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Pensione Quota 100, come funziona e come si calcola?
Quanto si perde con la Quota 100?

Ci sono delle penalizzazioni con le Pensioni Quota 100?

Tutte le ultimissime notizie sulla Pensione Quota 100 di Inps – La simulazione ed il calcolo delle pensioni con Quota 100.

  • Pensione Quota 104: ecco la nuova pensione anticipata nel 2024

    Pensione Quota 104: ecco la nuova pensione anticipata nel 2024

    Pensione quota 104 cos’è e cosa prevede?

    Riforma pensioni Quota 104 – Il nuovo disegno di legge di bilancio 2024, approvata dal Consiglio dei Ministri, eliminerà la pensione Quota 103 per l’anno 2024, sostituendola con una nuova misura denominata: Quota 104. (Quota 104 non è entrata in vigore nell’anno 2024)

    Nel panorama pensionistico arrivano importanti cambiamenti. Con l’introduzione di un innovativo Fondo per la flessibilità in uscita, ora è possibile pensionarsi in maniera anticipata a 63 anni con 36 anni di contributi (Nuova ape sociale), se si è stati caregiver, disoccupati, disabili o si è svolto un lavoro gravoso. Le donne, con le stesse “clausule sociali” possono invece accedere alla pensione con 35 anni di contributi. Inoltre, la transizione verso Quota 104 sarà accompagnata da specifiche regole, tra cui il bonus Maroni, pensato per valorizzare chi decide di rimanere in attività lavorativa.

    Un aspetto interessante è che coloro che scelgono di continuare a lavorare nonostante abbiano maturato il diritto all’anticipo pensionistico, possono optare per riscuotere le trattenute contributive in busta paga fino all’età di 67 anni. In questo articolo vediamo insieme tutti i requisiti per accedere alla nuova pensione anticipata Quota 104.

    Requisiti Quota 104 pensiona anticipata

    Pensione quota 104 Inps cos’è e come funziona? Quota 104 è una pensione anticipata Inps, per coloro che raggiungono determinati requisiti dal 1° Gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. Si può richiedere, solo per quei lavoratori pubblici e privati con:

    • 63 anni di età compiuti, (rispetto ai 62 anni previsti nel 2023)
    • 41 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Saranno esclusi (non ufficiale) dalla pensione anticipata quota 104, i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    Quota 104 è cumulabile con il lavoro?

    Se si seguiranno le stesse regole della pensione anticipata Quota 103, la pensione Quota 104, non è cumulabile, fino alla maturazione degli anni di età, per conseguire la pensione di vecchiaia:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali, nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia. (ossia dopo il primo pagamento della pensione)

    In caso di percezione di questi redditi (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione anticipata Quota 104 viene sospesa.

    Al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, si può cumulare il trattamento pensionistico con i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.

    Quanto si perde con quota 104?

    Optare per la Quota 104 comporterà una penalizzazione, mentre chi decide di continuare a lavorare godrà di benefici economici aggiuntivi.

    Per richiedere la pensione anticipata Quota 104 presso l’INPS, sarà necessario aver interrotto sia il lavoro dipendente che quello autonomo prima della data di inizio della pensione e comunicare questa data all’INPS. Inoltre l’importo della pensione non potrà superare 2.835 euro lordi, in attesa di conoscere la rivalutazione, fino a che non viene maturata la pensione di vecchiaia.

    La bozza della legge finanziaria 2024 prevede una riduzione della quota di pensione determinata con il calcolo contributivo.

    Finestre pensione Quota 104?

    La pensione quota 104, dovrebbe essere erogata dall’INPS, per i lavoratori privati:

    • dopo 6 mesi (a partire dal 1° Agosto 2024 per chi raggiunge i requisiti entro il 31 dicembre 2023) dal possesso dei requisiti di 63 anni compiuti e 41 anni di contributi.

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo dopo 9 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 1° Gennaio 2024, rispetto ai 6 previsti nell’anno 2023.

    Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 104, con 63 anni di età e 41 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2023. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre e quindi, la domanda di collocazione a riposo, resta da presentare entro il 28 febbraio 2024.

  • Pensione Quota 103: requisiti per andare in pensione anticipata nel 2023

    Pensione Quota 103: requisiti per andare in pensione anticipata nel 2023

    Pensione quota 103 cos’è?

    Pensione Quota 103 come funziona? La nuova legge di bilancio 2023, approvata dal Senato il 29 Dicembre 2022, elimina la pensione Quota 102 per l’anno 2023, con una nuova misura denominata: Quota 103.

    Ricordiamo, che restano in vigore ancora i vecchi requisiti per conseguire la pensione anticipata, ai soggetti che maturato:

    1. 62 anni di età anagrafica più 38 anni di contributi, al 31 dicembre 2021, (Quota 100)
    2. 64 anni di età e 38 di contributi, al 31 dicembre 2022. (Quota 102)

    Requisiti Quota 103 pensiona anticipata

    Pensione quota 103 Inps cos’è e come funziona? Quota 103 è una pensione anticipata Inps, per coloro che raggiungono determinati requisiti dal 1° Gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Si può richiedere, solo per quei lavoratori pubblici e privati con:

    • 62 anni di età compiuti,
    • 41 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Saranno esclusi (non ufficiale) dalla pensione anticipata quota 103, i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    Quota 103 è cumulabile con il lavoro?

    La pensione Quota 103, non è cumulabile, fino alla maturazione degli anni di età, per conseguire la pensione di vecchiaia:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali, nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia. (ossia dopo il primo pagamento della pensione)

    In caso di percezione di questi redditi (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione anticipata Quota 103 viene sospesa.

    Al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, si può cumulare il trattamento pensionistico con i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.

    Quanto si perde con quota 103?

    Il nuovo Presidente del Consiglio, nella conferenza stampa del 22 novembre 2022, ha specificato, che per i soggetti che richiederanno la nuova pensione anticipata Quota 103, riceveranno un importo di pensione non superiore a 5 volte il trattamento minimo (massimo 2.580 euro), sino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni).

    Quindi, a partire da 67 anni, la pensione anticipata, sarà calcolata in base ai diversi sistemi retributivi o misti.

    Per richiedere la pensione anticipata Quota 103 INPS, bisognerà aver cessato l’attività lavorativa di lavoro dipendente ed autonoma, prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa.

    Prima pensione Quota 103?

    La pensione quota 103, dovrebbe essere erogata dall’INPS, per i lavoratori privati:

    • dopo tre mesi (a partire dal 1° Aprile 2023 per chi raggiunge i requisiti entro il 31 dicembre 2022) dal possesso dei requisiti di 62 anni compiuti e 41 anni di contributi.

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:

    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 1° Gennaio 2023,
    • i dipendenti pubblici che maturano entro il 31 dicembre 2022 i requisiti previsti, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dal 1° agosto 2023.

    Il personale della scuola, se resteranno i vecchi requisiti, potrà andare in pensione con quota 103, con 62 anni di età e 41 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2022. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre e quindi, la domanda di collocazione a riposo, resta da presentare entro il 28 febbraio 2023.

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    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulla pensione quota 103 nel 2023, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pensione anticipata requisiti 2022

    Pensione anticipata requisiti 2022

    Come andare in pensione prima dell’età di 67 anni?

    Pensione anticipata ultime notizie e requisiti 2022: come accedere alla pensione anticipata nell’anno 2022? La pensione anticipata è una prestazione pensionistica, che permette di ricevere l’assegno mensile pensionistico, prima dei 67 anni.

    Vediamo insieme le diverse tipologie per raggiungere l’amata pensione.

    Chi può andare in pensione anticipata nel 2022?

    La pensione anticipata 2022 e sino al 31 dicembre 2026, verrà riconosciuta ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, agli iscritti alla Gestione separata Inps ed ai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) con:

    • 42 anni di contributi versati e 10 mesi per gli uomini;
    • 41 anni di contribuzione, anche in diverse gestioni previdenziali e dieci mesi di contributi per le donne.

    Quindi il lavoratore otterrà la pensione anticipata Inps, solo con il perfezionamento dei requisiti contributivi.

    Questo vale, sia per i lavoratori in possesso di contribuzione prima del 31 Dicembre 1995 e per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 1° Gennaio 1996.

    La pensione decorre dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti ed è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro solo per i dipendenti. La prima finestra utile è il 1° Aprile 2022.

    Quanti anni di contributi per andare in pensione nel 2022?

    I Lavoratori con solo contribuzione dal 1° gennaio 1996, possono ottenere la pensione anticipata contributiva con:

    • 64 anni di età,
    • 20 anni di contributi, se dal calcolo dell’assegno pensionistico, deriva un importo della pensione pari a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale.

    Quindi per percepire tale ultima opzione nell’anno 2022, dal mese successivo della domanda, bisogna avere un importo della pensione non inferiore ad euro 1310,68 euro.

    Pensione anticipata 2022 Quota 102

    La quota 102, misura sperimentale prevista solo per l’anno 2022, prevede un’ulteriore pensione anticipata, sia per i dipendenti privati e sia per i dipendenti pubblici con:

    • 64 anni di età e 38 anni di contributi.

    La pensione decorre dopo tre mesi, dalla maturazione del diritto per i dipendenti privati e dopo 6 mesi dalla data di entrata in vigore del Dl 4/2019, per i dipendenti pubblici.

    Ricordiamo, che per coloro che raggiungono i requisiti di QUOTA 100 entro il 31 Dicembre 2021, potranno richiedere la pensione anticipata anche nel 2022.

    Pensione anticipata opzione donna 2022

    La legge di Bilancio 2022, ha prorogato l’art. 1 comma 9 della legge 243/04, con il quale permette alle donne lavoratrici di andare in pensione con:

    • 58 anni di età e 35 anni di contributi, maturati entro il 31 Dicembre 2021,
    • 59 anni di età e 35 anni di contributi, per le lavoratrici autonome;

    La pensione opzione donna 2022 decorre dopo:

    • 12 mesi, per le lavoratrici dipendenti;
    • 18 mesi, per le lavoratrici autonome.

    Questa opzione pensionistica, viene calcolata interamente con il sistema contributivo.

    Pensione Anticipata Ape sociale 2022

    Il governo ha prorogato anche la pensione Ape social o sociale 2022 per tutti coloro che raggiungono nell’anno 2022 questi requisiti:

    • 63 anni di età,
    • 30 anni di contributi.

    Per approfondire i requisiti della pensione anticipata Ape sociale, leggi il nostro ultimo articolo: Ape social 2022.

    Pensione anticipata 2022 lavoratori usuranti 

    E’ possibile andare in pensione anticipata, quando un lavoratore ha svolto uno o più lavori usuranti previsti dal Dlgs 67/2011, per almeno 78 giorni nell’anno. Posso ottenere la pensione anticipata, i lavoratori che svolgono lavori usuranti con:

    • 61 anni e 7 mesi di età,
    • con un minimo di 35 anni di contributi.

    Se i contributi sono stati versati per la prima volta dopo il 1° Gennaio 1996, oltre i requisiti precedenti, l’importo scaturito della pensione deve essere pari ad 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. Questa regola non vale per chi ha raggiunto l’età di 65 anni.

    Consulenza del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulle pensioni del 2022, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Quota 102: requisiti per andare in pensione anticipata nel 2022

    Quota 102: requisiti per andare in pensione anticipata nel 2022

    Pensione quota 102 cos’è?

    Quota 102 Inps cos’è e come funziona? La bozza della manovra finanziaria 2022, ha sostituito la pensione Quota 100, con una nuova misura denominata Quota 102, ossia la possibilità di ottenere la pensione nel 2022: con 64 anni di età e 38 anni di contributi.

    Ricordiamo, che per i soggetti che raggiungono i vecchi requisiti, al 31 Dicembre 2021, (62 anni di età anagrafica più 38 anni di contributi) possono ancora conseguire la pensione anticipata Quota 100.

    Cosa è quota 102: requisiti per andare in pensione nel 2022

    Quota 102 Inps cos’è e come funziona? Quota 102 è una pensione anticipata Inps, per coloro che raggiungono determinati requisiti dal 1° Gennaio 2022 al 31 dicembre 2022. Non verrà rinnovata e si può richiedere, solo per quei lavoratori pubblici e privati con:

    • 64 anni di età compiuti,
    • 38 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps. (Se restano in vigore i requisiti di pensione quota 100, si possono cumulare i periodi assicurativi anche in gestioni diversi, in periodi lavorativi non coincidenti)

    Saranno esclusi dalla pensione anticipata quota 102, i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    Quota 102 è cumulabile con il lavoro?

    La pensione quota 102 non sarà sicuramente cumulabile, fino alla maturazione degli anni di età, per conseguire la pensione di vecchiaia:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali, nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia. (ossia dopo il primo pagamento della pensione)

    In caso di percezione di questi redditi (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione anticipata Quota 102 viene sospesa.

    Al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, si può cumulare il trattamento pensionistico con i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.

    Quanto si perde con quota 102?

    Per richiedere la pensione anticipata Quota 102 INPS, bisognerà aver cessato l’attività lavorativa di lavoro dipendente ed autonoma, prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa.

    Per chi avesse dei dubbi, nell’approfittare della quota 102 nell’anno 2022, con questo paragrafo vogliamo analizzare i suoi vantaggi e svantaggi:

    • Quota 102 parte dal 1° gennaio 2022 e scade il 31 Dicembre 2022 e difficilmente sarà rinnovata negli anni successivi con gli stessi requisiti,
    • non si perde nulla, ma si riduce il montante contributivo INPS per il calcolo della pensione mensile, in quanto il conteggio si basa su 38 anni di contributi Inps,
    • bisogna valutare che la pensione verrà pagata per più anni, in quanto anticipata,
    • il fatto che non è possibile integrare la pensione con altri redditi.

    Quando pagherà l’Inps la prima pensione 2022?

    La pensione quota 102 sarà erogata dall’INPS, per i lavoratori privati:

    • dopo tre mesi (a partire dal 1° Gennaio 2022) dal possesso dei requisiti di 64 anni compiuti e 38 anni di contributi.

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:

    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 1° Gennaio 2022.

    Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 102, con 64 anni di età e 38 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2022. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre, la domanda di collocazione a riposo, resta da presentare entro il 28 febbraio 2022.

    Attendiamo l’approvazione della finanziaria 2022 e le circolari Inps, per conoscere in maniera definitiva: i criteri, le modalità e quando fare domanda, con la pensione anticipata Quota 102.

    Consulenza telefonica del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulla pensione quota 102 nel 2022, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pensione Quota 100 domanda nel 2022?

    Pensione Quota 100 domanda nel 2022?

    Pensione quota 100 come funziona dal 2022?

    Si potrà richiedere la Pensione anticipata Quota 100 anche nel 2022? In scadenza al 31 Dicembre 2021, la pensione anticipata quota 100, in vigore dall’anno 2019, grazie al famoso decreto legge 4/2019.

    Come funziona quota 100 dopo il 31 Dicembre 2021?

    Il disegno di legge della manovra finanziaria 2022 ha previsto la proroga di quota 100, con una nuova misura denominata quota 102, che permette di raggiungere l’amata pensione con:

    • 64 anni di età anagrafica compiuti e 38 anni di contributi.

    Pensione quota 100 nel 2022?

    Chi ha maturato i requisiti di Quota 100, può andare in pensione nel 2022?

    L’articolo 14 comma 1 del decreto 4/2019 sancisce: “Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data, ferme restando le disposizioni del presente articolo. Il requisito di età anagrafica di cui al presente comma, non è adeguato agli incrementi alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.”

    Quindi il lavoratore pubblico e privato, in possesso al 31 dicembre 2021, dei seguenti requisiti:

    • 62 anni di età compiuti, entro il 31 dicembre 2021,
    • 38 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps, entro e non oltre il 31 dicembre 2021. (si possono cumulare i periodi assicurativi anche in gestioni diversi, in periodi non coincidenti),

    potranno richiedere la pensione anticipata Quota 100, anche dopo il 31 dicembre 2021, attendendo la finestra mobile, dalla maturazione dei due requisiti.

    Sono esclusi dalla possibilità di richiedere la pensione quota 100, i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    Quando paga l’Inps la prima pensione nel 2022?

    La pensione quota 100 sarà erogata dall’INPS, per i lavoratori privati, a partire:

    • dal 1° Aprile 2022, per tutti coloro che hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2021;

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:

    • dal 1° Luglio 2021, se i dipendenti pubblici possiedono 62 anni e 38 anni di contributi, entro il 31 dicembre 2021;

    Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 100, con 62 anni di età e 38 anni di contributi, se maturati, sempre entro il 31 Dicembre 2021. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre, la domanda di collocazione a riposo, resta da presentare entro il 28 febbraio di ogni anno.

    La pensione Quota 100 è cumulabile con i redditi di lavoro?

    La pensione quota 100 non è cumulabile, fino alla maturazione degli anni di età, per conseguire la pensione di vecchiaia:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza (non prima) della pensione sino alla pensione di vecchiaia.

    In caso di percezione di questi redditi (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione anticipata viene sospesa.

    Al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, si può cumulare il trattamento pensionistico con i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.

    Come si calcola la pensione Quota 100?

    Per richiedere la pensione anticipata quota 100 INPS, bisogna aver cessato l’attività lavorativa di lavoro dipendente ed autonoma, prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa.

    Quindi per chi ha i requisiti ed è ancora indeciso sulla possibilità di andare in pensione quota 100, bisogna valutare diversi aspetti:

    • Quota 100 non sarà rinnovata nel 2022, salvo i casi che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2021,
    • non si perde nulla, ma si riduce il montante contributivo INPS per il calcolo della pensione mensile,
    • bisogna valutare che la pensione verrà pagata per più anni,
    • il fatto che non è possibile integrare la pensione con altri redditi.

    Inoltre bisogna valutare anche la possibilità di anticipare quota 100 di tre anni con il coinvolgimento dei Fondi di solidarietà bilaterali.

    Per il calcolo della pensione Quota 100, ti consigliamo di leggere la nostra guida ed utilizzare il programma CARPE dell’Inps: Come calcolare l’importo della Pensione con CARPE Inps?

    Consulenza telefonica del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulla pensione quota 100 nel 2022, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Come funziona la pensione INPS con Quota 100 nel 2021?

    Come funziona la pensione INPS con Quota 100 nel 2021?

    Pensione quota 100 ultimissime

    Come funziona le pensione Quota 100 Inps? In scadenza nel 2021, la pensione anticipata Quota 100, per chi ha raggiunto 62 anni di età e 38 anni di contributi Inps. Come si calcola e quanto si perde con Quota 100?

    Requisiti per andare in pensione

    Quota 100 è una pensione sperimentale anticipata, per coloro che raggiungono determinati requisiti entro il 31 dicembre 2021. Non verrà rinnovata e si può richiedere, solo per quei lavoratori pubblici e privati con:

    • 62 anni di età compiuti,
    • 38 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps. (si possono cumulare i periodi assicurativi anche in gestioni diversi, in periodi non coincidenti)

    Sono esclusi dalla pensione anticipata quota 100, i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    E’ cumulabile?

    La pensione quota 100 non è cumulabile, fino alla maturazione degli anni di età per conseguire la pensione di vecchiaia:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia.

    In caso di percezione di questi redditi (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione anticipata viene sospesa.

    Al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia, si può cumulare il trattamento pensionistico con i redditi di lavoro dipendente ed autonomo.

    Quanto si perde con quota 100?

    Per richiedere la pensione anticipata quota 100 INPS, bisogna aver cessato l’attività lavorativa di lavoro dipendente ed autonoma, prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa.

    Quindi per chi ha i requisiti ed è ancora indeciso sulla possibilità di andare in pensione quota 100, bisogna valutare diversi aspetti:

    • Quota 100 scade il 31 Dicembre 2021 e non sarà rinnovata,
    • non si perde nulla, ma si riduce il montante contributivo INPS per il calcolo della pensione mensile,
    • bisogna valutare che la pensione verrà pagata per più anni,
    • il fatto che non è possibile integrare la pensione con altri redditi.

    Inoltre bisogna valutare anche la possibilità di anticipare quota 100 di tre anni con il coinvolgimento dei Fondi di solidarietà bilaterali.

    Quando paga l’Inps la prima pensione?

    La pensione quota 100 sarà erogata dall’INPS, per i lavoratori privati, a partire:

    • dal 1° Aprile 2021, per tutti coloro che hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2020;
    • dopo tre mesi (a partire dal 1° Gennaio 2021) dal possesso dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi.

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:

    • dal 1° Luglio 2021, se i dipendenti pubblici possiedono 62 anni e 38 anni di contributi, entro il 31 dicembre 2020;
    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 1° Gennaio 2021.

    Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 100, con 62 anni di età e 38 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2021. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre, la domanda di collocazione a riposo, resta da presentare entro il 28 febbraio di ogni anno.

    Pensione quota 100 potrà decorrere (partire) anche da Gennaio 2022. In questo caso basta aver maturato i requisiti entro il 31 Dicembre 2021.

    Consulenza telefonica del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulla pensione quota 100 nel 2021, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pensione quota 100 comunicazione dei Redditi obbligatoria

    Pensione quota 100 comunicazione dei Redditi obbligatoria

    Quota 100: è obbligatorio dichiarare i redditi con il modulo AP139 pubblicato dall’Inps

    L’art. 14 comma 3 del Decreto Legge 4/2019 Reddito di cittadinanza e Quota 100, ha previsto per i pensionati beneficiari di Quota 100, il divieto di cumulo di redditi da lavoro, dalla data di decorrenza della pensione sino al raggiungimento del requisito della pensione di vecchiaia.

    Pensionati Quota 100 obbligati a dichiarare i redditi

    Il decreto Legge 4/2019 esplica che la pensione quota 100 non è cumulabile a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5000 euro lordi annui.

    La Circolare Inps n. 117 del 9 Agosto 2019 ha disciplinato i casi in cui si rischia la sospensione della pensione quota 100 conseguita a 62 anni e con 38 anni di contributi.

    Bisogna presentare la dichiarazione reddituale all’Inps in caso:

    • di sospensione dei pagamenti della pensione,
    • in tutti casi in un anno, dalla decorrenza della pensione quota 100 sino all’età prevista dalla legge per la pensione di vecchiaia, il pensionato ha percepito o prevede di percepire:
    1. Redditi di lavoro autonomo o dipendente che non possono essere cumulati con quota 100,
    2. redditi di lavoro autonomo occasionale (art.2222 codice civile) superiore a 5000 euro,
    3. redditi di lavoro espressamente previsti come non influenti a livello di cumulo,
    4. redditi derivanti da attività di lavoro svolte in periodi precedenti la decorrenza della pensione quota 100, indicando anche il periodo in cui è stato prodotto il reddito,
    5. il reddito di lavoro autonomo agrario dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni.

    Il reddito di lavoro autonomo deve essere dichiarato anche quando si supera in corso anno l’importo di 5000 euro lordi di compensi. I compensi o i redditi di impresa sono rilevati al lordo delle ritenute irpef ed al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali.

    Modulo AP139 comunicazione Redditi Quota 100

    Per compilare il modulo Ap139 Inps denominato Dichiarazione dei redditi cumulabili ed incumulabili con la “Pensione Quota 100” per i soggetti già pensionati, bisogna accedere con le credenziali al servizio online sul sito Inps: Ricostituzione di pensione.

    Nel modulo Ap139 Inps bisogna indicare:

    1. i dati anagrafici, di residenza ed i contatti del pensionato,
    2. la decorrenza della pensione quota 100,
    3. l’anno di riferimento dei redditi che si andranno a dichiarare.

    Nel quadro:

    • 1 bisogna spulciare la dicitura non ho percepito/non percepirò redditi di lavoro,
    • 2 da compilare se il pensionato ha percepito o percepirà reddito di lavoro incumulabili
    • 3 se il pensionato ha percepito o percepirà redditi cumulabili da lavoro in quanto riferiti a periodi precedenti alla data di decorrenza della pensione,
    • 4 il pensionato dichiara di aver percepito i redditi appartenenti a particolari categorie cumulabili con la pensione quota 100.

    Redditi cumulabili con Quota 100: quali sono?

    Oltre al reddito di lavoro autonomo non superiore a 5000 euro lordi, sono cumulabili e non rilevanti ai fini della corresponsione della quota 100 i seguenti redditi:

    • le indennità percepite dagli amministratori locali,
    • i redditi di impresa non connessi ad attività di lavoro, nonché le partecipazioni agli utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione nei casi in cui l’apporto non è costituito dalla prestazione di lavoro,
    • i compensi percepiti per l’esercizio della funzione sacerdotale,
    • le indennità percepite per l’esercizio della funzione di giudice di pace ,
    • indennità percepite dai giudici onorari aggregati,
    • indennità percepite per l’esercizio della funzione di giudice tributario,
    • le indennità sostitutiva del preavviso in quanto ha natura risarcitoria e non retributiva,
    • i redditi derivanti da attività svolte nell’ambito di programmi di reinserimento degli anziani in attività socialmente utili promosse da enti locali ed altre istituzioni pubbliche e private,
    • indennità percepite per le trasferte e missioni fuori del territorio comunale, i rimborsi per spese di viaggio e di trasporto, spese di alloggio, spese di vitto che non concorrono a formare il reddito imponibile ai sensi del TUIR;
    • indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale..

    I pensionati che hanno percepito redditi incumulabili nell’anno precedente, portando alla sospensione della quota 100, devono dichiarazione l’assenza di redditi da lavoro per l’anno in corso.

    Consulenza del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulle pensioni Quota 100, consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Quando liquidano la pensione quota 100

    Quando liquidano la pensione quota 100

    Quando liquidano la pensione quota 100?

    Il Senato ha approvato definitivamente il decreto legge n. 4/2019, reddito di cittadinanza e quota 100. Dal 29 gennaio 2019, è possibile andare in Pensione con quota 100, ossia con 62 anni di età e con 38 anni di contributi. In questo articolo approfondiremo i requisiti e le date di pagamento delle pensioni quota 100.

    Quota 100 domande Inps

    Con il messaggio Inps n. 395 del 29 gennaio 2019, l’Inps ha dato il via libera alle domande telematiche delle pensioni quota 100. Infatti le domande di pensioni quota 100, posso essere trasmesse tramite:

    Per anticipare la pensione nell’anno 2019, per il triennio dal 2019 al 2021, il lavoratore deve avere:

    • 62 anni di età compiuti,
    • 38 anni di contributi versati, alla gestione AGO Inps, gestione separata, gestione dei lavoratori autonomi o alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Sono esclusi i lavoratori delle seguenti categorie:

    • Forze Armate,
    • il personale delle forze di polizia e della polizia penitenziaria,
    • i lavoratori del corpo Nazionale dei vigili del fuoco,
    • il personale della Guardia di finanza.

    La pensione quota 100 è cumulabile?

    La pensione quota 100 non è cumulabile:

    1. con i redditi di lavoro dipendente, sia in Italia ed all’estero,
    2. con i redditi di lavoro autonomo in Italia ed all’estero, con esclusione di quelli occasionali nel limiti di 5000 euro lordi, dalla data di decorrenza della pensione sino alla pensione di vecchiaia.

    Quindi per chi percepisce questi redditi, compreso quelli per lavoro parasubordinato (contratti a progetto e collaborazioni coordinate e continuative), la pensione viene sospesa.

    Per ottenere la pensione quota 100, bisogna aver cessato l’attività lavorativa prima della decorrenza della pensione, dichiarando all’Inps la data di cessazione dell’attività lavorativa. Il tutto deve essere accertato, prima della liquidazione, attraverso le comunicazioni obbligatorie Unilav inviate dal datore di lavoro.

    Quando liquidano la pensione quota 100?

    L’Inps nel messaggio Inps n. 1008 dell’11 Marzo 2019, ha specificato che procederà con la liquidazione provvisoria delle pensioni con quota 100 e nel caso di redditi o in mancanza della cessazione dell’attività di lavoro dipendente, non dichiarati dal pensionato, richiederà gli importi indebitamente percepiti. Anche i lavoratori autonomi, dalla data di decorrenza della pensione quota 100, devo avere un reddito pari a zero.

    La pensione quota 100 sarà pagata per i lavoratori privati:

    • dal 1° Aprile 2019, per tutti coloro che hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2018;
    • dopo tre mesi (a partire dal 1° Gennaio 2019) dal possesso dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi.

    Mentre i lavoratori pubblici, potranno andare in pensione in anticipo:

    • dal 1° Agosto 2019, se i dipendenti pubblici possiedono 62 anni e 38 anni di contributi, entro il 29 gennaio 2019;
    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 29 Gennaio 2019.

    Il personale della scuola, potrà andare in pensione con quota 100, con 62 anni di età e 38 anni di contributi, se maturati, entro il 31 Dicembre 2019. La decorrenza prevista per il comparto scuola è il 1° Settembre 2019, la domanda di collocazione a riposo, entro il 28 febbraio 2019.

    In tutti i casi, la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata dai lavoratori dipendenti pubblici, alle amministrazioni, con un preavviso di 6 mesi.

    Per controllare il pagamento della pensione anticipata quota 100, accedi al servizio cedolini paga di pensione Inps, leggendo il nostro articolo: Come consultare e stampare il cedolino di pensione Inps.

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  • Pensione anticipata 2019 ultime notizie

    Pensione anticipata 2019 ultime notizie

    Pensione anticipata 2019 ultime notizie: come andare in pensione prima dell’età di 67 anni

    Come accedere alla pensione anticipata nell’anno 2019? La pensione anticipata è una prestazione pensionistica, che permette di ricevere l’assegno mensile pensionistico, prima dei 67 anni. Vediamo insieme le diverse tipologie per andarsene prima in pensione.

    Pensiona anticipata 2019 ordinaria

    La pensione anticipata 2019, viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti, autonomi e pubblici (non conta l’età in questo caso) con:

    • 42 anni di contributi versati e 10 mesi per gli uomini;
    • 41 anni di contribuzione in diverse gestioni previdenziali e dieci mesi di contributi per le donne.

    Questo vale, sia per i lavoratori in possesso di contribuzione prima del 31 Dicembre 1995 e per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dal 1° Gennaio 1996. La pensione decorre dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti. La prima finestra utile è il 1° Aprile 2019.

    Pensione anticipata 2019 contributiva

    Per i lavoratori con solo contribuzione dal 1° gennaio 1996, possono ottenere la pensione anticipata contributiva con:

    • 64 anni di età,
    • 20 anni di contributi, se dal calcolo dell’assegno pensionistico, deriva un importo della pensione pari a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale.

    Quindi per percepire tale ultima opzione nell’anno 2019, dal mese successivo della domanda, bisogna avere un importo della pensione non inferiore ad euro 1282,37.

    Quota 100 pensione anticipata

    La quota 100 prevede un’ulteriore pensione anticipata, sia per i dipendenti privati e sia per i dipendenti pubblici con:

    • 62 anni di età e 38 anni di contributi.
    • 62 anni di età e 36 anni di contributi per le donne con almeno due figli, grazie al bonus contributivo.

    La pensione decorre dopo tre mesi, dalla maturazione del diritto per i dipendenti privati (1° finestra decorre dal 1° Aprile 2019 con requisiti al 31/12/2018) e dopo 6 mesi dalla data di entrata in vigore del Dl 4/2019, per i dipendenti pubblici. (Prima finestra decorre dal 1° Agosto 2019)

    Per approfondimenti sulla pensione anticipata quota 100, leggi il nostro articolo: Pensione quota 100: come funziona?.

    Pensione anticipata opzione donna 2019

    Il D.L. 4/2019 ha prorogato l’art. 1 comma 9 della legge 243/04, con il quale permette alle donne lavoratrici di andare in pensione con:

    • 58 anni di età e 35 anni di contributi, maturati entro il 31 Dicembre 2018,
    • 59 anni di età e 35 anni di contributi, per le lavoratrici autonome;

    La pensione opzione donna 2019 decorre dopo:

    • 12 mesi, per le lavoratrici dipendenti;
    • 18 mesi, per le lavoratrici autonome.

    Questa opzione pensionistica, viene calcolata interamente con il sistema contributivo.

    Pensione Ape volontaria 2019

    Il governo Giallo-verde non ha eliminato la pensione Ape volontaria, che permette un anticipo della pensione, attraverso un prestito bancario per il raggiungimento della pensione (precisamente a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia) con questi requisiti:

    • 63 anni di età,
    • 20 anni di contributi.

    Leggi tutti i requisiti della pensione Ape volontaria in questo articolo: Ape volontaria Inps.

    Pensione Ape sociale 2019

    Il governo ha prorogato anche la pensione Ape social o sociale 2019, per tutti coloro che raggiungono nell’anno 2019 questi requisiti:

    • 63 anni di età,
    • 30 anni di contributi.

    Per approfondire la domanda Ape sociale, leggi il nostro ultimo articolo: Ape social 2019.

    Pensione anticipata 2019 lavoratori usuranti 

    E’ possibile andare in pensione anticipata, quando un lavoratore ha svolto uno o più lavori usuranti previsti dal Dlgs 67/2011, per almeno 78 giorni nell’anno. Posso ottenere la pensione anticipata, i lavoratori che svolgono lavori usuranti con:

    • 61 anni e 7 mesi di età,
    • con un minimo di 35 anni di contributi.

    Se i contributi sono stati versati per la prima volta dopo il 1° Gennaio 1996, oltre i requisiti precedenti, l’importo scaturito della pensione deve essere pari ad 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. Questa regola non vale per chi ha raggiunto l’età di 65 anni.

    Pensione anticipata 2019 lavoratori gravosi

    Diversi sono i lavoratori gravosi, che posso accedere anticipatamente alla pensione, a causa di prestazioni lavorative gravosi, definiti dalla tabella B del Ministero del lavoro. Posso richiedere la pensione con:

    • 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini,
    • 41 anni e 10 mesi di contributi versati per per le donne.

    E’ importante per ogni situazione, verificare l’esatto calcolo dei contributi versati in ogni gestione previdenziale, per usufruire del cumulo contributivo.

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    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulle pensioni del 2019, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pensione quota 100, opzione donna, contributiva

    Pensione quota 100, opzione donna, contributiva

    Pensione quota 100, opzione donna, contributiva: domanda di pensione anticipata

    Dal 29 gennaio 2019, è possibile presentare la domanda di pensione anticipata all’Inps denominata Quota 100. Insieme a questo anticipo pensionistico, è possibile inviare all’Inps, la domanda di pensione anticipata ordinaria e la pensione anticipata opzione donna. Vediamo insieme i requisiti e come presentare la domanda all’Inps.

    Pensione Quota 100: come funziona?

    La gazzetta ufficiale n. 23 del 28 Gennaio 2019 ha pubblicato il decreto legge reddito di cittadinanza e di pensioni. Il governo ha previsto diverse misure nel 2019 per anticipare l’amata pensione. Una di questa misure è la quota 100, sia per i dipendenti privati e sia per i dipendenti pubblici. Sarà possibile andare in  pensione per il triennio 2019 – 2021, con:

    • 62 anni di età compiuti e con un minimo di anzianità contributiva effettiva di 38 anni.

    Posso accedere alla pensione anticipata quota 100 gli iscritti:

    • alla gestione obbligatoria dell’Inps (AGO)
    • alla gestione separata dell’Inps di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 Agosto 1995 n. 335,
    • gestione dei lavoratori autonomi;
    • alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Per i cittadini titolari di contribuzione in due o più gestioni pensionistiche, è possibile cumulare i contributi versati, per i periodi assicurativi non coincidenti, solo se i richiedenti non siano già titolari di pensione a carico delle precedenti gestioni.

    La pensione anticipata quota 100 non è cumulabile:

    • con i redditi di lavoro dipendente;
    • con i redditi di lavoro autonomo, nei limiti di 5000 euro lordi.

    Quota 100: contributi validi

    Quali sono i contributi validi per ottenere la pensione quota 100? Si possono far valere i seguenti periodi di contribuzione:

    • il riscatto oneroso della laurea, prima della decorrenza della pensione quota 100 (l’importo pagato è deducibile fiscalmente sulla dichiarazione fiscale 730 o ex modello Unico);
    • il cumulo contributivo GRATUITO tra diverse gestioni Inps (non è possibile per i liberi professionisti);
    • la ricongiunzione onerosa di contributi, versati in casse private dei professionisti iscritti all’Albo;
    • i contributi pagati con il saldo e stralcio dei debiti contributivi dal 2000 al 2017 presso l’Agenzia di Riscossione;
    • l’accredito dei contributi del servizio militare;
    • agli invalidi vengono riconosciuti due mesi sino a 5 anni di contribuzione, per ogni anno di lavoro presso datori di lavoro privati e pubblici, dal momento in cui si ottiene un’invalidità maggiore del 74%(certificata con verbale) e per le prime quattro categorie delle pensioni di guerra.

    Pensione quota 100: da quando decorre la pensione?

    La pensione quota 100 per i lavoratori dipendenti ed autonomi, partirà dal 1° Aprile 2019 e dal 1° Agosto 2019 per i dipendenti pubblici. I lavoratori nel settore privato andranno in pensione con quota 100 a decorrere:

    • 1° Aprile 2019, se hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2018;
    • dopo tre mesi (a partire dal 1° Gennaio 2019) dal possesso dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi.

    I lavoratori pubblici, data la particolarità del rapporto con la Pubblica Amministrazione, potranno andare in pensione in maniera anticipata con Quota 100:

    • dal 1° Agosto 2019, se maturano i requisiti di 62 anni e 38 anni di contributi entro il 29 gennaio 2019;
    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 29 Gennaio 2019.

    Per il personale della scuola, si può andare in pensione con quota 100, con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati, entro il 31 Dicembre 2019. La decorrenza prevista è il 1° Settembre 2019, con una domanda di collocazione a riposo, entro il 28 febbraio 2019.

    La domanda di collocamento a riposo deve essere presentata dai lavoratori dipendenti pubblici alle amministrazioni, con un preavviso di 6 mesi.

    Le disposizioni della pensione anticipata Quota 100 non si applica :

    • al personale militare delle forze armate;
    • ai lavoratori delle Forze di Polizia e di polizia penitenziaria;
    • al Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
    • al personale della Guardia di Finanza.

    Pensione Opzione donna 2019: a chi spetta?

    Dal 29 Gennaio 2019, sarà possibile presentare la domanda di pensione anticipata con opzione donna per le lavoratrici con:

    • 58 anni di età compiuti e 35 anni di contributi maturati entro il 31 Dicembre 2018;
    • 59 anni di età compiuti ed un’anzianità contributiva di 35 anni di contributi per le lavoratrici autonome.

    La decorrenza della pensione opzione donna 2019 prevede due finestre dopo:

    • 12 mesi per le lavoratrici dipendenti; (requisiti maturati entro il 31/12/2018, decorrenza pensione 01/01/2020)
    • 18 mesi per le lavoratrici autonome; (requisiti maturati entro il 31/12/2018, decorrenza pensione 01/07/2020)

    La pensione anticipata con quota 100, sarà interamente calcolata con il sistema contributivo, diminuendo l’importo dell’assegno pensionistico di circa il 25-30%.

    Pensione anticipata indipendente dall’età anagrafica

    Il decreto legge ha previsto anche una riduzione dell’anzianità contributiva, a decorrere dal 1° gennaio 2019, per l’accesso alla pensione anticipata. Si potrà andare in pensione considerando solo i contributi versati con:

    • 42 anni e 10 mesi per gli uomini;
    • 41 anni e 10 mesi per le donne.

    La pensione verrà pagata e decorre, dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti contributi, indicati precedentemente. Ad esempio per chi ha maturato i requisti alla data del 29 gennaio 2019 (data di entrata in vigore del decreto), consegue il diritto alla pensione dal 1° Aprile 2019.

    Il personale scuola può presentare la domanda di collocamento a riposo, entro il 28 Febbraio 2019, con validità dall’inizio dell’anno scolastico o accademico.

    Domanda Inps pensione anticipata

    Con il messaggio n. 395 del 29 Gennaio 2019, l’Inps ha dato il via libera per presentare la domanda di pensione:

    • quota 100;
    • con opzione donna;
    • anticipata con il solo requisito contributivo.

    E’ possibile presentare la domanda all’Inps tramite:

    • gli uffici zonali dei patronati;
    • l’identità digitale Spid;
    • il Pin dispositivo Inps o la carta nazionale dei servizi;
    • il contact center Inps al numero verde gratuito 803164 (da telefono fisso) o al numero verde a pagamento 06164164 (da telefono cellulare).

    Per presentare la domanda, accedi al sito dell‘Inps:

    Nuovo sito Inps
    Nuovo sito Inps

    Scrivi sulla barra cerchi servizi: Domanda di prestazioni pensionistiche, clicca sul servizio ed inserisci il codice fiscale ed il Pin dispositivo Inps o lo Spid. Clicca su Nuova domanda ed inserisci tutti i tuoi dati anagrafici e del tuo coniuge se sposato. In seguito clicca su Salva e prosegui.

    Domanda Inps Quota 100
    Domanda Inps Quota 100

    Clicca nella sezione Pensione di Vecchia/Anticipata e seleziona nel prodotto: Pensione di anzianità/anticipata. In seguito nella sezione tipo, indica la pensione anticipata che andrai a richiedere:

    • Requisito quota 100;
    • Ordinario;
    • Contributo sperimentale lavoratrici (opzione donna).

    Clicca su prosegui e completa la domanda in tutti i suoi campi.

    Domanda pensione anticipata Inps
    Domanda pensione anticipata Inps

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  • Quota 100 contributi figurativi validi e penalizzazione

    Quota 100 contributi figurativi validi e penalizzazione

    Quota 100 contributi figurativi validi e penalizzazione

    A chi spetta la pensione anticipata quota 100 dopo il decreto legge del Governo? Quali sono i contributi figurati validi per raggiungere i 38 anni di contributi? Quota 100 è una forma di pensione anticipata per i cittadini con un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contributi versati. 

    Quota 100: testo definitivo

    Il Consiglio dei Ministri n. 38, ha approvato il decreto legge sul reddito di cittadinanza, su quota 100 ed opzione donna. Il decreto ha previsto che:

    • dal 1° Aprile 2019 partirà il reddito e la pensione di cittadinanza,
    • quota 100, per le persone che raggiungono un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contribuzione, sia per i dipendenti pubblici e sia per i dipendenti privati;
    • opzione donna per le donne lavoratrici con 58 anni di età (se dipendenti) o 59 anni di età (per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi al 31/12/2018;
    • proroga dell’Ape sociale con 63 anni di età e 30 di contribuzione, con particolari condizioni sociali.

    Pensioni quota 100: come funziona?

    La pensione anticipata quota 100, è un anticipo pensionistico sperimentale sino al 31/12/2021 e permette di andare in pensione con:

    • 62 anni di età compiuti;
    • con 38 anni di contribuzione effettiva.

    La pensione quota 100 decade e non è compatibile:

    • con i redditi di lavoro dipendente;
    • con i redditi di lavoro autonomo (salvo quelli per lavoro autonomo occasionale, sino ad un limite complessivo di 5000 euro);

    Calcolo importo pensione con quota 100: penalizzazioni?

    Il Ministro dell’Interno Salvini ha dichiarato in conferenza stampa, che la pensione anticipata quota 100, non prevede penalizzazioni. E’ realmente così? Per il calcolo della quota 100, il lavoratore dipendente privato e pubblico, deve considerare alcuni fattori:

    • la mancata contribuzione versata, per la scelta di andare prima in pensione rispetto ai requisiti ordinari;
    • la situazione contributiva versata al 31/12/1995 sino al 31/12/2011. Dal 2012 la riforma Fornero ha previsto il calcolo della pensione con il sistema contributivo.

    Infatti se il lavoratore ha 18 anni di contributi entro il 31 Dicembre 1995, si applicherà un calcolo retributivo sino al 31/12/2011. Mentre se il lavoratore ha meno di 18 anni di contributi al 31 Dicembre 1995, ai fini dell’importo della pensione, si calcolerà l’intera pensione con un calcolo contributivo, ossia in base ai contributi versati.

    Finestre 2019 Quota 100

    La pensione anticipata quota 100, partirà dal 1° Aprile 2019 per i lavoratori dipendenti ed autonomi e dal 1° Agosto 2019 per i dipendenti pubblici. I lavoratori dipendenti privati ed autonomi, andranno in pensione a decorre dal:

    • 1° Aprile 2019, se hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2018;
    • dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, a partire dal 1° Gennaio 2019; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti a Marzo 2019, la pensione sarà riconosciuta a decorrere dal 1° luglio 2019)

    I lavoratori pubblici potranno andare in pensione con Quota 100 solo:

    • dal 1° Agosto 2019 (novità del decreto), se maturano i requisiti (62 anni + 38 anni di contributi) entro la data di entrata in vigore del Decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 38 (entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale verso la fine del mese);
    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Decreto Legge; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti a Luglio 2019, la pensione sarà riconosciuta a partire da Gennaio 2020).

    Per il personale della scuola, quota 100 è accessibile con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro il 31 Dicembre 2019. Sarà possibile andare in pensione dal 1° Settembre 2019 con una domanda di collocazione a riposto, entro il 28 febbraio 2019.

    I lavoratori potranno lavorare sino al giorno prima dalla data di decorrenza della pensione ed i dipendenti delle amministrazioni pubbliche dovranno dare un preavviso di 6 mesi.

    Contributi figurativi validi per quota 100

    Per raggiungere i 38 anni di contributi, abbiamo detto che sono validi i contributi versati:

    • alla gestione obbligatoria dell’Inps (AGO)
    • alla gestione separata dell’Inps di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 Agosto 1995 n. 335,
    • gestione dei lavoratori autonomi;
    • alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Per i cittadini titolari di contribuzione in due o più gestioni pensionistiche, è possibile cumulare i contributi versati, per i periodi assicurativi non coincidenti.

    Inoltre la contribuzione valida per quota 100 sono:

    • il riscatto oneroso della laurea, prima del pagamento della pensione quota 100 (con possibilità di deduzione fiscale sulla dichiarazione fiscale 730 o Ex modello Unico);
    • il cumulo contributivo GRATUITO tra diverse gestioni Inps (non è possibile per i liberi professionisti);
    • ricongiunzione onerosa di contributi, versati in casse private dei professionisti iscritti all’Albo;
    • i contributi versati con il saldo e stralcio dei debiti contributivi dal 2000 al 2017;
    • l’accredito dei contributi del servizio militare;
    • agli invalidi vengono riconosciuti due mesi sino a 5 anni di contribuzione, per ogni anno di lavoro presso datori di lavoro privati e pubblici, dal momento in cui si ottiene un’invalidità maggiore del 74%(certificata con verbale) e per le prime quattro categorie delle pensioni di guerra.

    Per tutti gli aggiornamenti della pensione anticipata quota 100, ti consigliamo di seguire il nostro sito: insindacabili.it

    Consulenza del team di insindacabili.it
    Per qualsiasi consulenza previdenziale sulle pensioni di vecchiaia o anticipate, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

  • Pensione Quota 100

    Pensione Quota 100

    Pensione Quota 100: come funziona, finestre 2019, quando parte

    A chi spetta la pensione quota 100 nell’anno 2019? Secondo la bozza del decretone del governo, la pensione quota 100 è una misura pensionistica anticipata in via sperimentale dal 2019 al 2021 e può essere concessa ai cittadini con un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contributi versati. 

    Pensione quota 100: come funziona?

    La quota 100 è un anticipo pensionistico per gli iscritti:

    • alla gestione obbligatoria dell’Inps (AGO)
    • alla gestione separata dell’Inps di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 Agosto 1995 n. 335,
    • gestione dei lavoratori autonomi;
    • alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

    Per i cittadini che non siano in pensione e sono titolari di contribuzione in due o più gestioni pensionistiche, è possibile cumulare i contributi versati, per i periodi assicurativi non coincidenti. La pensione quota 100 permette di andare in pensione con:

    • 62 anni di età compiuti;
    • con 38 anni di contribuzione effettiva;

    La pensione quota 100 è incompatibile:

    • con i redditi di lavoro dipendente;
    • con i redditi di lavoro autonomo (salvo quelli per lavoro autonomo occasionale, sino ad un limite complessivo di 5000 euro);

    Pensione quota 100: finestre 2019?

    La pensione quota 100 partirà dal 1° Aprile 2019, per coloro che hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi. Il sistema pensionistico quota 100 ha reintrodotto le finestre, assegnandole  in maniera differente, in base alla tipologia del lavoratore (settore pubblico o privato). I lavoratori del settore privato andranno in pensione a decorre dal:

    • 1° Aprile 2019, se hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi entro il 31 Dicembre 2018;
    • dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, a partire dal 1° Gennaio 2019; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti a Marzo 2019, la pensione sarà riconosciuta a decorrere dal 1° luglio 2019)

    A differenza dei dipendenti del settore privato, i lavoratori pubblici potranno andare in pensione con Quota 100 solo:

    • dal 1° Luglio 2019, se maturano i requisiti (62 anni + 38 anni di contributi) entro il 31 Marzo 2019;
    • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dal 1° Aprile 2019; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti ad Aprile 2019, la pensione sarà riconosciuta a partire dal 1° Novembre 2019).

    I lavoratori sia pubblici che privati, potranno lavorare sino all’ultimo giorno precedente alla data di decorrenza della pensione ed i dipendenti pubblici dovranno dare un preavviso di 6 mesi alla propria amministrazione pubblica.

    Per tutte le ultime novità e sul calcolo della pensione anticipata quota 100, continua a seguirci su insindacabili.it.

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  • Pensione 2019 quota 100: quando parte, come funziona, penalizzazioni

    Pensione 2019 quota 100: quando parte, come funziona, penalizzazioni

    Pensione 2019 con quota 100: 62 anni di età e 38 anni di contributi

    Quali sono i requisti, le finestre 2019, a chi spetta la pensione quota 100 nell’anno 2019? Dopo l’approvazione da parte del Parlamento, del documento di programmazione di economia e finanza 2018 (denominato Nadef), si va verso la definizione, dei requisiti fondamentali, per accedere alla pensione anticipata con 62 anni di età e 38 anni di contributi.

    Pensione 2019 quota 100: come funziona?

    Nella nota di aggiornamento del def 2018, è prevista e finanziata la misura pensionistica quota 100, per immettere nuove risorse nel mercato del lavoro e per garantire il ricambio generazionale, sia nel mondo del lavoro privato e sia in quello pubblico. La quota 100 permetterebbe un anticipo pensionistico con:

    • 62 anni di età compiuti;
    • con 38 anni di contribuzione effettiva. (Attendiamo chiarimenti, se varranno ai fini del conteggio, anche i contributi figurativi dell’Inps);
    • una penalizzazione del 25%, dell’importo dell’assegno pensionistico mensile, a causa del calcolo della pensione con il sistema contributivo.

    Quindi, il governo garantirà un’uscita anticipata, che sarà prevista nella legge di bilancio 2019. Insieme a tale misura sarà:

    • confermata l’opzione donna, la misura che prevede un anticipo pensionistico delle lavoratrici del settore pubblico e privato con 35 anni di contributi al 31/12/2015;
    • applicata la pensione di cittadinanza 2019, ossia l’aumento delle pensioni minime sino a 780 euro, dal 1° gennaio 2019;
    • riconfermata la quota 41 per particolari lavori gravosi;
    • applicato un taglio sulle pensioni d’oro, per chi ha un assegno pensionistico superiore ai 4500 euro, sproporzionato ai contributi versati nella sua carriera lavorativa.

    Pensione quota 100: quando parte?

    La pensione anticipata con quota 100, partirà da Febbraio 2019, a differenza della pensione di cittadinanza di 780 euro, con il sistema delle finestre. Ossia bisogna avere i requisiti di 62 anni di età e 38 anni di contributi, entro determinate scadenze per accedere alla pensione quota 100 da Febbraio 2019. Per richiedere la pensione con 62 anni di età, bisognerà fare un’apposita domanda telematica all’Inps, considerando le 4 finestre del 2019:

    • la decorrenza della prima finestra sarà probabilmente il 1° febbraio 2019;
    • la decorrenza delle seconda finestra sarà, sempre probabilmente dal 1° Maggio 2019;
    • la terza finestra dal 1° Agosto 2019;
    • la quarta finestra partirà dal 1° Novembre 2019.

    Per tutte le ultime novità sull’anticipo di pensione quota 100, continua a seguirci su insindacabili.it.

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