Articolo aggiornato il 18 Aprile 2021 da Nicola Di Masi
Indice
- 1 Che cos’è il reddito di cittadinanza?
- 2 Reddito di cittadinanza: cos’è?
- 3 Reddito di Cittadinanza Requisiti
- 4 Beneficio economico Reddito di cittadinanza
- 5 Il reddito di cittadinanza è compatibile con l’attività lavorativa?
- 6 Reddito di cittadinanza: sito e domanda
- 7 Carta Rdc Reddito di cittadinanza
- 8 Patto per il lavoro e patto per l’inclusione reddito di Cittadinanza
- 9 Decadenza reddito di cittadinanza
- 10 Reddito di cittadinanza: incentivi al lavoro
- 11 Reddito di cittadinanza e REI reddito di inclusione
Che cos’è il reddito di cittadinanza?
Il Reddito di cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza ed all’esclusione sociale. In questo articolo indicheremo tutti i requisiti, le modalità ed i criteri per richiedere e ricevere i pagamenti del Reddito di cittadinanza.
Lo scopo principale del sussidio Rdc è quello di aiutare i cittadini in difficoltà economica attraverso un contributo mensile in denaro ed un re-inserimento progressivo nel mercato del lavoro.
Reddito di cittadinanza: cos’è?
La domanda principale che tutti si pongono è sempre la stessa: “Che cos’è il Reddito di Cittadinanza?“
L’art. 1 del decreto legge reddito di cittadinanza, sancisce che il reddito di cittadinanza, parte dal 1° Aprile 2019 ed è una misura di politica attiva del lavoro, composta essenzialmente da due elementi:
- un sostegno economico, che verrà corrisposto mensilmente con la carta prepagata reddito di cittadinanza (Carta Rdc), (secondo le dichiarazione del Ministro Di Maio i primi pagamenti del RDC potrebbero avvenire da Aprile 2019);
- un patto per il lavoro e d’inclusione sociale, per la ricerca attiva di un posto di lavoro di tutti i componenti familiari maggiorenni, con alcuni obblighi e condizioni.
Reddito di Cittadinanza Requisiti
Per richiedere il reddito di cittadinanza, il richiedente ed il nucleo familiare deve essere in possesso di alcuni e fondamentali requisiti.
Reddito di cittadinanza: i beneficiari
Il richiedente del reddito di cittadinanza, ovvero colui il quale presenta la domanda:
- deve avere almeno 18 anni di età;
- deve essere cittadino italiano, cittadino dell’Unione Europea, oppure suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto permanente. Hanno diritto a beneficiare del reddito di cittadinanza, i cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo CE con una certificazione patrimoniale del Paese Estero tradotta e legalizzata;
- il richiedente deve essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due anni in maniera continuativa, al momento della presentazione della domanda. Inoltre il richiedente deve mantenere la residenza per tutta la durata del beneficio economico Rdc.
Reddito di cittadinanza: i requisiti Isee e di Reddito
Il nucleo familiare (definito dall’art 3 del D.P.C.M. n. 159 del 2013) deve essere in possesso di determinati requisiti reddituali e patrimoniali:
- un valore Isee senza errori o omissioni, inferiore a 9.360,00 euro,
- un valore del patrimonio immobiliare NON superiore a 30.000 euro, esclusa la casa di abitazione;
- un valore del patrimonio mobiliare (definito dal modello Isee) non superiore a 6000 euro per una persona; 8000,00 euro per due componenti, 10.000 euro per tre e più componenti familiari. A questi importi va aggiunto un incremento di 1000,00 euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5000,00 per ogni componente disabile all’interno del nucleo;
- un reddito familiare (determinato ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio n. 159/2013 art. 4) che non superi 6000 euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del Rdc. Questo valore è incrementato di 9.360 euro nel caso in cui il nucleo familiare risieda in un’abitazione in locazione, indicato sul modello Isee. Il reddito familiare viene determinato sottraendo i trattamenti assistenziali indicati dall’Inps, in automatico sul modello Isee, ed al contrario vengono inclusi nel valore annuo del reddito familiare, tutti i trattamenti assistenziali in godimento di tutti i componenti familiari (con esclusione del bonus bebè) . Tutti i bonus in godimento saranno comunicati dagli Enti erogatori (Inps) al Sistema informatico Siuss.
Nel valore dei trattamenti assistenziali vengono esclusi:
- i pagamenti degli arretrati;
- le riduzioni nella compartecipazione al costo del servizio;
- le esenzioni e le agevolazioni per il pagamento dei tributi (come la Tari);
- le erogazioni, a fronte di rendicontazione di spese sostenute, buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione dei servizi;
- gli importi del Sia e del REI; (Se inclusi nel modello Isee)
- le misure regionali di contrasto alla povertà. (Se inclusi nel modello Isee)
La soglia è incrementata a 9.360 euro nel caso di nucleo residente in casa di locazione
Parametro scala di equivalenza Isee ai fini del RDC 2019 | Soglia di riferimento reddituale familiare in sede di prima applicazione | Soglia è incrementata a 9.360 euro nel caso di nucleo residente in casa di locazione |
---|---|---|
1 | 6000,00 euro | 9360,00 euro |
1,4 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni (ad esempio due genitori) | 8400,00 euro | 13104,00 euro |
1,6 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 1 componente minori di 18 anni | 9600,00 euro | 15360,00 euro |
1,8 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 2 componenti minori di 18 anni | 10800,00 euro | 16848,00 euro |
2,00 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 3 componenti minori di 18 anni | 12000,00 euro | 18720,00 euro |
2,10 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 4 componenti minori di 18 anni | 12600,00 euro | 19656,00 euro |
2,2 per i nuclei con n. 4 adulti (o 3 adulti e 2 minori) tra cui una persona in condizione di disabilità grave o non autosufficiente | 13200 euro | 20592,00 euro |
Non si considerano nella scala di equivalenza ai fini del Rdc, i componenti familiari che si trovano:
- in stato detentivo;
- presso Istituti di cura di lunga degenza;
- presso strutture residenziali a totale carico dello Stato.
Requisiti godimento beni durevoli
Nessun componente familiare deve essere intestatario a qualsiasi titolo o avere la piena disponibilità:
- di autoveicoli immatricolati la prima volta, nei sei mesi precedenti la domanda Rdc; (sono esclusi gli autoveicoli acquistati da persone con disabilità)
- autoveicoli di grossa cilindrata superiore a 1600cc, immatricolati per la prima volta nei due anni antecedenti la richiesta; (sono esclusi gli autoveicoli acquistati da cittadini con disabilità)
- di motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc, immatricolati per la prima volta nei due precedenti alla domanda Rdc;
- di imbarcazioni, navi, imbarcazioni da diporto;
- il richiedente del Rdc non deve essersi dimesso volontariamente (non per giusta causa) nei 12 mesi precedenti, alla data della presentazione della domanda Rdc.
Il reddito di cittadinanza è compatibile:
- con l’attività lavorativa di lavoro subordinato ed autonomo;
- con la disoccupazione Naspi o con qualsiasi altro strumento a sostegno del reddito per la disoccupazione involontaria.
Il reddito di cittadinanza non è compatibile con il reddito di inclusione REI.
Beneficio economico Reddito di cittadinanza
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza, spetta a decorrere dal mese successivo dalla presentazione della domanda, per 12 mensilità (non è prevista la tredicesima sul Rdc). Secondo le dichiarazioni del Ministro Di Maio, il primo pagamento potrebbe avvenire il 27 Aprile 2019. Inoltre il pagamento del Reddito di cittadinanza avverrà su una carta prepagata che potrà essere utilizzata solo dopo la ricezione di un Pin.
Il beneficio economico del Rdc decorre dal 1° Aprile 2019, per chi presenta la domanda a partire dal 6 Marzo 2019 sul sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it. Il valore massimo del beneficio è di 1330 euro per una famiglia di 6 persone, con due genitori e quattro minorenni. L’importo del reddito di cittadinanza 2019 è pari a:
- 500 euro di base per 12 mensilità (6000 euro anni) moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza del Rdc, in relazione al numero dei componenti familiari.
Al precedente importo di 500 euro si aggiunge un sostegno economico di:
- 280 euro mensili per 12 mensilità (3.360 euro annui), nel caso in cui il nucleo risiede in un’ abitazione in locazione indicato sul modello Isee;
- 150 euro per 12 mensilità (1800 euro annui), nel caso in cui il nucleo paghi una rata mensile del mutuo, per la compravendita o costruzione della casa di abitazione principale.
Esempi importi del reddito di cittadinanza 2019
Parametro scala di equivalenza Isee ai fini del RDC 2019 | Soglia di riferimento reddituale familiare in sede di prima applicazione | Importo Reddito di cittadinanza Rdc 2019 |
---|---|---|
1 | 6000,00 euro | 500 euro base 780 euro con affitto 650 euro con mutuo |
1,4 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni (ad esempio due genitori) | 8400,00 euro | 700 euro 980 euro con affitto 850 euro con mutuo |
1,6 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 1 componente minori di 18 anni | 9600,00 euro | 800 euro base 1080 euro con affitto 950 euro con mutuo |
1,8 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 2 componenti minori di 18 anni | 10800,00 euro | 900 euro base 1180 euro con affitto 1050 euro con mutuo |
2,00 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 3 componenti minori di 18 anni | 12000,00 euro | 1000 euro base 1280 euro con affitto 1150 euro con mutuo |
2,10 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 4 componenti minori di 18 anni | 12600,00 euro | 1050 euro base 1330 euro con affitto 1200 euro con mutuo |
Il beneficio economico del Rdc non può essere superiore a 9.360 euro annui, moltiplicato per il valore della scala di equivalenza, sottraendo il valore del reddito complessivo familiare. Inoltre il RDC non è tassabile e non può essere inferiore a 480 euro annui.
Il reddito di cittadinanza è riconosciuto per 18 mesi (salvo i casi di decadenza) e potrà essere rinnovato per altri 18 mesi con un mese di sospensione.
Il reddito di cittadinanza è compatibile con l’attività lavorativa?
Lavoro dipendente e reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è compatibile con la disoccupazione Naspi, l’attività lavorativa subordinata ed autonoma di uno o più componenti familiari. In caso di variazioni occupazionali di qualsiasi componente familiare, durante l’erogazione del reddito di cittadinanza, il reddito presunto comunicato al Cpi dal datore di lavoro (a decorrere dal 1° Aprile le comunicazione obbligatorie di assunzione al centro per l’impiego devono contenere il reddito o il compenso del lavoratore) inciderà sul RdC, nella misura dell’ ottanta per cento (80%), dal mese successivo all’assunzione del componente familiari, fino a quando non sarà recepito dall’indicatore Isee. Se non è rilevabile dal modello Isee in corso, deve essere comunicato durante l’invio della prima richiesta.
In tutti i casi il lavoratore deve comunicare all’Inps, la data di assunzione ed il reddito presunto, tramite la piattaforma telematica per il Patto per il lavoro o di persona ai Centri per l’impiego, entro 30 giorni dall’inizio della prestazione lavorativa (a pena di decadenza del beneficio).
Lavoro autonomo e reddito di cittadinanza
Nel caso di avvio di un’attività di lavoro autonomo, di uno o più componenti del nucleo familiare, la variazione deve essere comunicata all’Inps tramite la piattaforma telematica o ai centri per l’impiego di persona, entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. (E’ motivo di decadenza la mancata comunicazione). In questo caso, il lavoratore autonomo, non perde il beneficio Rdc e l’Importo del reddito di cittadinanza subirà una variazione nelle due mensilità successive dall’inizio dell’attività.
Inoltre il nucleo familiare deve comunicare, il reddito del lavoratore autonomo, secondo il principio di cassa (ricavi – compensi – spese sostenute) entro il 15° giorni del mese successivo ad ogni trimestre dell’anno. In seguito il beneficio economico è aggiornato in base ai redditi comunicati ogni trimestre.
Le comunicazioni dell’attività lavorativa dipendente ed autonoma, devono essere comunicate solo se non sono rilevabili i redditi sul modello Isee, durante l’erogazione del Reddito di cittadinanza. Se i redditi da lavoro dipendente ed autonomo non sono indicati nella dichiarazione Isee (i redditi dal 1° Gennaio 2018 sino alla data di presentazione della domanda), all’atto di presentazione della richiesta bisogna dichiararli secondo il modulo che sarà predisposto dall’Inps. Ricordiamo che l’Isee si riferisce ai redditi del 2017, presentati con modello 730 o ex Modello Unico all’Agenzia delle Entrate.
Invece, in caso di variazioni del nucleo familiare, bisogna aggiornare entro due mesi dalla variazione, il modello Isee. Se non si è in possesso dei requisiti economici dopo l’aggiornamento dell’Isee, il RDCittadinanza decade, dal mese successivo dalla data di presentazione dell’Isee.
E’ obbligatorio comunicare all’Ente erogatore (Inps in via telematica o di persona ai Centri per l’Impiego) la perdita dei requisiti entro 15 giorni dalla variazione della situazione economica familiare.
Per comunicare la variazione delle condizioni lavorative di uno o più componenti familiari bisogna comunicare al momento della presentazione della domanda il modello Rdc/Pdc – com ridotto.
Se le variazioni sono intervenute dopo l’erogazione del beneficio, ed in questo caso parliamo di qualsiasi cambiamento che influenzi l’importo del reddito di cittadinanza o il mantenimento dei requisiti, devi compilare il modello Rdc/Pdc com esteso entro 30 giorni dall’evento.
Reddito di cittadinanza: sito e domanda
Per richiedere il reddito di cittadinanza bisogna prima di tutto elaborare il modello Isee e controllare tutti i requisiti elencati precedentemente. Si deve essere anche in possesso:
- di un’account di posta elettronica,
- dei documenti d’identità non scaduti di tutti i componenti familiari;
- del codice Spid o la carta dei servizi nazionale (nel caso in cui vuoi presentare la domanda autonomamente).
Il RdC si può richiedere dopo il 5 di ogni mese,(nel 2019 a partire dal 6 Marzo) sul sito ufficiale redditodicittadinanza Rdc (data effettiva) oppure presso:
- i centri di assistenza fiscale, i CAF;
- lo sportello dedicato degli uffici postali.
Dopo aver trasmesso la domanda del Rdc, le informazioni del nucleo familiare del richiedente saranno comunicate all’Inps entro 10 giorni lavorativi.
L’Inps controllerà, entro 5 giorni lavorativi dall’acquisizione della domanda ed al massimo entro la fine del mese successivo dall’invio della domanda, i requisiti del nucleo familiare, con la possibilità di richiedere informazioni al richiedente del Rdc.
I requisiti economici del nucleo familiare ai fini della continuità dei pagamenti del Rdc, hanno validità sino alla scadenza del modello Isee (salvo casi di variazioni)
Per scaricare i moduli di domanda del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza, è possibile leggere il nostro articolo: Reddito di cittadinanza modulo Inps.
Per compilare correttamente il modulo reddito di cittadinanza può essere utile visualizzare anche il seguente video:
Carta Rdc Reddito di cittadinanza
Dopo l’accoglimento della domanda del Reddito di Cittadinanza, il richiedente riceve una comunicazione per ritirare la carta RdC all’ufficio postale di residenza (dopo il giorno 5 di ogni mese è possibile ritirare la carta). La Carta reddito di cittadinanza è una carta prepagata, nella quale saranno accreditati mensilmente, tutti gli importi del reddito di cittadinanza e si potrà:
- prelevare in contante agli sportelli ATM, entro un limite di 100 euro per un singolo individuo (moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza);
- effettuare un bonifico mensile al proprietario della casa in locazione o all’Istituto Bancario o Postale con il quale si è contratto il mutuo;
- fare acquisti tramite Pos in tutti i supermercati, farmacie, parafarmacie e negozi alimentari;
- pagare le bollette della luce e del gas presso gli uffici postali;
- avere uno sconto del 5% nei negozi convenzionati con il programma carta acquisti del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Numero componenti del nucleo | Parametro scala di equivalenza Isee ai fini del RDC 2019 | Importo limite prelevabile massimo mensile |
---|---|---|
1 | 1 | 100 euro |
2 | 1,4 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni (ad esempio due genitori) | 140 euro |
3 | 1,6 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 1 componente minore di 18 anni | 160 euro |
4 | 1,8 per nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni ed n. 2 componenti minori di 18 anni | 180 euro |
5 | 2,00 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 3 componenti minori di 18 anni | 200 euro |
6 | 2,10 per i nuclei con n. 2 componenti maggiori di 18 anni e n. 4 componenti minori di 18 anni | 210 euro |
2,20 per i nuclei con disabilità grave o non autosufficiente | 220 euro |
Il beneficio economico del reddito di cittadinanza è fruibile entro il mese successivo dalla data di erogazione. Ad esempio se il primo pagamento avviene il 27 Aprile 2019, si potranno spendere o prelevare tutti i soldi sulla carta, entro il 26 Maggio 2019. L’importo non speso viene decurtato per un massimo del 20%, dall’importo corrisposto nel mese successivo. La verifica avverrà ogni semestre, secondo le modalità previsti da un decreto del MEF di concerto con il Ministero del lavoro, con la decurtazione dell’importo non speso. Non sarà decurtato solo una mensilità del sostegno economico ricevuto.
Patto per il lavoro e patto per l’inclusione reddito di Cittadinanza
Per ricevere il reddito di cittadinanza, tutti i componenti familiari devono dichiarare l’immediata disponibilità:
- al lavoro, ai centri per l’impiego, entro 30 giorni dall’erogazione del primo pagamento del RDC
- ad aderire ad un percorso di accompagnamento personalizzato;
- alla frequenza di corsi di riqualificazione professionale,
- a completare gli studi;
- agli impegni comunicati dai navigator, per l’inserimento nel mercato del lavoro e all’inclusione sociale.
Sono obbligati a rispettare gli obblighi del RDC tutti i componenti maggiorenni del nucleo:
- disoccupati o inoccupati;
- non frequentanti un corso di formazione o un corso di studi;
Sono esclusi dal patto lavorativo:
- i beneficiari del Rdc, titolari di pensione diretta;
- i titolari del Rdc con un’eta pari o superiore a 65 anni;
- i componenti con disabilità (legge n. 68 del 12 Marzo 1999), i quali potranno essere inseriti nel mercato del lavoro attraverso le politiche attive del collocamento mirato, se non c’è un’inabilità al lavoro;
- i componenti familiari che devono assistere minori di tre anni di età o componenti con disabilità, indicati sul modello Isee.
Entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio, il richiedente del reddito di cittadinanza, sarà chiamato dal Centro per l’impiego o da un’agenzia di lavoro, per firmare il patto di lavoro, rendendosi disponibile alla ricerca attiva di un impiego nei seguenti casi:
- assenza di occupazione da non più di due anni,
- età inferiore a 26 anni,
- beneficiario di Naspi o di altre prestazioni a sostegno del reddito;
- aver sottoscritto un patto di servizio in corso di validità.
Se il richiedente non ha questi requisiti, verrà convocato dai servizi competenti al contrasto della povertà dei Comuni, per una valutazione multidimensionale.
Decadenza reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza Rdc decade quando:
- i componenti del nucleo familiare in età lavorativa non dichiarano la propria disponibilità al lavoro;
- il modello ISEE è stato compilato in maniera errata, omettendo alcuni dati o non si aggiorna in caso di variazioni;
- non si comunicano i redditi di lavoro dipendente ed autonomo in base alle scadenze previste.
- non si svolgono i lavori previsti dal Patto per il lavoro;
- non ci si registra sull’apposita piattaforma telematica predisposta dal Ministero del lavoro e non si consulta quotidianamente, per la ricerca di un lavoro;
- non si sostengono i colloqui psicoattitudinali;
- non si accettano almeno una, di tre offerte di lavoro.
Per chi percepisce il reddito di cittadinanza è considerata un’offerta di lavoro congrua:
- nei primi 12 mesi di percezione del Rdc, entro i 100 km dalla residenza e raggiungibile in 100 minuti con trasporti pubblici, per la prima offerta di lavoro;
- nei primi 12 mesi di erogazione del Rdc, entro i 250 km dalla residenza, per la seconda offerta di lavoro;
- nei primi 12 mesi di percezione del Rdc, in tutto il territorio italiano, nel caso di terza offerta di impiego.
- dopo i 12 mesi di percezione del Rdc, entro i 250 km dalla residenza, se si tratta di prima o seconda offerta di lavoro oppure in tutto il territorio italiano in caso di terza offerta di lavoro;
- nel caso di rinnovo (dopo 18 mesi di fruizione), è congrua qualsiasi offerta del lavoro collocata nel territorio nazionale.
I nuclei familiari con componenti familiari disabili, sono obbligati ad accettare la terza proposta lavorativa (indipendentemente dal periodo di fruizione del Rdc) entro 250 km dalla residenza del beneficiario.
Se si accetta un’offerta di lavoro oltre 250 km di distanza dalla residenza è riconosciuto:
- il beneficio economico del Reddito di cittadinanza per altri tre mesi, dalla data di inizio del nuovo lavoro;
- l’importo del Rdc per altri 12 mesi dall’inizio della prestazione lavorativa, nel caso di componenti minori di età o disabili, indicati nel modello Isee.
Reddito di cittadinanza: incentivi al lavoro
Ai datori di lavoro che assumono i percettori del reddito di cittadinanza a tempo pieno ed indeterminato, spetta un incentivo economico (esonero dal versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali) pari alla differenza tra 18 mensilità ed il reddito di cittadinanza goduto dal lavoratore, con un minimo di 5 mensilità (780 euro mensili massimi)
I percettori del reddito di cittadinanza che entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio economico Rdc aprono:
- un’attività di lavoro autonoma;
- un’impresa individuale;
- società cooperativa
è riconosciuta una tantum di 6 mensilità dell’Rdc, per un importo pari a quello fruito dal richiedente, per un massimo di 780 euro mensili.
Inoltre sono previste aspre sanzioni, la restituzione del beneficio e la decadenza immediata del Rdc, per chi dichiara il falso o lavora irregolarmente sia in proprio o alle dipendenze di un’impresa.
Reddito di cittadinanza e REI reddito di inclusione
Secondo l’art. 13 del decreto legge reddito di cittadinanza, a decorrere dal 1° Marzo 2019, il REI non può essere più richiesto ed alla scadenza non potrà essere rinnovato. Chi percepisce il Reddito di inclusione ma non presenta la domanda per il reddito di cittadinanza, potrà ricevere le ricariche REI, sino al termine e per tutta la sua durata (massimo 18 mesi). Inoltre resta l’obbligatorietà della sottoscrizione e dello svolgimento del progetto personalizzato REI.
Reddito di cittadinanza Rdc e reddito di inclusione REI sono incompatibili.
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Ciao siamo 7 persone in famiglia lavoro io da solo mio papà ha la residenza più di 10 anni abbiamo isee 2700 possiamo chiedere rdc grazie
Faccia la domanda dal 6 Marzo – valuteranno tutti i suoi requisiti
Saluti
Ciao volevo capire per il reddito di cittadinanza per quanto riguarda il punto dell’auto non ho capito cosa si intende immatricolata 6 mesi prima oppure se auto superiore 1600 cc 2 anni prima .
Entrambi le condizioni. Legga attentamente il nostro articolo.