Categoria: Naspi

In questa sezione del nostro sito troverai tutte le informazioni e le ultime novità relative alla Disoccupazione Naspi: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Proveremo a dare una risposta a tutti i tuoi principali quesiti:

  • a chi spetta la Naspi?
  • a che punto sono i pagamenti della Naspi?
  • a chi rivolgersi per la Naspi?
  • In che giorno viene pagata la Naspi?
  • a chi non spetta la Naspi?
  • come si calcola la durata e l’importo della Naspi?
  • perché non arriva la Naspi

e tanto altro ancora…

Tutti i requisiti della Naspi i beneficiari ed il modello Naspi-com

  • Pagamento Naspi a Maggio 2018

    Pagamento Naspi a Maggio 2018

    Pagamento Naspi a Maggio 2018

    Da che giorno sarà disponibile il pagamento Naspi a Maggio 2018Pagamento Naspi a Maggio 2018
    Nel nostro articolo ti forniamo una data indicativa, dalla quale in poi, dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale.  naspi maggio 2018

    In questi casi, il condizionale è d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.

    L’assegno della Naspi a Maggio sarà riscuotibile a partire dal giorno 10 Maggio 2018 (giovedì 10/05/2018).
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Aprile, ovvero dal 01/04/2018 al 30/04/2018. I pagamenti della Naspi infatti si riferiscono sempre al mese precedente, per cui a Maggio 2018 viene pagato il mese di Aprile e via discorrendo…

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa date è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data differente rispetto a quella del 10 Maggio 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Come accedere al Portale Inps per controllare l’importo del pagamento

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Maggio 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.im

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Bonus Renzi Aprile 2018

    Bonus Renzi Aprile 2018

    Bonus Renzi Aprile 2018

    Bonus “Renzi” Aprile 2018: in che data sarà pagato sulla disoccupazione Naspi? Bonus Renzi Aprile 2018
    Come accade per i redditi dei lavoratori dipendenti, allo stesso modo, hanno diritto al “Bonus Renzi” tutti i cittadini disoccupati che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro.

    Per cui per prima cosa, se pensi di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia, ti consigliamo di leggere questo nostro articolo.

    Quando si è percettori di Naspi, non bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può iniziare a pagare il Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Bonus Renzi disoccupati: Aprile 2018

    Purtroppo il “Bonus Renzi” per la Naspi non viene pagato lo stesso giorno, ma varia da mese a mese. Ad esempio, in questo anno non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio.

    Ma scopriamo insieme da che giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi ad Aprile 2018. Bonus Renzi Aprile 2018
    Il Bonus Irpef sulla disoccupazione Naspi sarà pagato a partire dal giorno 30 Aprile – lunedì 30/04/2018

    Si tratta del terzo pagamento disponibile per l’anno 2018

    IMPORTANTE
    La data indicata può differire da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero tantissimi fattori che l’inps deve tenere in conto, per cui non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai nel tuo fascicolo previdenziale.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo online

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto, puoi visualizzare il tuo Bonus – Clicca su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    In questo esempio, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017. Clicca su stampa e visualizzerai la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    La data di pagamento in questo caso è il 21.03.2017. Ritardo Bonus Renzi

    Come mai il Bonus per i disoccupati non è da 80 euro e varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati.

    Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi. art. 1 D.L. 66/2014

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti dal Team di Insindacabili

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Assegno di ricollocazione 2018 per disoccupati

    Assegno di ricollocazione 2018 per disoccupati

    Assegno di ricollocazione 2018 per disoccupati

    L’assegno di ricollocazione per il reinserimento lavorativo dei disoccupati, previsto dall’art. 23 del decreto legislativo n. 150 del 14 settembre 2015, è stato, nella fase sperimentale del 2017, un vero flop.

    Ora, con la delibera n. 3 del 2018 dell’agenzia governativa Anpal, si riattiva questa misura sperimentale con l’assegno da 250 a 5000 euro per disoccupati.

    Assegno di ricollocazione a regime

    La nuova delibera dell’Anpal esplica tutti i dettagli del nuovo voucher del 2018. Infatti la nuova domanda per ottenere l’assegno di ricollocazione di 5000 euro, potrà essere richiesto dopo l’approvazione del modello di domanda telematico e dopo l’emanazione della circolare esplicativa da parte dell’Anpal.

    Assegno di ricollocazione a chi spetta

    L’assegno di ricollocazione 2018, da 250 euro a 5000 euro, spetta ai:

    • disoccupati titolati di Naspi da più di 4 mesi
    • ai beneficiari del reddito di inclusione Rei
    • ai lavoratori interessati dell’accordo di ricollocazione ai sensi dell’art. 24 del decreto legislativo n. 148 del 2015

    I beneficiari già coinvolti in misure di politiche attive pubbliche, non posso accedere all’assegno di ricollocazione fino al termine della durata del beneficio regionale.

    Come funziona l’assegno di ricollocazione?

    L’assegno di ricollocazione, disponibile dal 3 aprile 2018 (con delibera 14/2018, l’Anpal ha chiarito che la domanda sarà attiva entro il mese di maggio 2018) non è un vero assegno destinato ai disoccupati elencati in precedenza, ma è un buono rivolto al reinserimento lavorativo che verrà speso presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati (come Agenzie del Lavoro o sportelli temporanei territoriali creati dalle Regioni ), i quali garantiranno un’assistenza alla persona e tutoraggio e una ricerca intensiva di opportunità occupazionali.

    Qual è l’importo dell’assegno?

    I disoccupati percettori di Naspi dopo 4 mesi, i beneficiari del Rei ed i lavoratori impegnati in accordi di ricollocazione, dopo la presentazione della domanda presso il sito dell’Anpal, riceveranno un voucher da spendere presso i soggetti abilitati, da 250 euro fino a 5000 euro, in base alle difficoltà di ricercare una nuova occupazione.

    Il centro per l’impiego e le agenzie del lavoro acquisiranno l’assegno del disoccupato solo dopo la firma di un contratto di lavoro. In particolare nel caso di assunzione:

    • con contratto a tempo indeterminato (anche per gli apprendisti) l’assegno varia da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 5000 euro;
    • contratto a termine con durata pari o superiore a 6 mesi, l’assegno varia da un minimo di 500 euro ad un massimo di 2500 euro;
    • con contratto con una durata uguale o superiore a tre mesi e fino a 6 mesi, spetterà un assegno che oscilla da 250 euro a 1250 euro.

    Questi valori minimi o massimi dipendono dalla difficoltà del disoccupato di rioccuparsi entro i 12 mesi o nei successivi 12 mesi dall’inizio del programma.

    Come fare la domanda?

    Per ricevere l’assegno di ricollocazione, a differenza della misura sperimentale dove si inseriva il codice fiscale, con la nuova procedura, dal 03 aprile 2018 (l’Anpal ha chiarito che in base a problematiche tecniche, l’assegno di ricollocazione sarà attivo sulla piattaforma online entro il mese di Maggio 2018), bisogna iscriversi online tramite il sito dell’Anpal o al Centro per l’impiego di competenza.

    Per controllare la procedura per richiedere l’assegno di ricollocazione Anpal, leggi il nostro articolo: Anpal assegno di ricollocazione 2018.

    Per iscriversi sul sito dell’Anpal clicca su www.anpal.gov.it. Clicca in alto a destra su accedi. Se non sei registrato clicca su Non sei ancora registrato.

    Assegno di ricollocazione 2018
    Assegno di ricollocazione 2018

    Inserisci tutti i tuoi dati ed al termine della procedura attiva la funzione: Cittadino.

    Assegno di ricollocazione 2018
    Assegno di ricollocazione 2018

    Nel menu a sinistra visualizzerai la voce Assegno di ricollocazione. Clicca sulla voce e compila la tua domanda. All’interno del modulo dovrai scegliere l’Ente che ti seguirà nella ricerca del lavoro ed entro 7 giorni riceverai la risposta alla tua domanda.

    Dopo aver ricevuto il voucher, ti recherai all’Ente scelto in base all’appuntamento prefissato, e sarai affidato ad un tutor per la ricollocazione nel mondo del lavoro.

    Consulenza del Team di insindacabili.it
    Per una consulenza personalizzata con i nostri consulenti, accedi all’area riservata di consulenza online.

  • Pagamento Naspi ad Aprile 2018

    Pagamento Naspi ad Aprile 2018

    Pagamento Naspi ad Aprile 2018

    Da che giorno sarà disponibile il pagamento Naspi ad Aprile 2018Pagamento Naspi a Aprile 2018

    Nel nostro articolo vi forniamo una data indicativa, dalla quale in poi, dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. In questi casi, il condizionale è d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.

    L’assegno della Naspi ad Aprile 2018 sarà riscuotibile a partire dal giorno 11 Aprile 2018 (mercoledì 11/04/2018).
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Marzo, ovvero dal 01/03/2018 al 31/03/2018. I pagamenti della Naspi infatti si riferiscono sempre al mese precedente, per cui ad Aprile 2018 viene pagato il mese di Marzo e via discorrendo…

    IMPORTANTE: questo mese l’importo del pagamento dovrebbe essere maggiore rispetto a quello di Marzo, questo perché Marzo è l’unico mese in cui vengono retribuiti 28 giorni (relativi a Febbraio) invece dei canonici 30 di tutti gli altri mesi. Ad Aprile fortunatamente il pagamento torna ad essere riferito a 30 giornate.

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa date è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data differente rispetto a quella dell’11 Aprile 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Come accedere al Portale Inps per controllare l’importo del pagamento

    Entra su www.inps.it

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    Clicca poi su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Dettaglio Naspi Gennaio 2019
    Dettaglio pagamenti Naspi

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Aprile 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.im

    IMPORTANTE: se non visualizzi ancora la data, è probabile che la tua area riservata debba ancora aggiornarsi. Attendi e ricontrolla i prossimi giorni.

    Infine, se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Pagamenti Naspi 2018: come verificare lo stato dei pagamenti

    Pagamenti Naspi 2018: come verificare lo stato dei pagamenti

    Pagamenti Naspi 2018: come verificare lo stato dei pagamenti

    Ogni mese siamo alle prese con la ricerca del giorno di pagamento della disoccupazione Naspi. Sarebbe più semplice e utile, pagare tutte le Naspi 2018 il primo giorno del mese come per le pensioni e per le invalidità civili.

    L’Inps ha messo a disposizione del cittadino diversi servizi, per controllare la data di pagamento dalla Naspi. Un metodo per controllare quando arrivano i soldi della disoccupazione e per verificare il dettaglio degli importi, lo abbiamo già descritto in un nostro articolo: Ecco come consultare i pagamenti della tua Naspi.

    Giorno del mese pagamento naspi

    Un altro modo per verificare il giorno del mese del pagamento della Naspi, è visualizzare lo stato dei pagamenti Inps. Questo servizio, reso al cittadino da parte dell’Inps, permette di controllare le date di pagamento e gli importi di tutte le prestazioni pensionistiche e non pensionistiche dell’Inps. Per accedere clicca sul sito www.inps.it.

    Scrivi nella barra Cerchi servizi, prestazioni, informazioni: Stato di un pagamento. Clicca nella sezione Scheda prestazione: Stato di un pagamento

    Stato pagamenti Naspi
    Stato pagamenti Naspi

    Premi su Accedi al servizio

    Pagamenti Naspi 2018
    Pagamenti Naspi 2018

    Clicca sulla scritta Stato pagamenti

    Stato pagamenti Naspi
    Stato pagamenti Naspi

    Inserisci il codice fiscale ed il codice Pin online Inps e premi su accedi.

    Come indicato nella descrizione del servizio, puoi visualizzare il dettaglio di un pagamento dell’Inps. Il servizio non ti permette di visualizzare la data dei pagamenti fatti oltre due mesi addietro.

    Stato pagamenti disoccupazione Naspi
    Stato pagamenti disoccupazione Naspi

    Clicca su Disoccupazione non agricola per cercare il giorno di pagamento della Naspi

    Stato domanda disoccupazione Naspi
    Stato domanda disoccupazione Naspi

    Visualizzerai Stato pagamenti Naspi, importo, data di disponibilità pagamento Naspi, ufficio pagatore, mese e anno di riferimento e prestazione erogata.

    Descrizione Stato pagamenti Naspi
    Descrizione Stato pagamenti Naspi

    Per scoprire la durata della disoccupazione Naspi, accedi alla cassetta postale on-line Inps. Lì troverai la lettera di accoglimento Naspi con decorrenza, giorni ed importo.

  • DID online Anpal registrazione cittadino

    DID online Anpal registrazione cittadino

    DID online Anpal registrazione cittadino: che cos’è?

    La DID online è la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, necessaria per tutti i lavoratori inoccupati e diaoccupati che hanno perso volontariamente o involontariamente il posto di lavoro.

    La dichiarazione Did, ha sostituto dal quattro dicembre 2017, lo “stato di disoccupazione o lo stato occupazionale” rilasciato precedentemente dai centri per l’impiego. (ex uffici di collocamento).

    Se sei inoccupato o disoccupato, senza Naspi, ti consigliamo di iscriverti al servizio online Did dell’Anpal, per beneficiare delle politiche attive del lavoro dell’agenzia nazionale e sia per ottenere delle agevolazioni contributive, in futuro, nel caso di assunzione.

    Chi non deve presentare la domanda DID?

    La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non deve essere presentata da parte di chi l’ha già dichiarata, in una domanda di prestazione a sostegno del reddito. Non deve farlo per chi ha presentato:

    Per questi tipi di domande, è anche possibile scaricare la dichiarazione DID, dal sito dell’Anpal, nel caso di assunzione dopo la disoccupazione Naspi o Dis-coll.

    Did registrazione telematica

    Per registrarsi e presentare la domanda DID, bisogna recarsi sul sito dell’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro ed accedere o con il PIN INPS, oppure con una nuova registrazione da effettuare sullo stesso sito dell’ANPAL. Clicca sul sito Anpal e premi su accedi.

    Se non sei registrato al sito, clicca su: non sei ancora registrato?

    Richiesta Did online Anpal
    Richiesta Did online Anpal

    Inserisci i dati richiesti della scheda e clicca su registrati

    Registrazione cittadino Did online Anpal
    Registrazione cittadino Did online Anpal

    Riceverai una email per confermare la registrazione. Clicca sul link indicato nella email

    Did online sul sito Anpal
    Did online sul sito Anpal

    Cliccando sul link, riceverai una nuova email con username e password

    Come richiedere il Did online Anpal
    Come richiedere il Did online Anpal

    Ritorna sul sito ANPAL ed inserisci username e password ricevute tramite email

    La procedura telematica per richiedere la Did online Anpal
    La procedura telematica per richiedere la Did online Anpal

    Clicca su profilo utente

    Come fare per ottenere la Did online Anpal
    Come fare per ottenere la Did online Anpal

    Completa la registrazione inserendo i dati richiesti

    Come registrarti per scaricare la Did online Anpal
    Come registrarti per scaricare la Did online Anpal
    Did online sito Anpal
    Did online sito Anpal

    Clicca su diventa cittadino ed attiva l’utenza

    Area riservata Did online Anpal
    Area riservata Did online Anpal

    Entra con il codice Pin dispositivo o con le credenziali del portale Anpal. In questo ultimo caso dovrai recarti al centro per l’Impiego per convalidare il DID.

    Did online Anpal con Pin Inps
    Did online Anpal con Pin Inps

    Dopo essere entrato con le credenziali in possesso, clicca sul quadratino arancione Nuovo Did

    Come scaricare la Did online Anpal
    Come scaricare la Did online Anpal

    Compila la scheda e clicca su successivo

    Questionario Did online Anpal
    Questionario Did online Anpal

    Clicca sui pallini Accetto, per accettare le condizioni dell’informativa sul trattamento dei dati personali

    Did online
    Did online

    La procedura Did online è stata completata. Scarica la ricevuta e fissa l’appuntamento o recati al Centro per l’impiego di tua competenza, per il patto di servizio.

    scarica ricevuta Did online Anpal
    scarica ricevuta Did online Anpal

    Se sei già in possesso dello stato occupazionale, visualizza il Did registrato e scarica il pdf.

    Stampa Did online Anpal
    Stampa Did online Anpal

    DID registrazione Lombardia

    La Regione Lombardia al seguente link, ha indicato la procedura per il rilascio del Did. Nella sezione come accedere, specifica, che dopo aver rilasciato la DID sul sito dell’Anpal, è necessario fissare un appuntamento con l’operatore del Centro per l’impiego per fare Il Patto di servizio al seguente link.

    Come fare per ottenere la Did online Anpal
    Come fare per ottenere la Did online Anpal

    Come contattare l’ANPAL

    Per richieste di informazioni è possibile contattare l’Anpal:

    • al numero verde 800.000.039 (dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì)
    • tramite l’email dell’agenzia: info@anpal.gov.it

  • Bonus Renzi Marzo BIS 2018 – secondo pagamento

    Bonus Renzi Marzo BIS 2018 – secondo pagamento

    Bonus Renzi Marzo BIS 2018 – secondo pagamento

    Anche i disoccupati, come i lavoratori dipendenti, hanno diritto al “Bonus Renzi”. I cittadini devono maturare un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro. Per cui per prima cosa, chi pensa di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia, deve leggere questo nostro articolo.

    Quando si è percettori di Naspi, non bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può iniziare a pagare il Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Bonus Renzi disoccupati: Marzo-BIS 2018

    Purtroppo il “Bonus Renzi” per la Naspi non viene pagato lo stesso giorno, ma varia da mese a mese. Ad esempio, nel 2018 non vi è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio.
    Quando si riceverà il pagamento del Secondo Bonus nel mese di Marzo?
    Il Bonus Irpef sulla disoccupazione Naspi sarà pagato a partire dal giorno 21 Marzo 2018 – mercoledì 21/03/2018

    Si tratta del secondo pagamento relativo all’anno 2018. Bonus Renzi Marzo BIS 2018 – secondo pagamento

    E l’ultimo pagamento relativo al 2017? L’ultimo pagamento dello scorso anno potrà essere recuperato con la dichiarazione dei redditi/730 del 2018

    IMPORTANTE
    La data indicata può differire da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero tantissimi fattori che l’inps deve tenere in conto, per cui non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai nel tuo fascicolo previdenziale.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo online

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto, puoi visualizzare il tuo Bonus – Clicca su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    In questo esempio, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017. Clicca su stampa e visualizzerai la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    La data di pagamento ad esempio, in questo caso è il 21.03.2017. Ritardo Bonus Renzi

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online

    Saluti dal Team di Insindacabili

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Domanda Naspi: i documenti necessari da presentare

    Domanda Naspi: i documenti necessari da presentare

    Domanda Naspi: i documenti necessari da presentare

    Quali sono i documenti necessari da presentare per l’invio della Domanda della disoccupazione Naspi? Se stai leggendo questo articolo, probabilmente e sfortunatamente sei stato licenziato/a o ti sei dimesso/a per giusta Causa.

    Naturalmente, la prima cosa da fare in questi casi è quella di presentare la domanda di Disoccupazione all’INPSDomanda Naspi: i documenti necessari da presentare

    La Naspi è una prestazione universale a sostegno del reddito per chi ha involontariamente perso il lavoro. Tale prestazione è in vigore dal primo maggio 2015 ed è diventata negli scorsi mesi il sussidio universale di disoccupazione dell’Inps.

    Possono richiedere la Disoccupazione Naspi tutti i dipendenti del settore privato, ivi compresi:

    • gli apprendisti;
    • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
    • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
    • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

    Non possono invece richiederla:

    • i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
    • gli operai agricoli, a tempo determinato e indeterminato;
    • i lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
    • i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.

    Per ottenere la Naspi  è necessario:

    • trovarsi in stato di disoccupazione involontario (licenziamento, scadenza contratto, dimissioni entro un anno di vita del bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, ecc.);
    • avere maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
    • aver svolto 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimo contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo).

    Puoi richiedere la Naspi direttamente all’Inps. La richiesta deve essere inoltrata o tramite un patronato, o tramite il Contact Center dell’Inps al numero 803164 da telefono fisso o tramite il tuo codice Pin online Inps dispositivo. In questo ultimo caso ti consigliamo di seguire la nostra video-guida:

    Affrettati per ottenere la Naspi, dovrai presentare la tua domanda Naspi entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

    La Naspi decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps. Infatti parte:

    • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
    • nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.

    I documenti da presentare per la Naspi

    Ma veniamo al punto centrale di questo articolo. Quali documenti sono necessari per l’invio della domanda Naspi?
    Per presentare la domanda bisogna allegare i seguenti documenti:

    • il modello Sr163 dove viene indicato il tuo conto corrente di accredito (eliminato dal 10 aprile 2020 durante periodo Covid19) – Se il tuo CC è online, ti consigliamo di leggere questo articolo
    • il documento d’identità
    • la tessera sanitaria (per il Codice Fiscale)
    • le ultime tre buste-paga (facoltativo)
    • la lettera di licenziamento
    • nel caso di colf e badanti dovrai allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati
    • se il tuo contratto di lavoro era a tempo determinato, dovrai allegare il contratto di Assunzione
    • in caso di dimissioni per Giusta Causa, dovrai allegare la lettera di diffida al datore di lavoro, con la ricevuta di invio
    • in caso di dimissioni durante la maternità, dovrai allegare la convalida della direzione Provinciale del Lavoro
    • se si possiede P.IVA o si è lavorato con contratti di Lavoro Occasionali, bisogna anche allegare la dichiarazione del Reddito presunto per l’anno in corso

    Dopo l’accoglimento della domanda sarai chiamato dal Centro per l’Impiego per partecipare alle politiche attive del lavoro messe in campo dall’Anpal. Se questo non avviene, devi presentarti spontaneamente,con la ricevuta della domanda Naspi o con la lettera di accoglimento della disoccupazione.

    Durata e calcolo dell’importo Naspi

    La Naspi può durare per un massimo di 24 mesi e la misura della prestazione è pari:

    • al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore ad un importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT (per l’anno 2015 pari ad € 1.195,00);
    • al 75% dell’importo stabilito (per l’anno 2015 pari ad € 1.195,00) sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.195,00 (per l’anno 2015), se la retribuzione media mensile imponibile è superiore al suddetto importo stabilito.

    L’importo della prestazione non può comunque superare un limite massimo individuato annualmente per legge (ad esempio per l’anno 2018 pari ad € 1.314,30). All’indennità mensile si applica una riduzione del 3% per ciascun mese, a partire dal primo giorno del quarto mese di fruizione (91° giorno di prestazione).
    Per i soci lavoratori delle cooperative di cui al DPR 30 aprile 1970, n. 602, e per il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato, dal 1° maggio 2015 la misura della NASpI è allineata a quella della generalità dei lavoratori.Il pagamento avviene mensilmente ed è comprensivo degli Assegni al Nucleo Familiare se richiesti e spettanti.

    Per il calcolo preciso dei mesi di durata della Disoccupazione NASPI, ti rimandiamo a questo articolo.

    Come consultare i pagamenti della Naspi

    In questa breve video-guida ti spieghiamo come consultare in maniera autonoma i pagamenti della Disoccupazione Naspi

    Resta aggiornato con Insindacabili

  • Soglie “Bonus Renzi” 80 euro per il 2018

    Soglie “Bonus Renzi” 80 euro per il 2018

    Soglie “Bonus Renzi” 80 euro per il 2018

    Nuove soglie di reddito minimo e reddito massimo per il Bonus Irpef 2018 – Chi ha diritto al “Bonus Renzi” nel 2018? Vediamolo insieme:

    – I lavoratori dipendente e assimilati:
    – I Soci di cooperative;
    – i percettori di indennità di mobilità o cassa integrazione;
    – i lavoratori a progetto;
    – i dipendenti a tempo determinato;
    – i lavoratori socialmente utili;
    – chi è titolare di un assegno legato alla formazione professionale o a borse di studio;
    – i lavoratori disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione Naspi;

    Tutti queste categorie di lavoratori e/o disoccupati potranno percepire il bonus Renzi di 80,00 euro mensili (960,00 euro all’anno) solo se si rispettano determinate fasce di reddito per il periodo d’imposta 2018.

    La nuova manovra finanziaria 2018 non conferma il Bonus militari di 80 euro per tutte le forze dell’Ordine 2018, come i militari, i carabinieri e la polizia.

    Il bonus Renzi 80 euro 2018 – Le nuove fasce di reddito

    La legge di bilancio 2018 al comma 132, sostituisce l’art. 13 del comma 1-bis del Testo unico delle imposte sui redditi, aumentando i limiti di reddito da non superare per ottenere il bonus di 80 euro 2018.

    Per ottenere il bonus di 80 euro nel 2018 devi superare un reddito complessivo individuale di 8.174,00 euro ed un reddito inferiore di 24.600,00 euro. Mentre se il reddito percepito supera i 24.600,00, il Bonus Renzi sarà percepito in maniera parziale.
    Allo sforamento del nuovo limite di 26.600 euro, non avrai diritto a nulla.

    Quali erano invece le soglie di reddito minimo e massimo fino al 2017?
    Sino allo scorso anno per ricevere il “Bonus Renzi” il reddito minimo doveva essere pari ad 8.150 €, mentre il reddito massimo doveva essere pari a 26.000. Dunque si può notare come vi sia stato un innalzamento di tali soglie.

    Se non sei sicuro di superare gli 8.174 euro complessivi in un anno (imponibile fiscale), dal primo gennaio 2018 al 31 Dicembre 2018, con tutti i rapporti che avrai nel corso dell’anno, noi Ti consigliamo di revocare il bonus di 960 annuali. Lo stesso discorso vale anche per chi supera il limite massimo di 26.600,00 euro.

    Rinuncia al bonus Renzi 2018

    Per rinunciare al bonus 80 euro 2018, devi comunicare al datore di lavoro la volontà di NON ricevere il bonus Renzi in ogni busta paga mensile, con il modulo di rinuncia bonus Renzi, che ti sarà consegnato dallo stesso datore di lavoro o dal Consulente del lavoro dell’azienda.

    Al contrario per revocare il bonus Renzi 2018 dalla disoccupazione Naspi, Ti consigliamo di seguire la procedura telematica leggendo il nostro articolo cliccando qui.

    Se revochi il bonus di 960 euro annuali, per non rischiare di restituirlo o se non lo ricevi da parte dell’Inps, puoi sempre recuperalo nella dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento. Se l’Inps non ha pagato il bonus di 80 euro 2018, lo recupererai nel 730 che presenterai a maggio 2019.

    Come funziona il Bonus da 960 euro annuali?

    Il bonus viene accreditato automaticamente dal datore di lavoro in base al reddito presunto dell’anno 2018. Questo vale sia per i dipendenti dei datori di lavoro e sia per i percettori della disoccupazione Naspi. Per i contratti a tempo determinato, si tiene conto del reddito presunto per il periodo della prestazione lavorativa, ma anche del numero dei giorni.

    Calcolo bonus Renzi 80 euro 2018

    Il bonus si calcola seguendo alcune formule per determinare l’importo mensile. Si divide l’importo annuale dei 960 euro per il numero di 365 giorni. L’importo scaturito dalla divisione, 2,630 euro al giorno, si moltiplica per i giorni di detrazione del mese. Se il mese è di 31, si procederà in questo modo: 2,630 * 31 = 81,53 euro spettanti.

    E’ importante però verificare ogni singola situazione, in base al reddito presunto 2018 ed alle detrazioni fiscali, perché il Bonus non fa reddito e non è neanche un costo per il datore di lavoro in quanto viene detratto con compensazione con il modello F24.

    Per calcolare il bonus per i percettori di reddito complessivo tra 24.600 e 26.600 euro, applicheremo la formula: (26.600 euro – reddito complessivo)/2000. Tale risultato ci dirà la percentuale spettante sui 960 euro e non potrà essere superiore a 960 euro annuali.

    Il bonus fiscale 80 euro per i disoccupati percettori di Naspi
    Anche i percettori della disoccupazione Naspi hanno diritto al bonus di 80 euro. Per controllare le date di pagamento del 2018, Ti consigliamo di leggere il nostro articolo: I pagamenti del bonus di 80 euro sulla Naspi 2018.

    Bonus 80 euro 2018 per le colf e le badanti

    A differenza delle altre categorie dei datori di lavoro, le lavoratrici domestiche per ottenere il bonus di 960 euro devono obbligatoriamente presentare la dichiarazione dei redditi ogni anno. Il datore di lavoro delle colf e badanti non è un sostituto d’imposta e non si può accollare il costo degli 80 euro mensili.

    Le fasce di reddito valgono anche per le lavoratrici domestiche, ossia il loro reddito indicato sulla certificazione unica 2018 (ex Cud) non deve essere inferiore a 8174 euro e superiore a 26.600 euro.

    Se hai bisogno di una consulenza personalizzata, puoi visitare la nostra area dedicata: https://insindacabili.it/consulenza-online/.

  • Bonus Renzi Marzo 2018

    Bonus Renzi Marzo 2018

    Bonus Renzi Marzo 2018

    Bonus “Renzi” Marzo 2018: in che data sarà pagato sulla disoccupazione Naspi?
    Come accade per i redditi dei lavoratori dipendenti, allo stesso modo, hanno diritto al “Bonus Renzi” tutti i cittadini disoccupati che maturano un reddito lordo compreso tra gli 8.174 ed i 26.600 euro.

    Per cui per prima cosa, se pensi di essere al di sotto o al di sopra di questa fascia, ti consigliamo di leggere questo nostro articolo.

    Quando si è percettori di Naspi, non bisogna effettuare nessuna domanda per richiedere il Bonus, in quanto l’Inps opera come sostituto di imposta e va a riconoscere gli 80 euro in automatico (può iniziare a pagare il Bonus qualche mese dopo rispetto al primo mese di pagamento della Naspi), qualora appunto, il reddito previsto per l’anno in corso, sia nella forbice sopracitata.

    Bonus Renzi disoccupati: Marzo 2018

    Purtroppo il “Bonus Renzi” per la Naspi non viene pagato lo stesso giorno, ma varia da mese a mese. Ad esempio, in questo anno non c’è stata una data di pagamento nei mesi di Gennaio e Febbraio 
    Ma scopriamo insieme da che giorno partiranno i pagamenti per il Bonus Renzi a Marzo 2018. Bonus Renzi Marzo 2018
    Il Bonus Irpef sulla disoccupazione Naspi sarà pagato a partire dal giorno 12 Marzo – lunedì 12/03/2018

    Si tratta del primo pagamento dell’anno per il 2018.

    E i pagamenti relativi a Gennaio e Febbraio? Abbiamo contattato l’INPS, ma attualmente  non ci ha fornito maggiori info dettagliate. Non appena ne sapremo di più, lo pubblicheremo su Insindacabili.
    Per chi non può attendere, consigliamo di approfondire direttamente con la propria Sede Inps.

    IMPORTANTE
    La data indicata può differire da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero tantissimi fattori che l’inps deve tenere in conto, per cui non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai nel tuo fascicolo previdenziale.

    Bonus Irpef disoccupati: come consultarlo online

    Per prima cosa, bisogna andare sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui trovi la nostra Guida
    A questo punto, puoi visualizzare il tuo Bonus – Clicca su Prestazione in corrispondenza della freccia. (Credito Art.1 D.L. 66 Del 24.04.2014).

    Nell’esempio, il percettore della Naspi ha percepito un bonus di 157,81 per i primi mesi di gennaio 2017. Clicca su stampa e visualizzerai la data di pagamento.

    Bonus Renzi
    Bonus Renzi

    La data di pagamento in questo caso è il 21.03.2017. Ritardo Bonus Renzi

    Ti ringraziamo per la tua attenzione e ti invitiamo a visitare la nostra area dedicata alla consulenza online
    Saluti dal Team di Insindacabili

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

  • Pagamento Naspi a Marzo 2018

    Pagamento Naspi a Marzo 2018

    Pagamento Naspi a Marzo 2018

    Da che giorno sarà disponibile il pagamento Naspi a Marzo 2018Pagamento Naspi a Marzo 2018

    Nel nostro articolo vi forniamo una data indicativa, dalla quale in poi, dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. In questi casi, il condizionale è d’obbligo perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.

    L’assegno della Naspi a Marzo 2018 sarà riscuotibile a partire dal giorno 9 Marzo 2018 (venerdì 9/03/2018).
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Febbraio, ovvero dal 01/02/2018 al 28/02/2018. I pagamenti della Naspi infatti si riferiscono sempre al mese precedente, per cui a Marzo 2018 viene pagato il mese di Febbraio e via discorrendo…

    IMPORTANTE: per quanto riguarda questa mensilità, è l’unico mese in cui vengono retribuiti 28 giorni invece dei canonici 30 di tutti gli altri mesi.. L’importo naturalmente ne risentirà, in quanto saranno pagati due giorni in meno rispetto agli altri mesi

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa date è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data differente rispetto a quella dell’ 9 Marzo 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Come accedere al Portale Inps per controllare l’importo del pagamento

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Marzo 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?

    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.im

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

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  • Come controllare il calcolo e la durata della Naspi Inps

    Come controllare il calcolo e la durata della Naspi Inps

    Come controllare il calcolo e la durata della Naspi Inps

    La disoccupazione Naspi è un prestazione economica (ormai universale dal 2018) ed attiva per chi ha perso involontariamente il posto di lavoro di lavoro. Puoi presentare la domanda di disoccupazione Naspi, quando si verificano determinate situazioni:

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino), da convalidare dinanzi alla Direzione Provinciale del lavoro;
    • dimissioni per giusta causa, nel caso in cui è impossibile proseguire anche momentaneamente il rapporto di lavoro;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione richiesta dal datore di lavoro;
    • licenziamento da parte del datore di lavoro.

    Decorrenza della Naspi: da quando parte la disoccupazione?

    Se hai perso il lavoro, Ti consigliamo di verificare immediatamente i requisti per ottenere e per presentare la domanda Naspi. La disoccupazione è possibile inviarla con SPID, CIE e CNS, tramite il Contact Center Inps o attraverso un’Ente di Patronato che ti assisterà gratuitamente applicandoti delle trattenute sindacali mensili.

    La decorrenza (il giorno di partenza) della Naspi dipende dal momento in cui invii telematicamente la pratica ed il motivo della Tua cessazione.

    La Naspi decorre:

    • dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, se la stessa è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento ;
    • dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o di mancato preavviso (nel caso di dimissioni per giusta causa), qualora la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno.

    Quanto dura la disoccupazione Naspi?

    Per controllare la durata della Naspi, devi verificare l’estratto contributivo Inps, dove vengono evidenziate le settimane contributive dell’ultimo quadriennio, successive all’ultima prestazione di disoccupazione eventualmente fruita. Scarica il Tuo estratto contributivo, seguendo la nostra mini guida cliccando qui.

    Per consultare la durata, l’importo e la decorrenza della Naspi, dovresti attendere la lettera di accoglimento Inps, che troverai nella tua cassetta postale online Inps. Vediamo insieme un fac-simile di lettera di accoglimento Naspi.

    Calcolo Naspi 2018
    Calcolo Naspi

    Come calcolare la disoccupazione Naspi?

    Per visualizzare il dettaglio dell’importo della Naspi, clicca sul sito www.inps.it e nella barra cerchi servizi scrivi ed accedi al servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito. Inserisci le credenziali di accesso Inps e clicca su Naspi ed indennità di Naspi. Clicca su Consultazione domande.

    Premi Dettaglio nella colonna Visualizza dettaglio

    Dettaglio disoccupazione Naspi
    Dettaglio disoccupazione Naspi

    Vedrai la Tua domanda Naspi, con la ricevuta ed tutti gli allegati. Clicca su Prospetto di calcolo

    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi
    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi

    Nel prospetto di calcolo sono evidenziati:

    • la decorrenza della disoccupazione Naspi;
    • il numero totale dei giorni spettanti;
    • il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio dopo l’ultima prestazione di disoccupazione.

    Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l’importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio.

    In seguito si calcola la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 diviso il numero delle settimane lavoratore e moltiplicate per 4.33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese.

    L’importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all’importo ad esempio di € 1.352,19 euro per il 2023 (importi variabili annualmente).

    Se superiore, come nell’esempio, l’importo della Naspi sarà pari al 75 % di euro 1.352,19 (euro 896,25) più il 25% della differenza tra la retribuzione media mensile (1.740,31) e l’importo di euro 1.195,00 (importi variabili annualmente). Dal sesto mese tale importo subisce una riduzione del 3% ogni mese (dall’ottavo mese per cittadini over-55).

    Importo Naspi: prospetto durata e calcolo della disoccupazione

    Quanto dura la Naspi, Calcolo disoccupazione Naspi e retribuzione lorda di riferimento
    Quanto dura la Naspi, Calcolo disoccupazione Naspi e retribuzione lorda di riferimento

    Riferimento normativo: Circolare Inps n. 94 del 12 Maggio 2015.

  • Disoccupazione Naspi – calcolo giorni e durata

    Disoccupazione Naspi – calcolo giorni e durata

    Disoccupazione Naspi – calcolo giorni e durata

    Sei stato licenziato e/o ti sei dimesso per giusta causa ed hai richiesto il sussidio di disoccupazione Naspi…ma…quant’è la durata della tua disoccupazione? In questo articolo proveremo a darti una mano per districarti al meglio nel calcolo della durata della tua Naspi.

    Prima di mostrati un esempio di calcolo, passeremo in breve rassegna i punti salienti della Disoccupazione Naspi InpsDisoccupazione Naspi – calcolo giorni e durata

    Cos’è la Naspi? Naspi sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e sostituisce le vecchie precedenti prestazioni di sussidio per la disoccupazione: la Aspi e la MiniAspi.

    Tutti i requisiti della disoccupazione Naspi

    La Nuova Aspi, ovvero la Naspi è operativa dai primi mesi del 2015 ed offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei seguenti casi):

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Per effettuare la domanda NASPI, bisogna inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato ed essere iscritto al Centro per l’Impiego della tua zona;
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;
    • 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione; (requisito eliminato)

    Entro quanto tempo si presenta la domanda Naspi

    La domanda Naspi deve essere presentata all’Inps entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e il pagamento decorre:

    • dall’ottavo giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro se la domanda è presentata entro 8 giorni dal licenziamento;
    • dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda se la domanda è presentata dopo 8 giorni dal licenziamento ;
    • dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o di mancato preavviso, qualora la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno.

    La Naspi si applica ai lavoratori dipendenti. Sono esclusi i dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione, gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato;

    Come presentare la domanda Naspi – Video Guida

    Arrivati a questo punto, non resta che presentare la domanda Naspi.
    Ci sono tre possibili strade:
    – puoi richiedere l’assistenza di un Caf/patronato della tua citta
    – puoi richiedere l’assistenza alla compilazione tramite i nostri esperti fiscali – https://insindacabili.it/negozio/compilazione-della-naspi-assistenza-costo/
    – oppure se non hai timore di sbagliare qualcosa, puoi operare direttamente senza intermediari con il tuo SPID

    Calcolo dei giorni della durata della Naspi

    Come detto in precedenza, a seconda dei mesi lavorati, la Naspi può essere erogata per un massimo di 24 mesi. Questo è il primo paletto: di qui non si scappa.
    Ma come fare a calcolare la durata precisa dei mesi nei quali si potrà ricevere l’assegno di disoccupazione per ogni singola persona?
    Vediamolo con il seguente esempio.

    Per prima cosa, occorre aver ricevuto dall’INPS la lettera di accoglimento della domanda di disoccupazione Naspi. In genere tale lettera viene ricevuta in duplice copia: una digitale nella cassetta postale inps ed una cartacea al proprio indirizzo di residenza.
    Nella lettera sono riportati due dati molto importanti:

    • la data di decorrenza della Naspi (ovvero il primo giorno di partenza della disoccupazione)
    • i giorni totali della durata

    Durante ogni anno, l’INPS corrisponde sempre 30 giorni di disoccupazione per ogni mese eccezion fatta per il mese di Febbraio in cui vengono pagati 28 giorni.

    Esempio di calcolo
    Marco ha ricevuto la lettera di accoglimento della naspi con decorrenza dal 20 Aprile e per la durata totale di 590 giorni.
    Partiamo con il conteggio dei giorni e delle relative mensilità.

    11 giorni ad Aprile (undici in questo caso sono i giorni che vanno dal 20 al 30 Aprile)
    30 giorni a Maggio (e così via)
    30 Giugno
    30 Luglio
    30 Agosto
    30 Settembre
    30 Ottobre
    30 Novembre
    30 Dicembre

    251 giorni totali nell’anno di domanda – giorni da pagare restanti: 339 (ovvero 590 meno 251)

    30 Gennaio
    28 Febbraio
    30 Marzo
    30 Aprile
    30 Maggio
    30 Giugno
    30 Luglio
    30 Agosto
    30 Settembre
    30 Ottobre
    30 Novembre
    11 Dicembre ( undici giorni a Dicembre, in quanto abbiamo 328 giorni nei primi 11 mesi dell’anno)

    339 giorni

    Per cui, nel caso in esempio, la Disoccupazione Naspi parte ad Aprile e va a terminare a Dicembre dell’anno successivo.
    Ci auguriamo di esserti stati utile e di averti fornito un buon esempio di calcolo per la durata della disoccupazione Naspi. Ti consigliamo anche di leggere il nostro articolo: Naspi errore ultimo pagamento Inps: ricalcolo durata disoccupazione

  • Pagamento Naspi a Febbraio 2018

    Pagamento Naspi a Febbraio 2018

    Pagamento Naspi a Febbraio 2018

    Da che giorno sarà disponibile il pagamento Naspi a Febbraio 2018Pagamento Naspi a Febbraio 2018

    Nel nostro articolo vi forniamo una data indicativa, dalla quale in poi, dovrebbe essere disponibile l’importo della Naspi per i tanti percettori dell’assegno su tutto il territorio Nazionale. Usiamo il condizionale perché, non tutti ricevono il denaro nel primo giorno di disponibilità del pagamento.

    L’assegno della Naspi a Febbraio 2018 sarà riscuotibile a partire dal giorno 8 Febbraio 2018 (giovedì 8/02/2018).
    Questo pagamento è relativo alla disoccupazione Naspi del mese di Gennaio, ovvero dal 01/01/2018 al 31/01/2018. I pagamenti della Naspi infatti si riferiscono sempre al mese precedente, per cui a Febbraio 2018 viene pagato il mese di Gennaio e via discorrendo…

    Info importante relativa al pagamento dell’Assegno Naspi

    Questa date è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi potrebbe essere pagato in una data differente rispetto a quella dell’ 8 Febbraio 2018. Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo il modello Naspi-Com.

    Come accedere al Portale Inps per controllare l’importo del pagamento

    Entra su www.inps.it

    Clicca su Cerchi servizi, prestazioni, informazioni e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino.

    nella seguente schermata, clicca su fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci il codice fiscale e il tuo codice Pin online.

    Per continuare nella consultazione ti invitiamo a consultare il nostro articolo, nel quale ti guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Prima di salutarti però, vogliamo lasciarti con un consiglio: mentre percepisci la Naspi, poni già le tue basi per la ricerca di una nuova occupazione, in modo da farti trovare già pronto e preparato per l’appuntamento con il tuo prossimo Lavoro. Pagamento Naspi a Febbraio 2018

    Non stai ricevendo la Naspi ed hai diversi dubbi?
    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.imo-mese-naspi-non-pagato/ 2017

  • Naspi Docenti – Scuola e Naspi Insegnanti 2018

    Naspi Docenti – Scuola e Naspi Insegnanti 2018

    Naspi Docenti – Scuola e Naspi Insegnanti 2018

    Tutti gli insegnanti precari o con un contratto a termine, devono presentare la domanda per la disoccupazione Naspi nel 2018. La domanda Naspi può essere presentata dal giorno successivo alla scadenza del proprio contratto lavorativo. Naspi Docenti 2018

    Se ad esempio il contratto scade il 30 Giugno, dal primo Luglio sarà possibile inoltrare la domanda telematica Naspi all’INPS. Naspi Docenti 2018

    Cosa è la Naspi?

    Naspi sta per Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e sostituisce le vecchie precedenti prestazioni di sussidio per la disoccupazione: la Aspi e la MiniAspi

    La Nuova Aspi, ovvero la Naspi è operativa dai primi mesi del 2015 e offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei seguenti casi):

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa: mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva e obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Per effettuare la domanda NASPI, bisogna inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato ed essere iscritto al Centro per l’Impiego della tua zona;
    • nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;
    • 30 giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;

    Naspi Docenti 2018 – come si presenta la domanda

    La Domanda Naspi 2018 per i Docenti può essere presentata attraverso le seguenti modalità:

    – Rivolgendosi ad un Patronato
    – Tramite Contact Center Inps
    – Attraverso il Codice PIN Inps dispositivo

    Quest’ultima modalità è quella che consente ad ogni insegnante, di presentare ed inviare la domanda di disoccupazione direttamente online e senza intermediari.

    Per chi volesse seguire questa strada, noi di Insindacabili, abbiamo realizzato una video-guida che spiega tutti i passaggi Step by Step. Naspi Docenti 2018

    Per conoscere l’elenco completo di tutti i documenti necessari da presentare per l’invio della Domanda NASPI, rimandiamo a questo nostro articolo.

    Naspi Docenti 2018 – Dopo quanto tempo si ricevono i pagamenti?

    Su questo tema è bene far chiarezza da subito: purtroppo i tempi di pagamento possono variare da singola sede Inps ad altra sede Inps (anche all’interno della stessa Regione) e dal periodo in cui tale domanda viene inoltrata. Questo perché ci sono dei periodi dell’anno nei quali i dipendenti Inps ricevono in contemporanea più pratiche che devono essere lavorate.

    Generalmente entro 3-4 mesi dalla presentazione della domanda si riceve il primo pagamento, ma in taluni casi sfortunati, possono essere necessari anche 5 mesi.
    Se si nota lentezza nella lavorazione della pratica, il nostro consiglio è quello di chiedere maggiori Info alla sede Inps di pertinenza territoriale.

    Naspi Docenti 2018 – Come controllare i pagamenti

    Per controllare i pagamenti, bisogna essere in possesso del PIn Inps ed entrare con le proprie credenziali sul sito dell’istituto.
    Bisogna cercare “fascicolo previdenziale del cittadino” ed entrare nel servizio online

    Per continuare nella consultazione è possibile consultare il nostro articolo, nel quale guidiamo passo-passo fino alla schermata desiderata.

    Non ricevi la Naspi o hai dei dubbi?
    Se non ricevi la Naspi o ci sono dei problemi con la tua indennità di disoccupazione, puoi affidarti al nostro servizio Premium di consulenza personale dedicata.

    Saluti dal Team di Insindacabili – I tuoi diritti sono Insindacabili