Naspi a Luglio 2018

    Pagamento Naspi a Luglio 2018

    Pagamento Naspi a Luglio 2018

    Da quale giorno del mese sarà disponibile il pagamento Naspi a Luglio 2018Pagamento Naspi a Luglio 2018
    Nel nostro articolo ti forniamo una data indicativa, dalla quale dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale.  naspi Luglio 2018

    Il Condizionale è d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)

    L’assegno Naspi a Luglio dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 10 Luglio 2018 (martedì 10/07/2018)
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Giugno, ovvero dal 01/06/2018 al 30/06/2018. Il pagamento della Naspi infatti si riferisce sempre al mese precedente, per cui a Luglio 2018 viene pagato il mese di Giugno e così via..

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella del 10 Luglio 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi a Luglio 2018: come controllare

    Entra su www.inps.it

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    clicca poi su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Luglio 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.im

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Naspi 2018 quanto dura

    Naspi 2018 quanto dura

    Naspi 2018 quanto dura

    “La Naspi 2018 quanto dura?”
    Con molta probabilità chi si accinge a presentare la domanda di disoccupazione Naspi, si sta ponendo questo interrogativo. La Naspi è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (assegno di Disoccupazione)e può essere richiesta da:

    • gli apprendisti;
    • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
    • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
    • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
    Non può essere invece richiesta da:
    • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
    • gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
    • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
    • i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

    Naspi 2018 quanto dura – La domanda

    E’ possibile presentare la domanda in maniera diretta, con il PIN online dell’INPS, oppure facendosi assistere da un CAF/Patronato. Chi decide di inviare la domanda online e senza alcun intermediario, può seguire questa nostra semplice video-guida:

    Per ottenere la Naspi 2018, si dovrà presentare la domanda di Disoccupazione entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La Naspi 2018 decorre a seconda della data di invio della domanda all’Inps. Infatti può partire:

    • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
    • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi 2018 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.

    Naspi 2018 quanto dura – I documenti da presentare

    Per presentare la domanda per la Naspi 2018 bisogna allegare diversi documenti. E’ importante non tralasciarne neanche uno, perché, questo potrebbe far dilatare di molto i tempi di accoglimento della domanda e in alcuni casi limite, potrebbe portare al respingimento della Disoccupazione Naspi.

    La lista completa e aggiornata di tutti i documenti da presentare per ottenere la Naspi 2018, è visibile alla fine di questo articolo: https://insindacabili.it/domanda-naspi-i-documenti-necessari-da-presentare/

    Dopo l’accoglimento della domanda si verrà chiamati dal Centro per l’Impiego per partecipare alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’Anpal.

    Naspi 2018 quanto dura

    Fino a quanti mesi si può percepire l’assegno d Disoccupazione Naspi?
    La Naspi può durare per un massimo di 24 mesi e la misura della prestazione è pari:

    • al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT;
    • al 75% dell’importo stabilito, sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.195,00 (per l’anno 2015), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.

    L’importo della Disoccupazione Naspi, non può superare un limite massimo individuato annualmente per legge (per l’anno 2015 pari ad € 1.300,00). All’indennità mensile si applica una riduzione del 3% per ciascun mese, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione (91° giorno di prestazione).

    Per i soci lavoratori delle cooperative di cui al DPR 30 aprile 1970, n. 602, e per il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dal 1° maggio 2015 la misura della NASpI è allineata a quella della generalità dei lavoratori.Il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli Assegni al Nucleo Familiare se richiesti e spettanti.

    Durata Naspi 2018
    Durata Naspi 2018

    Come fare a questo punto, per stimare e controllare la Durata della propria Disoccupazione Naspi?
    Una prima idea può essere data dal numero di mesi lavorati nei 4 anni precedenti alla domanda d’invio. Se si vuole essere più precisi però, sarà bene attendere l’arrivo della lettera di accoglimento della Naspi (sia in formato cartaceo che in formato digitale).

    La lettera inviata dalla Sede Territoriale INPS conterrà tutte le informazioni utili al calcolo della durata della Naspi, oltre all’importo della stessa durante i primi 90 giorni di erogazione.
    Trasformare il numero di giorni di Disoccupazione Naspi nelle mensilità effettivamente pagate, richiederà un piccolo calcolo che potrà tranquillamente essere eseguito da tutti, consultando l’esempio riportato in questo articolo.

    La domanda per la Naspi 2018 con il Team di Insindacabili
    Vuoi inviare la domanda per la disoccupazione Naspi 2018, ma hai bisogno di una consulenza ed assistenza passo-passo ed in tempo reale? Affidati a noi e con il nostro Servizio Online, avrai la certezza di compilare la tua domanda in maniera conforme e non pagherai nessuna Trattenuta Sindacale sui tuoi assegni Naspi. Ti Aspettiamo —–> https://insindacabili.it/negozio/compilazione-della-naspi-assistenza-costo/

  • Pagamento Bonus Renzi Giugno 2018

    Pagamento Bonus Renzi Giugno 2018

    Pagamento Bonus Renzi Giugno 2018

    Pagamento Bonus “Renzi” Giugno 2018: in che data sarà disposto sulla disoccupazione Naspi? Bonus Renzi Giugno 2018
    Anche i disoccupati hanno diritto al così detto Bonus Renzi.

    I cittadini in Disoccupazione Naspi che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro possono ricevere il Bonus Irpef. Se pensi di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia, ti consigliamo di leggere attentamente questo nostro articolo.

    Quando si è percettori di Naspi, NON bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può avviare i pagamenti del Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Pagamento Bonus Renzi Naspi Giugno 2018

    Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio 
    Scopriamo insieme da quale giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi a Giugno 2018. Bonus Renzi Giugno 2018
    Il Bonus Renzi sulla disoccupazione Naspi sarà pagato a partire dal giorno 28 Giugno – giovedì 28/06/2018

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto si può visualizzare il Bonus – Bisogna cliccare su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi
    Fascicolo-previdenziale-Bonus-Renzi

    Nell’esempio qui in basso, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017.
    E’ possibile cliccare su STAMPA per visualizzare la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    I pagamenti del Bonus Renzi saranno disponibili a partire dal 28 Giugno 2018 Pagamento Bonus Renzi Giugno 2018

    Data pagamento Bonus Renzi 2018 a Giugno
    Data pagamento Bonus Renzi 2018 a Giugno

    L’importo del Bonus Renzi varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti da Insindacabili.it

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Disoccupazione Scuola 2018 – Domande Naspi al via dal Primo Luglio

    Disoccupazione Scuola 2018 – Domande Naspi al via dal Primo Luglio

    Disoccupazione Scuola 2018 – Domande Naspi al via dal Primo Luglio

    Dal Primo Luglio 2018 sarà possibile presentare ed inviare la Domanda di Disoccupazione Naspi per i precari della Scuola.
    Chi potrà richiederla, con quali modalità e quali sono i requisiti? Scopriamolo insieme!

    La Naspi è una prestazione universale a sostegno del reddito per chi ha involontariamente perso il lavoro. Tale prestazione è in vigore dal primo maggio 2015 ed è diventata da qualche anno il sussidio universale di disoccupazione dell’InpsDisoccupazione Scuola 2018

    Possono richiedere la Disoccupazione Naspi 2018 tutti i dipendenti del settore privato, ma anche

    • gli apprendisti;
    • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
    • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
    • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

    Naspi Precari Scuola 2018: i requisiti

    Ecco i principali requisiti richiesti per la presentazione della domanda di Disoccupazione Naspi 2018

    • trovarsi in stato di disoccupazione involontario (licenziamento, scadenza contratto, dimissioni entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ecc.);
    • avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
    • aver svolto 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimo contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo).

    La domanda Naspi può essere presentata direttamente online ed in completa autonomia, oppure può essere inviata tramite un patronato, o tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803164.

    Abbiamo creato questa piccola Guida, per chi decide di presentare la Domanda di Disoccupazione Naspi con il proprio Pin Inps.

    Se il rapporto di Lavoro a tempo determinato/precario della Scuola, scade il 30 Giugno 2018, consigliamo di presentare la domanda per la Disoccupazione Naspi già a partire dalla prima settimana del mese di Luglio.

    La Naspi, infatti, decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps:

    • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
    • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.

    Naspi docenti e supplenti 2018: i documenti da presentare

    Quali documenti sono necessari per l’invio della domanda Naspi per i precari della Scuola nel 2018?
    Per presentare la domanda bisogna allegare i documenti di seguito elencati:

    • il modello Sr163 dove viene indicato il tuo conto corrente di accredito – Se il tuo CC è online, ti consigliamo di leggere questo articolo
    • il documento d’identità
    • la tessera sanitaria (per il Codice Fiscale)
    • le ultime tre buste-paga (facoltativo)
    • la lettera di licenziamento
    • nel caso di colf e badanti dovrai allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati
    • il contratto di Lavoro della Scuola in cui si è svolta la professione
    • in caso di dimissioni per Giusta Causa, dovrai allegare la lettera di diffida al datore di lavoro, con la ricevuta di invio
    • in caso di dimissioni durante la maternità, dovrai allegare la convalida della direzione Provinciale del Lavoro
    • se si possiede P.IVA o si è lavorato con contratti di Lavoro Occasionali, bisogna anche allegare la dichiarazione del Reddito presunto per l’anno in corso Disoccupazione Scuola 2018

    Dopo l’accoglimento della domanda si verrà chiamati dal Centro per l’Impiego per partecipare alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’Anpal. Se questo non avviene, ci si potrà presentare in maniera spontanea (entro 15 giorni) con la ricevuta della domanda Naspi o con la lettera di accoglimento della disoccupazione. Disoccupazione Scuola 2018

    Naspi precari della Scuola 2018: il calcolo

    La Naspi può durare per un massimo di 24 mesi e la misura della prestazione è pari:

    • al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT (per l’anno 2015 pari ad € 1.195,00);
    • al 75% dell’importo stabilito (per l’anno 2015 pari ad € 1.195,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.195,00 (per l’anno 2015), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.

    L’importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge (per l’anno 2018 pari ad € 1.314,30). All’indennità mensile si applica una riduzione del 3% per ciascun mese, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione (91° giorno di prestazione).
    Se il lavoro nella Scuola riprende a partire dal primo Settembre 2018, bisognerà informare l’INPS in merito all’avvio del nuovo contratto di lavoro mediante il Modello Naspi-Com.

    Per il calcolo preciso dei mesi di durata della Disoccupazione NASPI, rimandiamo a questo articolo.

    Come consultare i pagamenti della Naspi

    In questa breve video-guida, spieghiamo come consultare in maniera autonoma i pagamenti della Disoccupazione Naspi

    La domanda per la Naspi con il Team di Insindacabili
    Vuoi inviare la domanda per la disoccupazione Naspi, ma hai bisogno di una consulenza ed assistenza passo-passo ed in tempo reale?

    Affidati a noi e con il nostro Servizio Online, avrai la certezza di compilare la tua domanda in maniera conforme e non pagherai nessuna Trattenuta Sindacale sui tuoi assegni Naspi. Ti Aspettiamo —–> https://insindacabili.it/negozio/compilazione-della-naspi-assistenza-costo/

  • Naspi anticipata Inps per lavoro autonomo

    Naspi anticipata Inps per lavoro autonomo

    Naspi anticipata Inps per lavoro autonomo: che cos’è?

    Come richiedere la Naspi anticipata Inps? Molti lettori che stanno per intraprendere un’attività di lavoro autonomo, si stanno chiedendo se possono avere un’anticipazione della Naspi in un’unica soluzione.

    Sveliamo subito il quesito e diciamo sin da ora che per alcuni casi, i disoccupati percettori di Naspi, possono ottenere l’anticipo della Naspi in un’unica soluzione, come incentivo all’imprenditorialità o per aprire una partita Iva.

    Naspi anticipata Inps: a chi spetta?

    L’anticipazione della Naspi spetta a tutti coloro che:

    • sono titolari dell’indennità di disoccupazione Naspi;
    • sono percettori di Naspi e devono ottenere ancora dei mesi residui di indennità Inps.

    Il requisito per ottenere l’anticipo della Naspi Inps è avviare un’attività lavorativa:

    • professionale, esercitata da liberi professionisti anche iscritti a specifiche casse, in quanto attività di lavoro autonomo;
    • individuale commerciale, artigiana, agricola;
    • con una cooperativa, sottoscrivendo una quota di capitale sociale con il fine di instaurare un rapporto lavorativo di tipo subordinato;
    • costituendo una società unipersonale con ragione sociale S.r.l., S.r.l.s. e S.p.A. con un unico socio;
    • con la costituzione o ingresso in una società di capitali, srl, in determinati casi; (Circolare Inps n. 70 del 30 marzo 1996 e Circolare Inps n. 174 del 23/11/2017)
    • attraverso la costituzione o ingresso in società di persone, snc o sas, quando il reddito derivante dall’attività lavorativa svolta dal socio è fiscalmente qualificato come reddito di impresa;
    • a tempo pieno di lavoro autonomo, che era iniziata durante il rapporto di lavoro subordinato e cessata con diritto alla disoccupazione Naspi.

    Naspi anticipata Inps: come funziona

    La naspi anticipata Inps deve essere richiesta entro 30 giorni:

    • dall’inizio dell’attività di lavoro autonomo,
    • dall’inizio dell’attività dell’impresa individuale: artigiana, agricola o commerciante;
    • dalla sottoscrizione della quota sociale della cooperativa;
    • dall’invio della domanda Naspi, quando il rapporto di lavoro autonomo è iniziato prima della cessazione dell’attività lavorativa dipendente, che ha dato diritto alla Naspi;
    • dall’inizio dell’attività di una società di persone o di capitale.

    I termini della Naspi Anticipata sono stati prorogati con il decreto Cura Italia a causa dell’emergenza Coronavirus.

    Il saldo della Naspi viene pagato in un’unica soluzione dopo circa 4/5 mesi dalla domanda e non viene pagato l’assegno per il nucleo familiare e non è considerata contribuzione figurativa ai fini della pensione. Inoltre sull’anticipo Naspi si applicano le trattenute irpef previste dalla legge.

    Naspi anticipata Inps: la domanda telematica?

    La domanda Naspi anticipata può essere presentata solo online attraverso:

    • il numero verde Inps al numero 803164 da telefono fisso e 06164164 da telefono mobile a pagamento;
    • un ufficio di patronato zonale;
    • con il codice SPID

    Alla domanda è necessario allegare:

    • un documento d’identità;
    • il modello SR163 compilato correttamente; (non è più obbligatorio allegarlo)
    • per i liberi professionisti iscritti ad Albi professionali è importante allegare l’iscrizione;
    • nel caso di attività di lavoro autonomo è importante allegare la ricevuta di attribuzione di partita iva o altra iscrizione;
    • nel caso di sottoscrizione di una quota sociale o più all’interno di una cooperativa, è importante indicare la data di sottoscrizione della quota sociale e i dati camerali e la data di iscrizione all’Albo nazionale della Cooperativa.

    Modulo domanda anticipazione naspi Inps

    Per inviare la domanda Naspi anticipata con il codice SPID bisogna clicca sul sito www.inps.it. Scrivi sulla barra cerchi servizi domande per prestazioni a sostegno del reddito. Accedi al servizio ed inserisci il codice SPID.

    All’interno dello Sportello Virtuale clicca su Naspi – Anticipazione Naspi

    Come richiedere la disoccupazione Naspi anticipata
    Come richiedere la disoccupazione Naspi anticipata

    Clicca su invio domanda e conferma i tuoi dati anagrafici. Premi su avanti.

    Naspi Anticipata Inps per le partite iva
    Naspi Anticipata Inps per le partite iva

    Conferma nel pallino Si e clicca su avanti se la domanda Naspi indicata è corretta

    Naspi Anticipata requisiti
    Naspi Anticipata requisiti

    Premi su desidero inviare domanda di anticipazione dell’indennità Naspi spettante residua

    Anticipazione Naspi per aprire la partita iva
    Anticipazione Naspi per aprire la partita iva

    Naspi Anticipata per sottoscrizione quota di capitale sociale

    Facciamo l’esempio di un disoccupato percettore di Naspi che ha sottoscritto una quota del capitale sociale di una cooperativa. Indica i dati richiesti e clicca su avanti

    Indennità Naspi in unica soluzione
    Indennità Naspi in unica soluzione

    Premi su inserisci riga

    Come avviare un'impresa grazie alla Naspi Anticipata
    Come avviare un’impresa grazie alla Naspi Anticipata

    Inserisci sia l’iscrizione al registro delle Imprese e sia i dati dell’iscrizione all’Albo Nazionale delle cooperative

    Modulo domanda Naspi Anticipata
    Modulo domanda Naspi Anticipata
    Anticipazione Naspi tempistiche
    Anticipazione Naspi tempistiche

    Indica le modalità di pagamento riportate sul modello SR163

    Naspi Anticipata calcolo
    Naspi Anticipata calcolo

    Attento a queste dichiarazioni. Clicca sui quadratini e clicca su avanti. Le dichiarazioni sono abbreviate. Per approfondimenti ti consigliamo di leggere i riferimenti normativi indicati in basso a questo articolo.

    Ad esempio la dichiarazione:”Mi impegno a restituire l’importo anticipato dall’Inps, in caso di instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo spettante di indennità corrisposta in forma anticipata”… salvo il caso di sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa. In seguito premi sempre su avanti sino alla sezione riassuntiva della tua domanda

    Controlla la domanda per intero ed inserisci gli allegati (modello Sr163 ed i documenti che attestano l’inizio dell’attività di lavoro autonomo). Quando termini di inserire gli allegati, torna allo sportello e clicca in basso su conferma.

    Anticipazione Naspi socio srl
    Anticipazione Naspi socio srl

    La domanda Naspi anticipata è stata inviata correttamente. Ora devi attendere 4/5 mesi per la liquidazione del saldo della tua Naspi.

    Riferimenti Normativi: art. 8 del D.Lgs. 4 marzo 2015, n. 22, Circolare Inps n. 70 del 30 marzo 1996 e Circolare Inps n. 174 del 23/11/2017

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro portale:

  • Inps fascicolo previdenziale del cittadino pagamenti

    Inps fascicolo previdenziale del cittadino pagamenti

    Inps fascicolo previdenziale del cittadino pagamenti

    Come si controllano i pagamenti Inps nel fascicolo previdenziale del cittadino? Questa è una domanda fondamentale per tantissimi percettori di misure a sostegno del reddito e per diversi milioni di pensionati.

    In questo articolo, abbiamo creato una semplice mini-guida che potrà essere di aiuto nella consultazione di tutti i pagamenti Inps.

    Per prima cosa è essenziale avere le Credenziali di accesso come:
    SPID,
    – Carta Nazionale dei Servizi;
    – Carta di Identità Elettronica.

    Il Pin Inps è stato eliminato dal 1° Ottobre 2021.

    Ora vediamo insieme come accedere al portale del cittadino Inps per verificare tutti gli accrediti della disoccupazione Naspi, della Dis-coll, dell’Assegno Unico, del bonus asilo nido, della disoccupazione agricola e dei bonus previsti dalla legge.

    Come vedere i pagamenti sul fascicolo previdenziale?

    Per controllare tutti i pagamenti Inps, bisogna recarsi su www.inps.it e cliccare sul servizio online: Fascicolo previdenziale del cittadino.

    In questa schermata (approfondisci) è necessario premere su utilizza lo strumento ed in seguito vanno inserite le Credenziali di Accesso. (Spid, Cie, Cns)

    Eccoci giunti adesso nel Fascicolo Previdenziale del cittadino

    Come accedere al Fascicolo previdenziale Inps
    Come accedere al Fascicolo previdenziale Inps

    A questo punto possiamo finalmente visualizzare i pagamenti Inps mensili – Bisogna cliccare su Prestazioni e Pagamenti (sulla colonna a sinistra nel menù) – A destra compariranno i diversi pagamenti Inps, suddivisi per Anni e per Mesi.

    Ecco come vedere il pagamento della disoccupazione Naspi, del trattamento integrativo sulla Naspi e dell’assegno unico e universale mensile.

    Come vedere il Cassetto previdenziale del cittadino?

    Il Fascicolo Previdenziale di Inps, è uno strumento davvero utile e consente a milioni di cittadini, di visualizzare anche:

    • il servizio stampa: che permette di controllare la data del pagamento delle diverse indennità dell’inps e le date di pagamento della pensione. Per consultare i pagamenti della Naspi, consigliamo di consultare la nostra guida al seguente link
    • Il servizio comunicazione telematiche: Cliccando su “lista” è possibile visualizzare tutti gli esiti delle pratiche previdenziali.
    • Il servizio gestione dipendenti pubblici: si possono vedere tutte le domande presentate dai dipendenti della PA
    • il servizio posizione assicurativa: per controllare l’estratto contributivo Inps. Maggiori info qui: https://insindacabili.it/come-sapere-se-contributi-stati-versati/
    • il servizio Inps Risponde: con le domande del cittadino e le risposte ricevute dall’Ente Previdenziale: https://insindacabili.it/inps-risponde-online/
    • Il servizio per scaricare i modelli Cu e i modelli Obism Inps anche degli anni precedenti,

    Per maggiori approfondimenti, guarda il nostro video-tutorial per accedere allo sportello del cittadino Inps:

    Come funziona il nuovo sito Inps – Aggiornamento 2023

    Consulenza da Insindacabili.it
    Hai bisogno di una consulenza Fiscale/Previdenziale dedicata? Nessun problema! Affidati alla professionalità ed all’esperienza del nostro Team

  • Pagamento Naspi a Giugno 2018

    Pagamento Naspi a Giugno 2018

    Pagamento Naspi a Giugno 2018

    Da quale giorno del mese sarà disponibile il pagamento Naspi a Giugno 2018Pagamento Naspi a Giugno 2018
    Nel nostro articolo ti forniamo una data indicativa, dalla quale in poi, dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale.  naspi Giugno 2018

    Il Condizionale è d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di inserire degli eventuali commenti, consigliamo la lettura completa dell’Articolo (note comprese)

    L’assegno Naspi a Giugno dovrebbe essere riscuotibile a partire dal giorno 11 Giugno 2018 (lunedì 11/06/2018)
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Maggio, ovvero dal 01/05/2018 al 31/05/2018. Il pagamento della Naspi infatti si riferisce sempre al mese precedente, per cui a Giugno 2018 viene pagato il mese di Maggio e così via..

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data diversa rispetto a quella dell’11 Giugno 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi a Giugno 2018: come controllare

    Entra su www.inps.it

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Giugno 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.im

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Come fare la domanda di disoccupazione Naspi online

    Come fare la domanda di disoccupazione Naspi online

    Come fare la domanda di disoccupazione Naspi online: la guida  aggiornata 

    Come presentare la domanda di disoccupazione Naspi online? Se sei stato licenziato, se ti sei dimesso per giusta causa o se ha risolo in maniera consensuale il rapporto di lavoro, non devi far altro che presentare la domanda di disoccupazione Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi: a chi spetta?

    Hanno diritto alla Naspi, tutti i lavoratori subordinati che hanno perso il lavoro involontariamente ed in particolare la Naspi spetta:

    • gli apprendisti;
    • ai lavoratori nel settore privato, con contratto a tempo determinato ed a tempo indeterminato;
    • ai dipendenti pubblici, con un contratto a tempo determinato;
    • al personale artistico, con rapporto di lavoro subordinato;
    • ai soci lavoratori di cooperative.

    Domanda di disoccupazione Naspi: i requisiti

    Quali sono i requisiti per ottenere la disoccupazione Naspi? I requisiti per richiedere la disoccupazione, sono principalmente tre:

    • essere disoccupato dopo il licenziamento, le dimissioni per giusta causa, la scadenza del contratto o la risoluzione del contratto, da parte del datore di lavoro;
    • aver maturato 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione;
    • avere 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti dall’inizio della disoccupazione.

    La domanda di disoccupazione online si presenta, entro 68 giorni dalla risoluzione del rapporto di lavoro.

    Domanda Naspi: come fare la domanda di disoccupazione online?

    Per richiedere la Naspi, devi essere in possesso del codice Pin dispositivo Inps, oppure puoi presentare la domanda, direttamente presso un patronato della zona o contattare il contact center dell’Inps, al numero verde 803.164 da telefono fisso o il numero Inps 06.164.164 da telefono mobile. Prima di presentare la domanda, devi essere in possesso:

    • del codice Pin dispositivo Inps;
    • documento d’identità in corso di validità;
    • del modello Sr163 compilato correttamente, timbrato e firmato dalla posta o dalla banca;
    • l’eventuale contratto di lavoro a tempo determinato, soprattutto per la disoccupazione dei docenti precari.
    • le ultime buste paghe;
    • la convalida della Direzione provinciale del lavoro, nel caso di dimissioni per giusta causa nel periodo tutelato della maternità o la risoluzione consensuale del rapporto;
    • le dimissioni per giusta causa e la contestazione fatta al datore di lavoro.

    Questi documenti, a seconda del caso, devono essere allegati obbligatoriamente alla domanda Naspi. Dal primo dicembre 2017 non è necessario richiedere preventivamente lo stato di disoccupazione dal centro per l’Impiego per chi presenta la Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi: la guida completa

    Per inviare la domanda Naspi, devi cliccare sul sito www.inps.it, Sulla barra cerchi servizi, prestazioni, informazioni, scrivi domande per prestazioni a sostegno del reddito ed accedi al servizio, indicando il tuo codice fiscale ed il codice Pin dispositivo Inps. Successivamente clicca su Indennità di Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi Informazioni
    Domanda di disoccupazione Naspi Informazioni

    Clicca su Invio domanda

    Domanda di disoccupazione Naspi che cos'è
    Domanda di disoccupazione Naspi che cos’è

    Controlla i dati anagrafici, inserisci lo stato di cittadinanza, lo stato civile e clicca su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi invio domanda
    Domanda di disoccupazione Naspi invio domanda

    Inserisci i dati dell’ultima posizione lavorativa

    Domanda di disoccupazione Naspi ultima posizione lavorativa
    Domanda di disoccupazione Naspi ultima posizione lavorativa

    Indica i dati del datore di lavoro, la data di inizio e di fine dell’attività lavorativa ed il motivo della cessazione. In seguito clicca su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi ricerca datore di lavoro
    Domanda di disoccupazione Naspi ricerca datore di lavoro

    Controlla che il tuo datore di lavoro abbia fatto le comunicazioni uniemens

    Domanda di disoccupazione Naspi contributi utili
    Domanda di disoccupazione Naspi contributi utili

    Inserisci il numero di telefono, l’indirizzo email, il titolo di studio e la qualifica e clicca sempre su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi contatti e qualifica
    Domanda di disoccupazione Naspi contatti e qualifica

    Compila la seguente sezione e clicca su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi dichiarazioni
    Domanda di disoccupazione Naspi dichiarazioni

    In questo riquadro dovrai cliccare su, dichiaro di poter far valere di 30 giornate di lavoro e nel caso di attività autonoma dovrai indicare la data di inizio attività ed il reddito presunto futuro, dell’anno in corso. Successivamente clicca su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi attività lavorativa in corso
    Domanda di disoccupazione Naspi attività lavorativa in corso

    Leggi l’avviso dell’Inps e clicca sul quadratino presa visione dell’avviso.

    Domanda di disoccupazione Naspi avviso
    Domanda di disoccupazione Naspi avviso

    Seleziona la modalità di pagamento e scrivi il codice Iban indicato sul modello Sr163. Clicca su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi accredito
    Domanda di disoccupazione Naspi accredito

    Scrivi la qualifica dell’ultimo rapporto di lavoro e clicca su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi qualifica
    Domanda di disoccupazione Naspi qualifica

    Spulcia l’impegno a comunicare all’Inps qualsiasi variazione, che comunicherai con il modello Naspi Com e la dichiarazione della veridicità delle informazioni fornite. Clicca su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi comunicazioni all'Inps
    Domanda di disoccupazione Naspi comunicazioni all’Inps

    Quali documenti devo allegare alla domanda Naspi online?

    La domanda Naspi è quasi terminata. Controlla i dati dell’intera domanda di disoccupazione e clicca sul rettangolino ALLEGATI.

    Domanda di disoccupazione Naspi riepilogo dati inseriti
    Domanda di disoccupazione Naspi riepilogo dati inseriti

    Qui dovrai allegare i documenti richieste per approvare tempestivamente la Naspi. E’ indispensabile allegare a tutte le prestazioni dell’Inps, il modello Sr163 e tutta la documentazione utile, per un iter veloce della domanda. Clicca su dichiaro che la documentazione allegata è conforme all’originale. Premi su scegli file, inserisci il file dal tuo pc e nella descrizione scrivi l’oggetto del documento allegato (ad esempio modello Sr163). Alla fine, clicca su torna allo sportello e premi conferma in basso al riepilogo delle informazioni sulla Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi allegati
    Domanda di disoccupazione Naspi allegati

    La domanda di disoccupazione Naspi è stata inviata correttamente. Per richiedere le detrazioni fiscali o gli assegni familiari sulla disoccupazione Naspi, clicca sui riquadri indicati in questa schermata. Il programma in automatico, ti porterà alla domanda assegno nucleo familiare Naspi o alle detrazioni fiscali per la Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi invio domanda
    Domanda di disoccupazione Naspi invio domanda

    Entro 15 giorni dall’invio della domanda Naspi, dovrai recarti obbligatoriamente al centro per l’impiego di riferimento per il patto personalizzato. Riceverai direttamente una lettera di risposta sulla cassetta postale online dell’Inps, dove sarà indicato:

    Se non ricevi una risposta entro 60 giorni, ti consigliamo di sollecitare l’esito della domanda Naspi, con il servizio online dell’Inps: Inps Risponde.

    Le ultime news su insindacabili.it

  • Rimborso 730 Naspi 2018 Inps per i disoccupati

    Rimborso 730 Naspi 2018 Inps per i disoccupati

    Rimborso 730 Naspi 2018 Inps per i disoccupati

    Il rimborso 730 2018 Inps è un importo previsto sulla disoccupazione Naspi per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi nell’anno 2018.

    Il modello 730 precompilato 2018 o il modello Unico 2018, può prevedere un somma a rimborso, per le spese deducibili e detraibili sull’imposta pagata, oppure, il pagamento di altre imposte irpef, per il cumulo di diversi redditi di lavoro dipendente, fabbricati, terreni o per canoni di locazione riscossi nell’anno 2017.

    IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati in NASPI, sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi

    Rimborso 730 2018 Inps per i disoccupati

    Il Rimborso 730 2018 Inps è riconosciuto ai disoccupati che nell’anno nell’anno percepiranno la disoccupazione Naspi sino al mese di luglio 2018. Per chi non rientra in questi casi, dovrà presentare un altro tipo di dichiarazione, come il 730 2018 senza sostituto d’imposta.

    Puoi ricevere il rimborso fiscale solo se:

    • presenti la dichiarazione dei redditi entro il 23 luglio 2018;
    • se hai pagato o risultano da pagare le ritenute irpef (sommando tutti i redditi dell’anno 2017);
    • hai sostenuto delle spese (tipo mediche o di ristrutturazione) o per coniuge o figli a carico non indicati nella certificazione unica 2018.

    Quindi per controllare se ho possibilità di scaricare delle spese, devo scaricare il modello Cu 2018 direttamente dall’Inps, seguendo la nostra mini guida cliccando qui, e/o richiedere al datore di lavoro la certificazione unica 2018 (ex modello Cud) per la prestazione lavorativa effettuata nel 2018.

    Per controllare se hai diritto ad un rimborso fiscale, devi visualizzare il Cu 2018 sia Inps o del datore di lavoro e controllare se nelle sezioni ritenute hai pagato l’irpef. In questo caso il contribuente potrà recuperare, solo come ritenute irpef, l’importo di 327,59 euro. Nel caso di più certificazioni, devi controllare il prospetto di liquidazione 730 – 3 con il modello 730 2018.

    Rimborso 730 2018 inps
    Rimborso 730 2018 inps

    Rimborso 730 2018 Inps: quando arriva ai disoccupati?

    I pagamenti del rimborso 730 disoccupati 2018 è previsto, a partire dal mese di Agosto 2018 in poi. Questo vale sia per chi percepisce la Disoccupazione Agricola nel mese tra giugno a luglio 2018 e sia per chi continua a ricevere la Naspi sino a luglio 2018. Per ricevere questo rimborso, deve essere accolta la domanda di disoccupazione agricola e ci deve essere un pagamento nel mese di agosto, con riferimento luglio 2018, della disoccupazione Naspi. Inoltre il contribuente o il caf, deve aver inviato entro e non oltre il mese di giugno 2018, la dichiarazione dei redditi 730 2018 del disoccupato.

    Rimborso 730 2018 inps: come visualizzare il rimborso?

    Per visualizzare la data di disponibilità del rimborso, devi accedere sul sito www.inps.it
    A questo punto devi scrivere sulla barra superiore del sito, cerchi servizi, prestazioni, informazioni,  “Fascicolo previdenziale del cittadino“. Clicca su servizio ed accedi, inserendo il codice fiscale ed il codice Pin online Inps.

    In seguito clicca sul menu a sinistra “Prestazioni” ed in seguito “Pagamenti“.  Quando il pagamento sarà disponibile, comparirà la voce nell’anno 2018: “Conguagli Mod. 730 Prestazioni non Pensionistiche“. Cliccando su PRESTAZIONE, visualizzerai l’importo e la data di disponibilità del pagamento del rimborso 730 2018 Inps.

    rimborso 730 2018 Inps
    rimborso 730 2018 Inps

    IMPORTANTE – Il Rimborso 730 per i Disoccupati in NASPI, sarà visualizzato come pagamento separato e ricevuto in un giorno differente rispetto alla stessa Naspi

    Rimborso 730 2018 Inps: sostituto d’imposta sul 730

    Per ricevere il rimborso fiscale 730 2018 sulla disoccupazione agricola 2018 o sulla disoccupazione Naspi 2018, devi indicare o cambiare sul modello 730 precompilato 2018 il sostituto d’imposta. Questi sono i dati dell’Inps per le operazioni di conguaglio della tua dichiarazione dei redditi.

    Rimborso 730 disoccupati 2017
    Rimborso 730 2018 Inps

    Se compili in maniera errata i dati del sostituto d’imposta, non riceverai il rimborso 730 2018 dall’Inps. In questo caso dovrai presentare un 730 integrativo 2018, per correggere, il datore di lavoro o l’Ente, che ti pagherà il rimborso fiscale 2018.

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    Guida al modulo naspi com per bloccare la disoccupazione

    Naspi comunicazione nuova assunzione: sei stato assunto e stai percependo la disoccupazione Naspi?

    Sei stato ricevendo l’indennità di disoccupazione Naspi dall’Inps, nel caso di assunzione a tempo determinato o a tempo indeterminato, devi comunicare all’Inps, l’evento che influisce sul pagamento della prestazione con il modello Naspi com.

    Naspi comunicazione nuova assunzione: cos’è il modulo naspi com?

    Il modulo Naspi com è un modello telematico, utilizzato da tutti i disoccupati percettori di Naspi, che devono comunicare all’Inps, nella maggior parte dei casi entro 30 giorni, le:

    • variazioni di indirizzo o le nuove modalità di pagamento;
    • o gli eventi che modificano o bloccano il pagamento della disoccupazione Naspi, come l’instaurazione di un nuovo contratto di lavoro o la comunicazione del reddito presunto per i lavoratori autonomi.

    Con il modello Naspi com è possibile anche revocare le trattenute sindacali applicate mensilmente dal sindacato.

    Naspi comunicazione nuova assunzione: la guida online

    Per accedere al modulo Naspi com, devi cliccare sul sito dell’Inps: www.inps.it. Nella barra cerchi servizi, prestazioni, informazioni scrivi: Domande per Prestazioni a sostegno del reddito.

    Naspi comunicazione
    Naspi comunicazione

    Inserendo il codice fiscale e il codice Pin Inps dispositivo, entrerai nello sportello virtuale per i servizi di informazione e richiesta di prestazione. Clicca su Naspi

    Naspi comunicazione
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    Clicca su Comunicazioni Naspi-COM

    Naspi comunicazione
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    Premi Invio Comunicazioni

    Naspi comunicazione
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    Conferma i tuoi dati e clicca su avanti

    Naspi comunicazione
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    Visualizzerai i dettagli dell’ultima domanda presentata

    Naspi comunicazione
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    Ora clicca su eventi che influiscono sul pagamento della prestazione e seleziona attività lavorativa subordinata. In seguito clicca su avanti.

    Naspi comunicazione
    Naspi comunicazione

    Seleziona il tipo di contratto e scrivi:

    • solo la data di inizio attività se il contratto di lavoro è a tempo indeterminato;
    • la data di inizio e la data di fine contratto, nel caso di rapporto di lavoro a tempo determinato.

    Clicca successivamente su avanti.

    Naspi comunicazione
    Naspi comunicazione

    Controlla la domanda. Se è corretta clicca su conferma.

    Naspi comunicazione
    Naspi comunicazione

    Se al termine della procedura telematica esce un messaggio: “Il servizio di protocollazione delle domande risulta momentaneamente non disponibile”, non ti preoccupare, la domanda è stata  acquisita dall’Inps.

    Naspi comunicazione nuova assunzione: come viene ripresa la Naspi?

    La circolare Inps n. 94 del 12 maggio 2015, precisa che nel caso di nuova attività lavorativa durante la percezione della Naspi, il disoccupato deve comunicare all’Inps, entro un mese (preferibile immediatamente), l’inizio e la fine dell’attività lavorativa. Se la stessa ha una durata inferiore a 6 mesi, la domanda di disoccupazione Naspi riprende dalla data di interruzione, d’ufficio. (Ossia il disoccupato Naspi, dopo la comunicazione del modello Naspi com, non deve fare nulla). Il contratto in questo caso, nel corso dei sei mesi, si può interrompere anche per dimissioni del lavoratore

    Se il contratto dura più di 6 mesi, il lavoratore deve fare una nuova domanda Naspi al termine del contratto di lavoro.

    Puoi consultare anche la nostra Video-Guida cliccando qui.

    Consulenza del team di insindacabili.it
    Se desideri ricevere assistenza sulla domanda di Disoccupazione Naspi, clicca sulla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pagamento Bonus Renzi naspi Maggio 2018

    Pagamento Bonus Renzi naspi Maggio 2018

    Pagamento Bonus Renzi naspi Maggio 2018

    Bonus “Renzi” Maggio 2018: in che data sarà pagato sulla disoccupazione Naspi? Pagamento Bonus Renzi naspi Maggio 2018
    Come accade per i redditi dei lavoratori dipendenti, allo stesso modo, hanno diritto al “Bonus Renzi” tutti i cittadini disoccupati che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro. Per cui per prima cosa, se pensi di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia, ti consigliamo di leggere questo nostro articolo.

    Quando si è percettori di Naspi, non bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può iniziare a pagare il Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Bonus Renzi disoccupati: Maggio 2018

    Purtroppo il “Bonus Renzi” per la Naspi non viene pagato lo stesso giorno, ma varia da mese a mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio 
    Ma scopriamo insieme da che giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi a Maggio 2018. Pagamento Bonus Renzi naspi Maggio 2018
    Il Bonus Irpef sulla disoccupazione Naspi sarà pagato a partire dal giorno 18 Maggio venerdì 18/05/2018

    Si tratta del quarto pagamento disponibile per l’anno 2018

    IMPORTANTE
    La data indicata può differire da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero tantissimi fattori che l’inps deve tenere in conto, per cui non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai nel tuo fascicolo previdenziale.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo online

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto, puoi visualizzare il tuo Bonus – Clicca su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    In questo esempio, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017. Clicca su stampa e visualizzerai la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    La data di pagamento in questo esempio è il 21.03.2017. Ritardo Bonus Renzi

    Come mai il Bonus per i disoccupati non è da 80 euro e varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati. Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti dal Team di Insindacabili

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Disoccupazione naspi e lavoro autonomo

    Disoccupazione naspi e lavoro autonomo

    Disoccupazione naspi e lavoro autonomo: si può lavorare con la disoccupazione Naspi

    Disoccupazione naspi e lavoro autonomo, è compatibile? Chi percepisce la disoccupazione Naspi può lavorare in maniera occasionale?

    La circolare Inps n. 174 del 23 novembre 2017, descrive in dettaglio tutte le situazioni di compatibilità dell’indennità di disoccupazione Naspi con alcune tipologie lavorative. La disoccupazione Naspi si blocca all’inizio dell’anno, nel momento in cui, non si comunica all’Inps con il modello Naspi com, il reddito presunto derivante da attività occasionale o di lavoro autonomo.

    Inoltre ricordiamo che per chi inizia un’attività lavorativa di lavoro dipendente presso un’azienda, deve comunicare all’Inps  il giorno di inizio del rapporto di lavoro registrato e il termine, nel caso di rapporto a tempo determinato.

    Naspi e lavoro occasionale

    La disoccupazione Naspi ed il lavoro saltuario o occasionale sono compatibili, se non si superano determinati limiti di reddito annuali. E’ importante distinguere il lavoro autonomo occasionale, previsto dall’art. 2222 del codice civile, dai nuovi voucher e dalle due nuove forme contrattuali:

    • il libretto di famiglia;
    • il contratto di prestazione occasionale.

    La circolare Inps dispone che è possibile acquisire prestazioni di lavoro occasionale con i nuovi voucher durante la Naspi se non si superano complessivamente 5000,00 euro annui (ricevuti da tutti i committenti) ed in questo caso il beneficiario disoccupato non è tenuto a comunicare all’Inps il reddito presunto.

    Differente è il rapporto di lavoro autonomo occasionale e saltuario di professionisti iscritti alla gestione separata Inps e che non hanno la partita iva. In questo ultimo caso anche se il professionista non ha partita iva, il disoccupato percettore di Naspi, non deve superare complessivamente nell’anno 4.800 euro.

    Se il professionista non abituale e non iscritto a nessun albo, nel caso di compensi inferiore a 4800 euro, deve comunicare all’inizio di ogni anno con il modello Naspi com, i compensi dell’anno in corso. Al disoccupato verrà sottratto una misura dell’80% del reddito di lavoro autonomo occasionale nell’anno.

    Naspi e reddito professionista

    La Naspi per il professionista iscritto ad un albo, come l’avvocato, l’ingegnere ed il consulente del lavoro è compatibile con tale professione, solo se non si superano determinati limiti di reddito. Il limite di reddito previsto è pari a 4.800 euro annui. Inoltre il professionista potrà anche richiedere il pagamento anticipato in un unica soluzione presentato la domanda Naspi anticipata.

    Compatibilità indennità Naspi e compensi da borse di studio, borse lavoro, stage e tirocini professionali

    La percezione delle Naspi è anche compatibile con i redditi di lavoro assimilati da lavoro dipendente, se il disoccupato non ha un rapporto di lavoro dipendente con il soggetto erogante. Quindi la Naspi è compatibile con i redditi previsti dall’art. 50, comma 1 lett.c) del Dpr 22 dicembre 1986 n. 917, ossia con:

    • stage e tirocini professionali;
    • borse di studio;
    • premio o sussidio a titolo di borsa di studio o di addestramento professionale;
    • premi e compensi derivanti dall’attività sportive dilettantistiche del Coni, dalle federazione o dagli enti sportivi.

    In questo caso non bisogna fare nessuna comunicazione con il modello Naspi com.

    Naspi e funzioni di amministratore, consigliere e sindaco di società

    Nel caso di mansione di amministratore, consigliere e sindaco di società, l’indennità Naspi non decade se il reddito a qualsiasi titolo percepito, comprese le erogazioni liberali, non superi il limite complessivo di euro 8000 annuali.

    In questo caso si applica la disciplina prevista dall’art. 9 del Dlgs n. 22 del 2015, con la riduzione della disoccupazione dell’80% del reddito dichiarato. Per non perdere la Naspi, se sei amministratore di una società, devi comunicare entro 30 giorni il reddito presunto dall’inizio della carica o devi inviare telematicamente il modello Naspi com all’inizio di ogni anno.

    Naspi anticipata a chi spetta

    L’art. 8 del Dlgs n. 22 del 2018 consente a particolari categorie di lavoratori, la corresponsione in un’ unica soluzione anticipata dell’indennità Naspi. In tutti i casi precedenti abbiamo visto i limiti di reddito per non percepire la Naspi, ma molte volte conviene sfruttare l’incentivo all’avvio di un’attività di lavoro autonoma o di impresa individuale denominata Naspi anticipata. L’anticipo della disoccupazione Naspi è riconosciuta alle seguenti:

    • attività professionali esercitate da liberi professionisti anche iscritti alle casse previdenziali;
    • attività di impresa individuale, artigiana o commerciale o anche impresa agricola;
    • con la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa iscritta all’albo nazionale nella quale sorge la prestazione di attività lavorative da parte del socio;
    • con la costituzione di società unipersonale ( con ragione sociale S.r.l., S.r.l.s. e S.p.A.) caratterizzata dalla presenza di un unico socio.
    • attraverso la costituzione o ingresso in società di capitali (S.r.L) solo a determinate condizioni.
      I beneficiari della disoccupazione naspi che rivestono la qualifica di socio di capitale, conferendo esclusivamente capitale e la cui partecipazione alla società non è riconducibile ad attività di lavoro autonomo o di impresa, non può essere riconosciuta la Naspi anticipata.

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  • Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

    Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

    Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

    Cosa accade se un cittadino percettore di Disoccupazione Naspi si trasferisce all’estero per un periodo di vacanza o alla ricerca di Lavoro?
    In questo articolo cercheremo di capire cosa dice l’INPS in merito alla Disoccupazione Naspi ed al trasferimento all’estero. Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

    Secondo la normativa europea, un lavoratore disoccupato che ha maturato il diritto alla Disoccupazione seconde le legge di uno o più stati dell’Unione Europea, può conservare tali benefici recandosi in un altro stato comunitario alla ricerca di una nuova occupazione

    Disoccupazione Naspi ed Estero: a chi è rivolta la normativa

    La normativa riguarda i cittadini disoccupati:

    • di uno stato dell’Unione europea,
    • di uno stato del SEE (come Islanda, Liechtenstein e Norvegia),
    • Svizzeri,
    • o di paesi extracomunitari, solo se residenti in uno stato UE e assicurati almeno in due stati membri (circolare INPS 15 marzo 2011, n. 512);
    • apolidi e rifugiati residenti in uno stato membro.

    Disoccupazione all’Estero: Decorrenza e Durata

    Il cittadino che percepisce la Disoccupazione Naspi in Italia e che si reca all’estero per cercare una nuova occupazione, può conservare il diritto alla prestazione di Sostegno al Reddito sino ad un massimo di 3 mesi. Tali mesi vanno conteggiati dalla data di partenza dall’Italia.

    In maniera speculare, anche chi percepisce l’indennità di disoccupazione da uno Stato comunitario e rientra in Italia, ha diritto a conservare l’assegno di Disoccupazione per 3 mesi (massimo 6 mesi in caso di eventuale proroga)

    L’indennità di Disoccupazione Naspi è sospesa finché all’ufficio del lavoro dello stato comunitario, il disoccupato non comunichi all’INPS l’avvenuta iscrizione con la relativa data. Ricevuta questa comunicazione, l’INPS paga direttamente al cittadino la prestazione dovuta a cominciare dalla data dell’avvenuta partenza. Se l’iscrizione presso l’ufficio del lavoro dello stato estero avviene dopo sette giorni, la Naspi sarà pagata dalla data di iscrizione e sino alla data di scadenza già fissata (bisogna considerare tre mesi a partire dalla data di partenza dall’Italia o dall’Estero)

    Naspi e ricerca Lavoro Estero
    Naspi e ricerca Lavoro Estero

    Disoccupazione all’Estero: Quando decade

    Se il cittadino percettore di Disoccupazione Naspi si reca all’Estero alla ricerca di un nuovo lavoro senza comunicarlo al centro per l’impiego, perde il diritto di esportare tale beneficio fuori dall’Italia e quindi, l’INPS provvederà a recuperare l’intera somma versata, a partire dal giorno dell’avvenuto trasferimento in terra Estera.

    La circolare Inps n. 177 del 28/11/2017 ha precisato che, i beneficiari della disoccupazione Naspi che si trasferiscono temporaneamente per la ricerca di un posto di lavoro all’estero, continueranno a percepire la prestazione Inps senza giustificarne le ragioni. 

    Disoccupazione Naspi all’Estero: Quanto spetta

    Un cittadino italiano beneficiario di disoccupazione a carico di uno stato estero che rientra in Italia per cercare un nuovo lavoro, oltre a beneficiare dell’indennità per il periodo esportato, potrebbe avere anche diritto all’indennità di disoccupazione prevista per i cittadini rimpatriati. Naturalmente, dal periodo indennizzabile come rimpatriato (al massimo 180 giorni) saranno detratte le giornate già indennizzate all’estero.

    Esempio dal sito Inps.it
    Se una persona che ha lavorato in Germania dal 1° gennaio 2011 al 30 giugno 2012, in Lettonia dal 1° luglio 2012 al 30 giugno 2013 e in Italia dal 1° luglio 2013 al 15 settembre 2013, sulla base dei soli periodi maturati in Italia (Stato dell’ultima  occupazione) non avrebbe diritto al pagamento di alcuna prestazione.

    Cumulando, invece, i periodi lavorati in tutti gli stati, raggiunge il diritto alla disoccupazione NASpI e l’importo della prestazione erogata è calcolato sull’imponibile previdenziale del lavoro svolto in Italia.
    Questa stessa regola è applicata anche quando una persona ha lavorato, per ultimo, in un paese diverso dall’Italia.

    Riferimento normativo: circolare Inps n. 177 del 28/11/2017articolo 21 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150, circolare Inps n. 85/2010, punti 5 e 6

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